la quantità dell’orrore e la qualità dell’orrore



oggi è la giornata che l’Unicef dedica all’infanzia e ai bambini. Oggi vi avranno dato molti numeri e con essi la quantità dell’orrore, io vorrei provare a darvi qualche immagine e con essa la qualità dell’orrore.

Il bambino soldato vede apparire in sogno il viso del compagno di giochi, ammazzato a bastonate per avere salva la vita. Gli sente chiedere “ perché’ ? ”… pensavate davvero che la guerra potesse asciugare il cuore di un bambino fino a farlo dormire senza incubi?
La donna di colore culla ancora il suo neonato. Non sa se sia morto di dissenteria, di malaria o di aids, o forse lo sa, ma per lei non ha molta importanza. Piange senza convulsioni… pensavate davvero che una madre, perché nata in uno degli angoli del mondo, provi per la perdita del proprio figlio un dolore diverso da quello che provereste voi?
Il bambino si appoggia incerto sul suo nuovo arto di plastica, poi improvvisamente abbraccia il medico che lo sta aiutando a muovere i primi passi. Lo abbraccia e lo ringrazia con lo sguardo… pensate davvero che essere diverso in mezzo ai diversi sia in qualche modo più facile?
I bambini corrono e saltano intorno al camion che fila veloce sollevando la polvere. Il più bravo riuscirà a scalare la sponda e arrivare per primo ai rifiuti. Avrà i pezzi migliori, prima che vengano scaricati nella montagna fumante… pensate davvero, che nato e cresciuto ai margini della città immondezzaio, non senta più l’odore dolciastro della propria povertà?
La bambina ammicca all’uomo che si è fermato sul marciapiede. Va via con lui e ride… pensate davvero che, oltre che ridere e ammiccare, potrà un giorno anche sorridere?

Gli orchi non sono uomini, ma a volte gli assomigliano. A volte assomigliano anche a un parente o a un vicino di casa. Altre volte non possono neppure assomigliare a delle persone… sono persone giuridiche. Anche i loro comportamenti sono diversi, ma si assomigliano. Sempre gentili, sempre con qualcosa tra le mani: un giocattolo o un pupazzetto di peluche, una dose di latte in polvere o una dose e basta.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una delle cose più belle che mi sia capitato di leggere sul web.
Da leggere, rileggere, conservare per il futuro.
UN sorriso, ma a denti strettissimi.
Ogni giorno devo scacciare queste ombre dal mio cuore.

E il bambino nel vento continua a cantare, purtroppo..
Ciao Riccardo.
Grazie di esserci
Mister X di Comicomix

Anonimo ha detto...

"pensavate davvero che una madre, perché nata in uno degli angoli del mondo, provi per la perdita del proprio figlio un dolore diverso da quello che provereste voi?"

Questa frase dovrebbe riuscire sfondare ogni barriera che l'indifferenza crea attorno a noi.

Grazie.
Tubal

riccardo gavioso ha detto...

sarebbe molto bello se riuscisse a togliere anche solo un mattone.

grazie a te della visita

Lisa72 ha detto...

"Gli orchi non sono uomini, ma a volte gli assomigliano..... Altre volte non possono neppure assomigliare a delle persone… sono persone giuridiche"
Ieri era la giornata dedicata alla Convenzione dei Diritti dell'infanzia: non so cosa abbiano detto o scritto i potenti (perchè ero fuori con i miei figli) ma so che fino a ieri mattina niente di più era stato fatto.... e tutte le liti dei politicanti di cui si sente in questi giorni parlare sono solo offese a tutti quelli che nel mondo hanno veramente bisogno.. sono solo insulti di chi in realtà parla tanto ma nel concreto non dimostra interesse per gli altri perchè se vuoi fare qualcosa di buono la fai anche insieme a chi non la pensa esattamente come te.. se vuoi solo avere ragione perdi di vista l'obiettivo a cui devi arrivare....
Hai scritto un bellissimo post, la tua penna graffia sempre al cuore: peccato che chi ne avrebbe più bisogno non ti legga o, se lo fa, faccia conto di non leggerti!
Un caro saluto, Lisa

riccardo gavioso ha detto...

hai ragione Lisa: quale argomento dovrebbe raccogliere il più ampio consenso se non i diritti dell'infanzia? Il due per cento delle spese globali in armamenti sarebbe più che sufficente a risolvere buona parte dei problemi, e la virilità di ciascun stato non sarebbe minimamente intaccata, nè muterebbero i rapporti di forza. Dici queste cose e ti prendi del qualunquista o dell'ingenuo, se butta male, dell'imbecille. Nessuna forza politica inserisce temi sociali nel proprio programma elettorale, perchè ormai il vero nodo della politica finisce per essere la riduzione dell'ici: "vai che risparmio 300 euro, 12 rate interessi 0, e mi faccio il tv lcd 32 pollici".

una buona giornata

riccardo gavioso ha detto...

caro C.,

sei sempre troppo generoso.

Ho una speranza, anche se piccola, piccola: che quando i nostri figli saranno adulti, se troveranno queste parole, non siano in grado di capire di cosa stiamo parlando.

grazie a te, di essere sempre così presente

Riccardo

Anonimo ha detto...

ciao rick, sono d'accordo con te sull'importanza di parlare di queste cose, il piu' possibile, ma ho le mie riserve su un'organizzazione che spende cosi' tanto - percentualmente - per automantenersi. purtroppo - mi verrebbe da dire - meglio cosi' che niente. ma ci sono tante organizzazioni piu' piccole e trasparenti che sono immensamente piu' efficienti nel gestire questi aiuti. certo i progetti grossi li possono affrontare solo unicef, fao, ecc.

a pensar male si fa peccato ma... nulla mi toglie la brutta sensazione che questa operazione rai-unicef sia piu' che altro una grossa operazione di marketing (buona per entrambe naturalmente).

riccardo gavioso ha detto...

Ciao Piero,

so che conosci questi argomenti molto bene, e anch'io sono convinto che molte piccole organizzazioni possano fare meglio dei colossi.
Ma il nome Unicef serve, almeno per un giorno, a portare nelle case di tutti le immagini dei bambini che lottano con la fame, la guerra e la schiavitù. Sicuramente un'operazione di marketing... sperando che qualcosa arrivi anche a quelli cui dovrebbe andare tutto.

un saluto, Riccardo

Anonimo ha detto...

Leggo spesso i giornali.
Gli editori dovrebbero togliere un po' di colonne alle inutili stupidaggini che li riempiono e lasciare SPAZIO a
pensieri come il tuo che ho letto d'un fiato.
Tubal e Sibilla

riccardo gavioso ha detto...

vi ringrazio davvero molto, e se mai succedesse dividiamo lo spazio a metà :)

a presto, Riccardo

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