preferisco Selen, almeno...


La Carfagna: Moretti? …preferisco Boldi, almeno fa ridere.

e siccome tutte le opinioni sono rispettabili:

Carfagna? …preferisco Selen,
almeno è democratica!

(il postino delle sei) - povero ministro Scajola, sempre pieno di rompicoglioni


il ministro Scajola, l’uomo che di Marco Biagi disse: “ Un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza ", ora dichiara che sulla vicenda Thyssen è difficile credere a un omicidio volontario. E certo non sarò io a spiegare al ministro che rifinisce soffitti e pareti della classe imprenditoriale che cosa significhi “dolo eventuale”, certo che dovrei già sudare le famose sette camicie per farlo capire al suo collega della Giustizia. Altrettanto certo è che in una democrazia non fittizia il ministro per lo sviluppo economico dovrebbe mantenersi equidistante da chi lo stesso intraprende e da chi lo realizza, come dovrebbe comprendere che non vi può essere sviluppo, ma solo sfruttamento, senza sicurezza nei luoghi di lavoro.

Però…

Però comprendo appieno le difficoltà del ministro: com’è possibile preferire a quelle brave persone di Confindustria, sfarzosamente paludate dai loro amici e sodali stilisti, generosi e ospitali, la compagnia di gente rozza, capace di vestirsi con improbabili magliette di cotone su cui campeggiano i volti dei loro cari. Gente triste e rumorosa, capace di applaudire in un’aula di tribunale, capace di piangere in un’aula di tribunale… gente da Maria De Filippi, diciamocelo, non certo da Emma Marcegaglia. Gente a tal punto ossessionata da manie di protagonismo da buttarsi nel fuoco, o da convincere qualcuno a farlo per assicurare loro un quarto d’ora di notorietà televisiva che potevano facilmente ottenere con una comparsata a “La corrida” . Dei rompicoglioni insomma, tanto per usare il lessico che lei predilige .

Quindi comprendo appieno le sue difficoltà, e credo che lei farà altrettanto con le mie: ma se la madre dei cretini è sempre incinta, dove sta scritto che i suoi figli si sentano perennemente in dovere di dispensarci le loro “opinioni”?

gli utenti di OKNOtizie per la lotta al neuroblastoma infantile

COME DAR VOCE ALL’INIZIATIVA - Prima di tutto, passando parola, tramite blog, aggregatori, email o quant’altro ritenuto appropriato (anche copiando/incollando il banner in basso) a partire dal 19 novembre. Poi, dando un preavviso agli utenti di Okno dai feedbacks il 26 novembre. E, alla fine, lanciare l’iniziativa vera e propria su Oknotizie, come commento e non come link ad un post, il 28 novembre.Perché OkNotizie ha un’altissima visibilità nella rete e una cosa postata lì può arrivare lontano. Perché può accadere che un utente decide di fare pubblicità all’iniziativa e persone che non sono utenti possono leggerla e forse non parteciperanno a QUESTA iniziativa ma magari contribuiranno per proprio conto. Il passa-parola è potente, il passa-parola nel web è molto potente, il passa-parola da OkNotizie può risultare veramente importante!

ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA - OkNotizie ha quasi 27000 utenti. E io credo nel fatto che dietro ad un nick e un avatar ci sia una persona: un padre, una madre, un fratello, una zia o un nonno, un parente o un amico di un bambino che ha meno di sei anni. E Credo che se guardi questa persona negli occhi e dici che nel 1993, quando è nata l’Associazione per la lotta al Neuroblastoma, su 100 bambini malati ne morivano 95 e oggi riescono a guarirne 60 e che se ci impegniamo TUTTI INSIEME è possibile arrivare a salvarne 100 su 100… beh, io credo che quella persona si ricorda di avere un cuore, capisce che grazie alla rete ognuno di noi può contribuire nel suo piccolo senza chissà quali sforzi e… insomma un piccolo contributo lo dà… e tanti piccoli contributi possono diventare una grande risorsa…Può il mondo (che molti credono “freddo“) dei byte trasformarsi in una grande risorsa per chi cerca di sconfiggere il Neuroblastoma? Io voglio credere di sì!!!

Allora, se sei un utente di OkNotizie il 28 novembre 2008 partecipa all’iniziativa

Gli utenti di Oknotizie per la lotta al Neuroblastoma”:

inserisci un commento alla notizia in cui dichiari la tua adesione;

fai un versamento secondo le modalità di questo link

passaparola!!!

E se sei un lettore di Giornalettismo puoi aderire comunque, se ti va!

Questo è il banner dell’iniziativa.

Chiunque abbia deciso di aderire può prelevarlo: non è richiesto nessun link a questo post ( o blog o autore ) o ad altri simili!!!

Grazie, Lisa

Vittorio Arrigoni (Guerrilla Radio) è stato arrestato dagli israeliani mentre partecipava all'operazione Free Gaza (diffondiamo la notizia!)


Vittorio Arrigoni, nel suo blog Guerrilla Radio, che potete vedere anche nel mio blogroll, alla fine di qualche suo post scrive "restiamo umani". E' partito con la nave carica di speranza e di medicinali urgenti della missione Free Gaza e si è ritrovato spesso a filmare gli israeliani che sparano sui pescatori palestinesi per impedire loro persino di sfamarsi.

Con la nave internazionale hanno provato ad impedire che i palestinesi in mare fossero ammazzati. Sul suo blog ci sono tanti appunti di viaggio e tanti video che mostrano la disumanità degli israeliani mentre sparano su persone disarmate. Vittorio, Vik (Guerrilla) è stato arrestato dalla marina militare israeliana assieme a 10 pescatori palestinesi e ad altri due pacifisti.

Audrey chiede a tutti i blogger aiuto per diffondere questa notizia.




Chiamate il Ministro di Giustizia Israeliano al +972 26 46 66 66 e dichiarate la vostra condanna a questa azione illegale fatta dalla Marina Israeliana.
Chiamate le ambasciate a Gerusaelmme per far presente che molti dicono che è ora di dire basta alle persecuzioni illegali di Israele.

Stephen Brown, UK Consulate +972 25 41 41 00
U.S. Consulate General + 972-2-6227230
Luigi MATTIOLO, Italian Ambassador +972 3 5104004
CONTACT:
Caoimhe (Gaza) + 972 598 273 960
Donna (Gaza) + 972 598 836 420
Fida (Gaza - Arabic) – + 972 599 681 669
ISM Media Office - + 972 2-2971824

la vignetta di Giulio Laurenzi: " Polvere Ritorneremo "

per la prima volta in Italia un rinvio a giudizio per omicidio volontario in seguito ad un incidente sul lavoro.


Dobbiamo dire grazie a due persone: al GUP Francesco Gianfrotta e a:

(23/02/08) stamattina leggevo con piacere le parole di Carlo Federico Grosso, mio vecchio docente di diritto penale, che supportava col suo autorevole parere l’imputazione di omicidio doloso per le vergognose morti della Thyssen.
Accantonando le sofisticate disquisizioni sul dolo eventuale, mi trovo concorde nel ritenere che chi ha prospettato la possibilità di una morte e non sia in alcun modo intervenuto, non se la possa cavare con un’imputazione colposa. E sul fatto che alla Thyssen si fosse ben consci di quanto avrebbe potuto accadere, non mi sembra possano esserci dubbi, visto il rovinoso incendio che aveva preceduto il fuoco assassino di dicembre, e il fatto che le assicurazioni Axa avessero elevato la franchigia da trenta a ben cento milioni facendo riferimento proprio ai rischi e alle carenze di sicurezze della linea 5.
Ora il problema sarà vedere se la Procura troverà il coraggio d’imboccare la strada impervia dell’omicidio doloso o preferirà le comode autostrade del colposo… comode, ma non necessariamente rapide visto che il processo per il vecchio incendio, dopo le risibili condanne in primo grado, è arrivato sul baratro della prescrizione.

Se avrà il coraggio di cui stiamo parlando, e che anche il professor Grosso mi pare caldeggiare, avremo il primo segnale concreto del fatto che qualcuno si sia deciso ad affrontare il problema delle morti bianche, che dopo i fatti di Torino sono diventate nere di fuoco e delle vicende storiche che si legano al nome che campeggia sulla fabbrica. Voglio vedere chi avrà ancora l’ardire di gingillarsi con le norme di sicurezza, di procrastinare, quando sul piatto della bilancia della giustizia vedrà appoggiati diversi anni di carcere invece che qualche spicciolo allungato sottobanco dai signori che impongono di ottimizzare i profitti.
Qualcuno potrebbe trovare questa linea di condotta molto dura e parlare di giustizialismo. Io preferisco parlare di giustizia, e trovo che la vera durezza sia nelle vergognose proposte che, per anticipare la chiusura dello stabilimento, l’azienda a fatto ai lavoratori che stanno ancora piangendo i colleghi deceduti e pregando per l’unico sopravvissuto. E mi auguro che per individuare le responsabilità non ci si accontenti dei capri espiatori, ma si abbia l’ardire di puntare direttamente ai vertici dell’azienda.

Resto in attesa di vedere se in Procura troveranno un briciolo di coraggio, forse leggendo negli atti dell’immenso coraggio che hanno avuto degli uomini nel tentare di sottrarre alle fiamme i propri compagni, a costo della loro stessa vita.

grazie professor Grosso!

la vignetta di Giulio Laurenzi: 360°, il PD si rinnova...

voi quella notte voi c'eravate



sui fatti di Genova ho scritto davvero troppo, e quello che potrei scrivere ora, dopo che per l'ennesima volta la giustizia è stata stuprata, lo dirò a voce agli amici. Vi lascio invece le parole di un poeta:

"...anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti. "

(il postino delle ventuno) - Brunetta: le Brigate Rosse sono 25 anni che tentano di farmi fuori...



...ma continuano a sparare ad altezza d'uomo.

la vignetta di Giulio Laurenzi: " Sindacati e Lavoratori "

" La guerra in Iraq è finita ! "


evidentemente con Obama gli americani hanno ritrovato il gusto di sognare. Così, oltre un milione di copie di questa edizione straordinaria del New York Times è stato distribuito in diverse città degli Stati Uniti, annunciando la fine della guerra in Iraq, le scuse di Condoleezza Rice per le false prove sulle armi di distruzione di massa di Saddam e l’incriminazione per alto tradimento di George W. Bush.

Le copie erano perfette, al punto da ingannare diverse persone che non hanno notato le finte pubblicità pacifiste del colosso petrolifero Exxon e Che Guevara usato come testimonial della Mc Donald’s. Oltre alla fine della guerra in Iraq, le quattordici pagine riportavano la fine del lobbismo a Wall Street, un ridimensionamento per le retribuzioni dei manager, la soluzione del riscaldamento globale e il ritiro dal mercato di tutte le auto a benzina.

E voi che notizie sognate di leggere in una “straordinaria” del Corriere della Sera?

(il postino delle sei) - Uolter dice che il clima sta cambiando...


... qualcuno è così gentile da spiegarmi perchè il destino del pianeta dobbiamo per forza metterlo nelle mani dei trombati...

lesbiche e alcolisti, prepararsi !


" ...classificati sia con il Triangolo Rosso degli oppositori politici ma sovente anche col Triangolo Nero degli asociali, la categoria inventata dai nazisti che raccoglieva "renitenti al lavoro", "disfattisti" e "sabotatori dell'economia nazionale", oltre a senza-dimora, lesbiche e alcolisti. "

Metodi vecchio stile, che ci hanno lasciato artistiche stampe come quella della foto, di cui andare fieri, sostituiti da una più moderna schedatura elettronica, che però non pare disdegnare la collaborazione di associazioni di cittadini per cooperare al presidio del territorio.

Ovviamente solo la mia malafede, e la mia avversione nei confronti della Lega promotrice dell’iniziativa, mi portano a vedere similitudini storiche inquietanti. E a riportare queste parole, scritte lo scorso inverno:

Due clochard morti di freddo, obbiettivamente non è una gran notizia e me ne scuso coi lettori.
Si sa, sono gente che muore… di freddo, o del fuoco appiccato da qualcuno che tenta di dare una mano al destino… e forse sono gente già morta.
Per materasso hanno il marmo, e se va bene un po’ di cartone. Hanno sempre una busta di plastica in mano e una bottiglia di vino nell’altra. Ma non sono soli, sono sempre accompagnati dalla paura e dalla diffidenza di chi li guarda e volge subito gli occhi.
Paura di scoprire che sono stati uomini come noi. Colleghi di qualcuno… un tempo, amici di qualcuno… un tempo, parenti di qualcuno… un tempo. Non amiamo sentire le loro storie, col rischio di scoprire che quello che è successo a loro potrebbe succedere anche a noi… d’altra parte noi siamo nel bel mezzo della battaglia, e nel bel mezzo della battaglia non è bello vedersi intorno i disertori… i disertori si fucilano, o li si lascia morire di stenti e di freddo.
Abiti sporchi e improbabili, che vestono storie plausibili… fin troppo plausibili: un licenziamento, un divorzio, un fallimento… economico, personale. Cose che potrebbero capitare a ciascuno di noi… no, signore, non mi riferivo a lei…
E’ possibile offrirgli un thermos di caffè bollente, è possibile fare due chiacchiere con loro, ma non aiutarli: hanno perso tutto, gli resta la loro libertà. Foss’anche quella di morire di stenti, difficile che la gettino via.
Conoscono le stelle, e con esse il destino.
Sono soli e se ne andranno senza disturbare molto.
Il loro numero aumenta, e diminuisce la loro visibilità. Ogni tanto fanno comodo, per mondarci la coscienza e il portafoglio dagli spiccioli. Ogni tanto ci servono a riempire i palinsesti televisivi… poi una ripulita e via…
Il freddo è il nemico che li tortura e li uccide, ma sanno che senza i giorni più rigidi, difficilmente qualcuno si ricorderà e scriverà di loro.

(il postino delle sei) - We have a Joker for Premier.. Please, call Batman!


(abbiamo un Joker come Premier... Per favore, chiamate Batman! )

una delle 1.500 scuse per la "carineria" di Berlusconi giunte a "The New York Times". Un grazie a Pegaso2 che mi ha dato modo di scoprirla e ovviamente all'autore.

se qualcuno vuole aggiugere le sue...



la vignetta di Giulio Laurenzi: Oggi sono in vena di " carinerie "

(il postino delle sei) - Hillary Clinton Ministro della Giustizia...


e subito il mio prezioso contributo onde evitare che la Giustizia, più che pendere da una parte, caschi da entrambe

la vignetta di Giulio Laurenzi: Obama e Veltroni

in inglese per Martina e Joe, in italiano per gli altri

e come sempre grazie a Giulio

(il postino delle sei) - telefonata di Berlusconi a Obama: " Anch'io sono stato nero..."

la vignetta di Giulio Laurenzi: Obama


purtroppo l'amico Giulio Laurenzi, per motivi personali, ha interrotto la pubblicazione sul blog delle sue meravigliose vignette, che continueranno a vedere la luce tutti i giorni sul Quotidiano della Basilicata e, tutti i lunedì, sul Quotidiano della Satira.

Augurandomi che il suo blog riprenda l'attività al più presto, sono lieto di ospitare la sua magica matita e lo ringrazio di cuore per questa opportunità.

Ciao Giulio, grazie!

questa donna ha finito di aspettare…


il suo viso dice poco, e anche il suo nome, Rosa Parks, non è in grado di aiutare molti. Eppure tutti conosciamo la sua storia. Una donna di colore riposa da tre anni a meno di un miglio da un palazzo bianco che domani sera accoglierà il nuovo Presidente degli Stati Uniti… un Presidente di colore.

Rosa aspetta da tre anni, ma forse sono oltre cinquanta gli anni che ha dovuto attendere questo momento. Dal 1 dicembre del 1955, quando Rosa, a Montgomery, in Alabama, si rifiutò di accogliere l’invito del conducente del suo autobus di alzarsi e far posto ai bianchi. Rosa Louise McCauley ai tempi faceva la sarta ed era sposata con un attivista per i diritti civili, Raymond Parks. Riprese a fare la sarta dopo che fu scarcerata. Dovette trasferirsi a causa delle continue minacce di morte, mentre la Corte Suprema decretava la fine della segregazione razziale sui mezzi pubblici. E’ morta nel 2005 nella sua piccola casa di Detroit di cui non poteva neppure pagare l’affitto, ma ha avuto l’onore di essere sepolta in Campidoglio come gli eroi.

Del suo gesto ha detto: “La gente racconta che non lasciai il posto perché ero stanca, ma non ero stanca. Io ero stanca solo di arrendermi”.
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