ricordate il famoso “Deus ex Machina” del teatro latino e greco: la storia s’ingarbugliava, si dilungava, la soluzione pareva remota e difficile, quand’ecco scendere dall’alto il dio di corvée che in quattro e quattr’otto metteva tutto a posto.
Che la tragica storia del Darfur si prolunghi da troppo tempo, mi pare fin troppo evidente. Che l’intervento dell’ONU, più volte procrastinato, sia ancora lontano a venire, altrettanto. Che il rifiuto delle potenze occidentali di fornire mezzi aerei, terrestri e logistica vada a braccetto con gli ostacoli che le autorità Sudanesi frappongono al loro dispiegamento in campo, è altrettanto noto. Quindi dei circa trentamila uomini della forza di pace che avrebbero dovuto affiancare i soldati dell’Unione Africana non vi è traccia, e non ce ne sarà ancora per molto. E la morte e la fame saranno libere di continuare a mietere il loro raccolto tra la sabbia.
Ma la “Machina” si mette in moto, le funi si srotolano, e dall’alto ecco piovere… sessanta cammelli.
Sì cammelli, quelli con le gobbe, e non chiedetemi quante, per queste quisquilie c’è Wikipedia.
Comunque, giustifico la vostra perplessità: non cammelli qualsiasi, ma cammelli addestrati, cortesemente prestati dall’India, insensibili a spari ed esplosioni, e ottimi per il trasporto di acqua e vettovaglie.Se il Darfur non fosse un immane tragedia, sempre in attesa di essere promossa all’Olimpo, tanto per restare in tema, del genocidio, ci sarebbe da ridere… e come ci sarebbe da ridere… magari con le lacrime agli occhi.
Che la tragica storia del Darfur si prolunghi da troppo tempo, mi pare fin troppo evidente. Che l’intervento dell’ONU, più volte procrastinato, sia ancora lontano a venire, altrettanto. Che il rifiuto delle potenze occidentali di fornire mezzi aerei, terrestri e logistica vada a braccetto con gli ostacoli che le autorità Sudanesi frappongono al loro dispiegamento in campo, è altrettanto noto. Quindi dei circa trentamila uomini della forza di pace che avrebbero dovuto affiancare i soldati dell’Unione Africana non vi è traccia, e non ce ne sarà ancora per molto. E la morte e la fame saranno libere di continuare a mietere il loro raccolto tra la sabbia.
Ma la “Machina” si mette in moto, le funi si srotolano, e dall’alto ecco piovere… sessanta cammelli.
Sì cammelli, quelli con le gobbe, e non chiedetemi quante, per queste quisquilie c’è Wikipedia.
Comunque, giustifico la vostra perplessità: non cammelli qualsiasi, ma cammelli addestrati, cortesemente prestati dall’India, insensibili a spari ed esplosioni, e ottimi per il trasporto di acqua e vettovaglie.Se il Darfur non fosse un immane tragedia, sempre in attesa di essere promossa all’Olimpo, tanto per restare in tema, del genocidio, ci sarebbe da ridere… e come ci sarebbe da ridere… magari con le lacrime agli occhi.
9 commenti:
Hai graffiato in profondo, Rick.
Molto in profondo.
C'è un' ideale liena di tristezza e di rabbia che lega ikl tuo post a uno che ho letto da poco di narcomatra.
A volte, con la mia voglia di sorridere a dispetto di questo mondo di merda, mi fate sentire (non voi, ovvio, le situazioni che così bene raccontate) un perfetto imbecille.
Poi, la rabbia mi passa, e torno ad essere il solito...
Com'è dura sorridere, delle volte...
@ comicomix: hai ragione, caro amico, è molto dura. Ma voglio insegnarti un trucco: vedo un mondo che mi piace sempre meno, e cerco di convincermi che sia tutta colpa degli anni che passano. :)
Gli anni passano, eccome..anzi, corrono. Ma il mondo non va a ramengo SOLO per colpa loro. Anche questa potrebbe essere un'idea... ;-)
A proposito: Ti ho mandato la mail..
sono un po'....spero ti piaccia, insomma...
Ciao!
potrebbe essere un'idea.
vado subito a dare un'occhiata... ho riattaccato solo adesso.
ciao
@ lisa: mi sembra che ci spuntino le ali ai piedi solo quando a portare pace ci obbliga qualcuno
una buona serata anche a te
Non posso che concordare con te! :)(drixxxe1)
Già... Invece le lacrime agli occchi le abbiamo per altri motivi. Ho come l'impressione che questa situazione faccia comodo a qualcuno. Grazie all'India per il gesto. Tra il dire e il fare c'è di mezzo l'Onu...
sicuramente comodo a qualcuno, e scomodo a molti. Dicono che i cammelli piangano, e lì ne vedranno di cose da piangere.
fosse la volta buona caro rickgav... io incrocio le dita..
ti ringrazio, perchè il titolo del tuo post è fantastico e mi ha strappato un sorriso... il che è grave, perchè poi mi tocca pagare il copyrigth ai Comicomix :)
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