apprendo dall'ottimo blog di un amica irlandese, che vi consiglio di visitare, che gli americani amano scherzare sulla guerra in Iraq e s’interrogano su come renderla più eco-compatibile.
Sicuramente l’argomento è complesso, e, se arrivare ai tank biodegradabili può richiedere il suo tempo, suggerirei di iniziare con la raccolta differenziata dei cadaveri: vanno divisi per religione e etnia, sunniti, sciti e curdi ben separati, i bambini nel “fresco”, e agnostici o atei nell’indifferenziata. Quanto alla tortura è da preferire il “waterboarding” a quella tramite elettricità.
Ovviamente questa è una provocazione e nasce dal fatto che ormai la guerra in Iraq è completamente sparita dai nostri telegiornali. Volevo capire se davvero non interessa più a nessuno, se è già tempo di riderci su come nei programmi anglosassoni, o d’ignorarla come nei nostri.
Avviso che l’assenza di commenti sarà interpretata come tacito assenso al comportamento dei nostri giornalisti
Sicuramente l’argomento è complesso, e, se arrivare ai tank biodegradabili può richiedere il suo tempo, suggerirei di iniziare con la raccolta differenziata dei cadaveri: vanno divisi per religione e etnia, sunniti, sciti e curdi ben separati, i bambini nel “fresco”, e agnostici o atei nell’indifferenziata. Quanto alla tortura è da preferire il “waterboarding” a quella tramite elettricità.
Ovviamente questa è una provocazione e nasce dal fatto che ormai la guerra in Iraq è completamente sparita dai nostri telegiornali. Volevo capire se davvero non interessa più a nessuno, se è già tempo di riderci su come nei programmi anglosassoni, o d’ignorarla come nei nostri.
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