
La destra ha fatto una campagna elettorale incentrata sulla promessa di togliere l’ICI, e qualche altra prebenda di minore entità. Praticamente un gigantesco mercante in fiera. Ogni cosa ha il suo prezzo, compresa la mia libertà ma, purtroppo per voi, questa vale infinitamente più di 520 euro. Per il resto qualche bel rigurgito fascista, razzista e mafioso. Ma anche qui è necessario non si facciano troppe illusioni: sono pagine di storia scritte col sangue e non sarà la gommina pane della loro meschinità a cancellarle.
A sinistra ho sentito tante belle elucubrazioni su come finalmente liberi di governare senza i ricatti della sinistra, saremo in grado di camminare verso un futuro radioso… manca completamente la direzione, ma comprendo che non bisogna cercare il pelo nell’uovo. Resta il problema che esclusa la sinistra come meta, ci resta la destra, o il tirare dritti verso un centro in cui si sono ammassati il peggio della politica con i nostalgici dell’inquisizione.
Non ho sondaggisti personali e quindi non posso dirvi chi vincerà, ma fin da ora posso dirvi con certezza chi perderà: il nostro paese.
E allora…
Allora andate a votare, e non fatevi ingannare come l’ecumenico condottiero da qualche guru del marketing: meglio una campagna propositiva, che una in negativo, certo, ma in mancanza d’idee, l’unico motivo per scegliere una direzione è la speranza che i nani tornino nelle favole e ci restino per un po’.
E il primo disse: "Ah sì?
non vuoi comprare il nostro giornale?!"
E gli altri: "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
ed io pensavo: "Ora gli dico: Sono anch'io fascista" -
ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
la mia paura non bastava a farmi dire basta.
Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave.
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli
ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
io che non parto e sto a guardarti
e che rimango sveglio.