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che i nani ritornino nelle favole


ho rivolto le orecchie a sinistra e a destra, e ho ascoltato solo fastidiosi rumori di fondo.
La destra ha fatto una campagna elettorale incentrata sulla promessa di togliere l’ICI, e qualche altra prebenda di minore entità. Praticamente un gigantesco mercante in fiera. Ogni cosa ha il suo prezzo, compresa la mia libertà ma, purtroppo per voi, questa vale infinitamente più di 520 euro. Per il resto qualche bel rigurgito fascista, razzista e mafioso. Ma anche qui è necessario non si facciano troppe illusioni: sono pagine di storia scritte col sangue e non sarà la gommina pane della loro meschinità a cancellarle.
A sinistra ho sentito tante belle elucubrazioni su come finalmente liberi di governare senza i ricatti della sinistra, saremo in grado di camminare verso un futuro radioso… manca completamente la direzione, ma comprendo che non bisogna cercare il pelo nell’uovo. Resta il problema che esclusa la sinistra come meta, ci resta la destra, o il tirare dritti verso un centro in cui si sono ammassati il peggio della politica con i nostalgici dell’inquisizione.

Non ho sondaggisti personali e quindi non posso dirvi chi vincerà, ma fin da ora posso dirvi con certezza chi perderà: il nostro paese.

E allora…

Allora andate a votare, e non fatevi ingannare come l’ecumenico condottiero da qualche guru del marketing: meglio una campagna propositiva, che una in negativo, certo, ma in mancanza d’idee, l’unico motivo per scegliere una direzione è la speranza che i nani tornino nelle favole e ci restino per un po’.

un cantautore ci offre le parole per chiudere questa campagna elettorale:

E il primo disse: "Ah sì?
non vuoi comprare il nostro giornale?!"
E gli altri: "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
ed io pensavo: "Ora gli dico: Sono anch'io fascista" -
ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
la mia paura non bastava a farmi dire basta.

Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave.
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli
ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
io che non parto e sto a guardarti
e che rimango sveglio.

un manipolo di eroi, che si rifacevano ai grandi ideali politici e sociali della Mafia...


Marcello Dell’Utri, dopo aver difeso la memoria del boss Mangano, tiene a farci sapere che la sua più grande aspirazione è quella di riscrivere la storia della Resistenza, e revisionare i testi scolastici (e non) che se ne occupano. Siccome la penna immagina, visto il tempo che il nostro prode impegna a sparare cazzate e a riabilitare la figura di Luciano Moggi, che quello da dedicare all’intrapresa si riduca al lumicino, e desiderosa d’aiutarlo, gli offre l’”incipit”, da sempre la parte più ostica di un libro:

“Diversi anni fa, il nostro amato suolo patrio era calpestato e insanguinato da un orda di comunisti che celavano la loro malvagie fattezze sotto le eroiche insegne della svastica. Quand’ ecco che un manipolo di eroi, che si rifacevano ai grandi ideali politici e sociali della Mafia, decise che la misura era colma, e a costo delle loro giovani vite…”

A questo punto urgono un paio di cosette: siccome il nostro grande uomo dichiara di praticare l’astinenza sessuale per rendere più lucido il suo pensiero politico, è necessario che qualcuno in cambio dell’immunità si faccia consegnare da Sabino Mele l’agendina coi numeri di telefono delle migliori professioniste del settore, e che Boselli convinca la D’Abbraccio ad interrompere la campagna elettorale. La seconda è che tutti riflettano che se queste sono le aspirazioni del futuro ministro della cultura, il mondo dei pompieri incendiari di Bradbury e dei roghi dei libri, tra pochi mesi ci apparirà come un paradiso, mai raggiunto, ma ugualmente perduto.
Quanto al suo burattinaio, invece che i test di sanità mentale ai pubblici ministeri, inizi a farne qualcuno ai suoi sgherri e scherani, che se continuano così rischiano di fargli perdere anche queste elezioni. Quando vi recherete alle urne, vi chiedo solo per un attimo di pensare a tutto questo. Vi chiedo di pensare se siete disposti a sputare sulle lapidi di chi ha dato la vita per questo paese, certo non immaginando la cloaca che sarebbe potuta diventare.

mi scuso per il linguaggio, ma anche la mia misura è abbondantemente colma

caro Boselli, ma se Gesù Cristo è stato il primo socialista della storia, perché ti ostini a candidare solo Barabba?


caro Enrico, personalmente non ho nulla contro l’uso di Nostro Signore a fini elettorali, ma sarà utile che tu trovi il tempo per una rilettura critica delle Sacre Scritture.

Anzitutto, posso assicurarti che Maria Maddalena non ha mai fatto uso di silicone e il Giuda ceppalonico, visto l’appannaggio in denari, non avrebbe opposto un fiero diniego alla candidatura. Andiamo decisamente meglio in quanto a ladroni, anche se non ne vedo uno in grado di pentirsi e di entrare nel regno dei cieli…

(il postino delle sei) - i fiori sanno bene qual è il loro terreno ideale!


una lunga latitanza, cinque anni per banda armata, poi cancellati dalla prescrizione. Ora Roberto Fiore è leader incontrastato di “Forza Nuova”, simpatica formazione dedita ad organizzare raduni fuori porta dove rimanere incantati di fronte a svastiche, fasci e foto di Rommel. Dove fare attività fisica, ma solo col braccio destro e la mano aperta, o dedicarsi alla cultura, ascoltando Luigi Ciavardini, trent’anni per la strage alla stazione di Bologna, o leggendo le opere di Carlo Mattogno leader dei negazionisti nostrani.

Ora Fiore fa il candidato premier, veste la pelle dell’agnello (purtroppo, non quello pasquale), si accomoda nel salotto di Vespa e dichiara: “Siamo pronti ad appoggiare Berlusconi, come alle Regionali del 2005 e a collaborare al suo governo.”

la penna si rifiuta di commentare… se avete voglia, fatelo voi…

(il postino delle sei) - mai non fu vista cosa più bella, mai io non colsi siffatta pulzella


grazie alle altolocate conoscenze che questo sito può vantare negli ambienti che contano: sismi, sisde, sifar e sidis (il piacere di fare la spesa), siamo in grado di fornirvi il testo integrale della conversazione tra Enrico Boselli e Milly D’Abbraccio, avente per oggetto la candidatura di quest’ultima alle prossime elezioni.

Alcune incongruenze e rimaneggiamenti, si sono resi necessari per salvaguardare le nostre fonti, ma sono facilmente individuabili:

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol
"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Enrico scendendo veloce di sella
"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"
Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Enrico s'arrestò
e ratto alfin pensò,
ma vuoi vedere che con la pulzella,
grande ignominia e cosa non bella,
di nuovo finisce come col Clemente Mastella.
Ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò
codesta era l'arma sua segreta
da Enrico spesso usata
in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà
"Se voi non foste il mio sovrano"
Enrico si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,
ma poiché siete il mio signore"
Enrico si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"
Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir
veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor
"Beh proprio perché voi siete il sire
fan due legislature
è un prezzo di favor"
"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,
anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Tex Willer e il suo fido amico Kit in: “Caccia all’uomo”


anche in questa tornata elettorale ai candidati del Popolo Delle Libertà è stato fornito un prezioso kit come supporto per meglio irretire dal farmacista ( che il capopopolo indica come fondamentale alleato, ma non per questioni di Viagra, come tiene a farci sapere) al fruttivendolo (altro fondamentale alleato, visti i prezzi di frutta e verdura che, nonostante le smentite, paiono aver assunto quintalate di Viagra).

Il kit è piuttosto articolato, ma essenzialmente si compone di: maglietta “Rialzati Italia” ( che personalmente mi da l’idea di gentile concessione dopo amplesso non propriamente desiderato), spillina sociale, bandiera sociale, inno sociale e nazionale (che subito dopo le elezioni verranno affidati ad Apicella per essere mixati), prontuari con risposte a quesiti che potrebbero creare qualche imbarazzo, chiave d’accesso al sito internet con risposte di Bondi ad altri quesiti che potrebbero creare imbarazzi più imbarazzanti e DVD del film “Come sposare un milionario, e candidarsi alle amministrative” con Betty Grable, Marilyn Monroe, Lauren Bacall.

Purtroppo, siccome il diavolo fa i kit ma non i coperchi, e a causa dei frenetici ritmi elettorali, non è stato inserito un gadget che potrebbe risultare fondamentale per il successo del candidato: la sega da falegname. Subito si sono manifestati fastidiosi inconvenienti che, grazie ad un’esclusiva de “la penna che graffia”, potete vedere evidenziati nella foto. Così, prima che il problema potesse assumere proporzioni imbarazzanti (sempre senza Viagra, naturalmente), si è deciso di correre ai ripari, e di effettuare la distribuzione dell’attrezzo del mestiere presso i gazebo che, ancora una volta, offriranno il loro prezioso contributo architettonico per abbellire le piazze del paese.

Contrariamente a quello che qualcuno potrebbe pensare, solo su una delle componenti del kit abbiamo lavorato di fantasia. La stessa fantasia che chiedo ad ognuno di voi per aiutarmi a migliorare e completare il kit con un gadget che comprovi la vostra genialità e il vostro innato talento politico.

Ricchi posti da candidato per tutti, ovviamente.

(il postino delle sei) - “la penna che graffia” si augura che Giuseppe Ciarrapico sia il primo a varcare il portone di Palazzo Madama


calma! calma!

la penna non ha ceduto al grezzo fascino dell’orbace… i motivi sono altri.

Intanto anche l’amico Giuseppe ha ammesso che la candidatura nel PDL è scelta di ripiego, e a chi gli faceva notare che, come fascista dichiarato, l’ideale sarebbe stato presentarsi con Storace, ha risposto: “ E’ indubbio… purtroppo il jogging gli è stato fatale”.

Bisogna poi considerare che, condannato nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza. Ora, col lauto appannaggio che gli deriverà dalla nomina a senatore e un indirizzo certo cui far pervenire le notifiche, non dovrebbe essere difficile mettere a posto queste piccole inadempienze, sicuramente frutto di semplice distrazione.

(il postino delle sei) - fermo richiamo del Garante: il programma stracciato viola la “par condicio”


ma il Silviodanaio non si scompone, e replica: “ Nessun problema: quello del PD l’ ho stracciato prima delle elezioni, quello del PDL subito dopo!

(aborro le cadute di stile) - Fini: il 13 aprile sarà il giorno della liberazione dell'Italia...


... e il 14 quello della Marcia su Roma.

allodole, e specchietti per…


sarà utile mettere subito in chiaro alcune cose: io potrò anche essere un’allodola, ma Antonio Boccuzzi non è un specchietto. Antonio Boccuzzi è un uomo, un uomo che ha rischiato la propria vita per rubarne altre al fuoco. Un operaio, un operaio che lavorava alle ThyssenKrupp di Torino, operaio e sindacalista, per la precisione.

Ma forse in questo bel paese dell’incontrario sarà più utile dire che cosa Antonio Boccuzzi non è: Antonio Boccuzzi non è una velina, Antonio Boccuzzi non è una pornostar, Antonio Boccuzzi non è un calciatore, un fotografo dei vip e nemmeno un tronista di Maria De Filippi.

Già li sento starnazzare.

“Una persona priva di qualsiasi esperienza politica…”

Signori, dopo aver visto all’opera i professionisti, dopo aver visto come hanno guidato questo paese, quanto hanno speso in benzina e soprattutto dove abbiano finito per posteggiarlo, ben vengano i dilettanti. E poi chi sarebbero i professionisti? Quelle vecchie cariatidi insozzate dal guano dei loro interessi di campanile, o qualche industrialotto che, dopo aver fatto le scarpe alla provincia, si è montato la testa e ha deciso di farle al paese intero…

“Un persona in balia degli ordini di segreteria…”

Immagino ne abbiate visti molti rifulgere per indipendenza di giudizio e senso critico. Immagino ne abbiate visti altrettanti rispondere coi fatti alle aspettative dei propri elettori… immagino anche che la coca in questo paese scorra a fiumi, che sia un allucinogeno e che questi siano i risultati. Non so a chi risponderà Boccuzzi del suo operato, non so se riuscirà a farsi latore delle aspettative di quelli che gli avranno dato il loro voto, ma sono certo che non dimenticherà di avere almeno sette persone cui dover rendere conto… sette persone che non sarà facile irretire.

“Una persona che si presta a un’operazione speculativa e di facciata…”

Da queste parti non si è mai stati molto teneri con il PD, né col suo ecumenico condottiero. Speculazione? …non posso escluderla, e non posso indicarvi con la precisione di un barman in che percentuale questa si mescoli con un reale voglia di cambiamento, ma se anche fosse mera speculazione, perché dovrei penalizzare Boccuzzi per colpire lo speculatore, o votare per Colaninno o Serra in modo da pormi al riparo dal fuoco amico e dalle accuse di ingenuità politica.

Voterò un operaio, una persona lontana dalla mia esperienza lavorativa, perché sono convinto che noi per primi dobbiamo smetterla di ragionare a consorterie, dobbiamo liberarci dall’ingenuità (questa sì) di ritenere che solo chi appartiene alla nostra gilda sia in grado di tutelare i nostri interessi, perché sarebbe ora di capire che il paese non è un condominio e che l’amministratore migliore non è quello che ci fa risparmiare sulle spese, e che siamo un po’ meno gretti di come lorsignori immaginano che siamo.

E poi voglio tornare a votare per un uomo e non per programmi che sono più fumosi e penosi di un palinsesto televisivo, e Antonio Boccuzzi è un uomo che mi piace. Lo visto apparire facendo il meno possibile per apparire, l’ho visto difendere la memoria dei suoi compagni di lavoro invece di approfittare dell’occasione per speculare sui suoi interessi, e quando lo vedo sotto il fuoco incrociato di mandanti ed esecutori, la mia convinzione di essere nel giusto si rafforza, e si rafforza l’idea di valutare le potenzialità di una persona dalla potenza di fuoco impiegata dai suoi nemici.

E a proposito di quelli che starnazzano, sono gli stessi che volendo affidare il ruolo da capocominco ad un nano, non esiteranno a circondarlo di ballerine… e lo spettacolo potrà continuare, anche se ci sarà ben poco da ridere.

(il postino delle sei) - ma per correre da solo non poteva bastare la "Smart" ?


ne approfitto per ricordare ai candidati che dopo attenta disamina della legge elettorale che, in quanto “porcellum”, ha richiesto una fitta corrispondenza coi signori Citterio , Negroni, e Calderoli, posso fornire alcune precisazioni:

non è fatto in alcun modo divieto di trattare in campagna elettorale temi che non abbiano una precisa valenza economica, e in particolare non è previsto il declassamento dal pullman alla “berlina”, con relativa messa alla, per chiunque decida di affrontare argomenti quali:

- politica estera

- missioni umanitarie e relativo sostegno alle stesse

- sanità (possibilmente con contenuti leggermente differenti da quelli mastelliani)

- pubblica istruzione (possibilmente con contenuti leggermente differenti da quelli morattiani)

- immigrazione (possibilmente con contenuti leggermente differenti da: “ributtiamoli tutti a mare”)

- famiglia (possibilmente con contenuti leggermente differenti da: “fate un figlio per la patria”)

- ordine pubblico (possibilmente con contenuti leggermente differenti da: “colpirne uno per educarne cento”

- giustizia (possibilmente con contenuti leggermente differenti da: “colpirne uno per educarne cento”, con esplicito riferimento a giudici che abbiano in mano fascicoli scomodi)

in ogni caso ricordo che la manifesta ostilità a temi non prettamente economici mi risulta inesplicabile, visto che lor signori sono in grado di spremere soldi anche da una rapa

se qualche amico volesse lasciare un suggerimento su un tema per la campagna elettorale…

- 65



Allora, mancano 65 giorni a tutto questo, e la "casa delle libertà" ha già iniziato i lavori di ristrutturazione senza badare a spese... secondo voi a chi manderanno la fattura?

...appunto, vogliamo deciderci a fare qualcosa o preferiamo rassegnarci e appoggiare la testa sul ceppo?

"Ma ciò che rende però oggi Internet fondamentale per i singoli candidati è la vasta rete di blogger e di gruppi si sostenitori che creano siti ad hoc per appoggiare un candidato o per criticarne – anche pesantemente e senza freni – un altro. Sono battaglie, quelle fra opposte fazioni nella Rete, che non hanno nulla da invidiare in quanto a intensità e significato a quelle che i candidati combattono sul terreno, nei singoli distretti elettorali. " (Alberto Simoni sulla campagna elettorale per le presidenziali USA)

Allora sono graditi suggerimenti: ci muoviamo, come ci muoviamo? ...disfattisti e perditempo astenersi, grazie!

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