i 10 mestieri più pericolosi del mondo
- fare il
sindacalista in Colombia (2000 morti in dieci anni)
- fare il
civile in Iraq o in Afghanistan
- fare il bambino
soldato in Uganda
- fare il
meninos de rua nelle favelas di Rio
- fare il
lavoratore in Italia (4 morti al giorno)
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20 commenti:
A questo post non c'è nulla da aggiungere. Solo i complimenti.
Sai sempre cogliere l'essenza delle cose.
Un sorriso ammirato
Mister X di COmicomix
(e s e mi dicono che sono un'adulatore, pazienza...)
il titolo poteva far sorridere ma il post mi ha messo addosso una tristezza infinita... soprattutto per i bambini soldato.
@ Comicomix: un giro del mondo in dieci link... un po' sconfortante.
Ma oggi avevo voglia di scrivere poco e di farvi leggere tanto :)
grazie di cuore, come sempre
@ Daniele: indubbiamente la testimonianza dell'esecuzione a bastonate del bambino è... rinucio all'aggettivo: non ce ne sono!
@ Lisa: è la penna che è dispettosa. Ha letto in un post di suggerimenti per i blog che non bisogna mai mettere più di un link per articolo, e mi ha costretto a farne uno solo coi link.
Gazie, e una buona giornata anche a te.
In un modo diverso e crudelmente sintetico hai centrato l'interesse su una serie di problematiche importantissime. Non lo dico per Nazionalismo ma ahimè per dispiacere: il dato sulle morti bianche in Italia è DEVASTANTE e INACCETTABILE. (-:
concordo: un dato vergognoso per un paese come il nostro... un silenzio altrettanto vergognoso
indubbiamente la testimonianza dell'esecuzione a bastonate del bambino è... rinucio all'aggettivo: non ce ne sono!
un giro del mondo in dieci link... un po' sconfortante.
Ma oggi avevo voglia di scrivere poco e di farvi leggere tanto :)
grazie di cuore, come sempre
"Un ragazzo tentò di scappare (dai ribelli), ma fu preso… Le sue mani furono legate, poi essi costrinsero noi, i nuovi prigionieri, a ucciderlo con un bastone. Io mi sentivo male. Conoscevo quel ragazzo da prima, eravamo dello stesso villaggio.
Io mi rifiutavo di ucciderlo ma essi mi dissero che mi avrebbero sparato.
Puntarono un fucile contro di me così io lo feci. Il ragazzo mi chiedeva: perché mi fai questo? Io rispondevo che non avevo scelta.
Dopo che lo uccidemmo essi ci fecero bagnare col suo sangue le braccia…
Ci dissero che noi dovevamo far questo così non avremmo avuto più paura della morte e non avremmo tentato di scappare…
Io sogno ancora il ragazzo del mio villaggio che ho ucciso.
Lo vedo nei miei sogni, egli mi parla e mi dice che l'ho ucciso per niente, e io grido."
(Susan, 16 anni, rapita dal Lord's Resistance Army, in Uganda)
ho riportato questa testimonianza a parte, nel caso qualcuno si perdesse in tutti i link dell'articolo.
è tratta da:
[www.bambinisoldato.it]
mi ha fatto star male. pero ti perdono.
Valeria
grazie Valeria!
Aggiungi anche il professore, visti gli alunni che ci sono in giro... ;-)
davvero notevole :)))
lulus forever!
Complimenti per il post... poche parole, ma sono una pugnalata per chi le legge!
ti ringrazio molto,
ma temo che per alcuni saranno poco più che punture di spillo
mi dispiace di averlo letto solo ora...ma ero troppo impegnato a guardare il video sexi e della karateka,(scherzo), fa riflettere
ti ringrazio!
"fa riflettere" è uno dei migliori complimenti che si possa ricevere
forse sbando troppo fuori strada,ma vorrei aggiungere tutti quelli che nel nome di una libertà,di un lavoro,di una vita migliore per se e la propria famiglia rischiano la propria vita con viaggi allucinanti e in sgangherate e inaffidabili barconi in terre sconosciute e spesso contrarie al loro arrivo
in effetti ci siamo assuefatti, ma è una cosa impressionante... e di molti, forse, non conosceremo mai la fine
mi si fermano le parole in gola non riesco a farle uscire
è quello che mi è capitato quando ho letto la testimonianza sui bambini soldato che ha dato il via a quest'articolo
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