riso... c'è davvero molto poco da ridere!


fine settimana, dovrebbe anche esserci un bel sole, vi faccio perdere pochissimo tempo.

Allora la notizia è questa: l’impennata vertiginosa del prezzo del riso sta creando drammatici problemi di alimentazioni in molti paesi. Si da fondo alle scorte, si segnalano i primi disordini. All’ONU si discute di un programma di aiuti alimentari che ha l’esorbitante costo di 500 milioni di dollari e che potrebbe tenere sotto controllo la situazione.
500 milioni di dollari… circa il guadagno annuale dei dieci top manager statunitensi.

Arriveranno due tipi di commenti:

- “e allora? …questo è il bello e il brutto del mercato”

allora, se questo è il libero mercato, io il mercato lo voglio con la tuta arancione chiuso in una gabbia da polli stile Guantanamo.

- “ipocrita! Non hai mai patito la fame, se uno squallido borghese, la tua solidarietà è finta e di facciata”

ve la passo per buona, ma… meglio la mia solidarietà di terza mano o la vostra indifferenza lucida di concessionario?

25 commenti:

Franca ha detto...

Nel frattempo, possiamo continuare a pensare ai biocarburanti e togliere terre all'agricoltura alimentare...

Anonimo ha detto...

Meglio la solidarietà. Mi sono sinceramente stufato di tanti figuri di destra e di sinistra che se ne strabattono di tutti, capaci solo di guardare il loro ombelico dicendo alternativamente

"E' il mercato, bellezza..."

Oppure

"Il problema è un altro, bisogna cambiare il mondo"

e intanto non fanno Nulla

Fermo restando che la solidarietà individuale NON BASTA, e che bisogna DAVVERO lottare per cambiare il mondo.

^_^

Sull'argomento Riso e prezzi della materia prime, penso a quegli avvoltoi che nelle bische clandestine (le Borse dei giorni nostri) lucrano miliardi sulla pelle di chi muore di fame, e scuoto la testa. Gli eroi di oggi..mah.

Mauro Milani ha detto...

Forse più che chiedersi se è giusto ed onesto essere solidali, bisognerebbe chiedersi che cosa si può realmente fare! Sull'impennata dei prezzi e sul libero mercato si è detto tanto e credo che alla fine chi più chi meno stiamo pagando tutti: il problema è che non ci sono spiragli all'orizzonte che facciano quantomeno intravedere la volontà di un cambiamento. Volendo essere ottimisti credo che alla fine assisteremo ad un cambiamento costretto! A voi immaginare gli scenari.

PS. Non ha nulla a che vedere con l'argomento, ma ho postato una sorpresa per te Riccardo. Torna sul mio post di ieri e ammira. Ciao e buon fine settimana.

Mauro

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: idea davvero geniale quella dei biocarburanti, speriamo solo che non scoprano che si può ricavare gasolio dal sangue :(

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: quanta amara verità nelle tue parole, e quante volte le ho sentite quelle altre parole accompagnate dal sorrisino di scherno.

Cambiare il mondo è impegnativo... iniziamo a cambiare noi stessi. Forse l'unica speranza è che ormai gli avvoltoi sono talmente numerosi che finiranno per beccarsi tra di loro e qualche preda potrà aver salva la vita.

un saluto fuori dal mercato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ mauro: gli scenari sono cupi, e la speculazione sempre più arrogante. E come dicevo dall'altra parte, purtroppo questi non sono bulbi di tuplipano.
Vengo a vedere e ti auguro buon fine settimana.

Anonimo ha detto...

Azz .... ma il riso ha qualcosa a che vedere col petrolio?

Mi sa che hanno scoperto che le mie intolleranze alimentari mi consentono di mangaire solo riso.... :-) Mi costeranno sicuramente care.

A parte gli scherzi, il "mercato", l'economia che ci fa da padrona è di una tale bassezza e meschinità che ci.... sputerei sopra ed è un eufemismo. Les affairs sont les affairs.... Miserabili capitalisti e non sto parlando di uno slogan di tanto tempo fa.

Ma secondo te, riccardo, si capisce cosa vuol dire tutto questo?



Ciao Ross

riccardo gavioso ha detto...

a parte i motivi oggettivi che ben si conoscono: aumento della domanda nei paesi in via di sviluppo e la brillante idea di produrre carburanti coi cereali, la parte del leone la fa come sempre la speculazione. Se tornassero a fare i loro trucchetti finanziari coi tulipani, come quattro secoli fa, almeno non si giocherebbe con la vita delle persone :(

buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Usare il cibo per produre energia è una vera follia. Usare tutti quei campi (non solo di riso, anche di mais ad esempio), per biocarburanti è una cosa che eticamente non sta in piedi; è come chiudere gli occhi di fronte alla realtà della fame nel mondo, è come dimenticare che sulla terra non ci siamo solo noi "fortunati occidentali" che possiamo addirittura permetterci di star qui a postare su blog nel pomeriggio quando c'è gente che fa fatica anche ad arrivare alla fine della giornata (e non solo a fine mese).
La cosa peggiore è che c'è davvero tanta gente che non capisce che esiste davvero gente che non ha nulla da mangiare.

il Russo ha detto...

Meglio la solidarietà certo, ma quella fattiva, perchè quando poi si tratta di scegliere il prorpio stile di vita diventiamo tutti di un realista da far invidia al peggiore dei re...

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa72: è nostro dovere provare a fare qualcosa, ma soprattutto conservare la capacità d'indignarci e lottare contro gli sperperi e i furti che hai ricordato.

un abbraccio e buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ lapulcenellorecchio: vero, la gente non capisce o preferisce non capire, ma certi raffronti sono talmente impietosi che qualche dubbio potrebbero farlo sorgere...

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ il russo: è molto vero quel che dici, sembra che le nostre vite e quelle degli altri viaggino su due rette parallele. Purtroppo è un sistema di vasi comunicanti, e alla salita del nostro livello corrisponde al calo di qualcun altro.

buona domenica

anecòico ha detto...

senza contare le implicazioni per Gerry Scotti...

ottimo post, as usual! :)

anecòico

riccardo gavioso ha detto...

@ anecoico: fame, guerre, carestie... mi sembra manchino solo le cavallette :(

grazie, e una buona domenica

Anonimo ha detto...

o ti faccio perdere un po piu di tempo...se ti va...

[oknotizie.alice.it]



ciao caro

riccardo gavioso ha detto...

e un po' di tempo che dovrebbero spendere tutti... specie vedere il servizio completo...

Anonimo ha detto...

Non commento questo tuo post perchè lo hai gia commentato tu. Quando hai la pancia piena cosa te ne frega degli altri?

Anonimo ha detto...

cosa posso aggiungere, Buona Domenica e niente risotto domani,meglio un brodino vegetale ;-)

riccardo gavioso ha detto...

l brodino riscaldato sembra preferito da una metà abbondante degli italiani... occhio!

Anonimo ha detto...

pensavo fosse il risotto alla milanese,a ritornare nel piatto di molti italiani ;-)

Anonimo ha detto...

L'aumento del valore del riso e del grano del 30%, sembra proprio riproporre crisi gia viste precedentemente.Gia alcune nazioni povere Vietnam, Cambogia, Korea hammo chiuso l'esportazione del riso, con conseguenze rovinose per le economie stesse. Bastera' fermare l'esportazione di grano russa e statunitense, che il prezzzo salira' alle stesse. Ci aspetteranno anni duri, siamo solo all'inizio senza riso ,pane poi in ultima ci toglieranno l'acqua gia' scarsa in 27 nazioni. L'aria per caso a quanto e' quotata in borsa? Sara' il caso di fare qualche riserva?

riccardo gavioso ha detto...

analisi molto realistica... quanto all'aria fritta, qui da noi si vende benissimo ;)

buona domenica a te, e a tutti gli amici che passeranno di qua

Anonimo ha detto...

Qui [www.automiribelli.org] c'è qualcosa di più inquietante ... spero che ci sia un po' di pensiero paranoico ... però fa riflettere !!!



Il 2008 è l’anno delle patate. Chi controlla le multinazionali ha deciso che, dopo i cereali (che sono aumentati del 150 per cento, compresi i prezzi di farine, il pane, i biscotti) bisognerà rivalutare un cibo povero come la patata e perciò creare comitati che ne accertano la provenienza e la qualità. Tutto ciò farà aumentare il prezzo delle patate. Il Telegiornale di Raitre un mese fa ha annunciato che il riso prodotto nel vercellese sarà rivalutato: si passerà dai periodi in cui il riso veniva distrutto al macero per alzarne il prezzo, alla concreta valutazione del suo prezzo: aumenterà e voi lo pagherete di più e sarete più poveri.

Diventare più poveri significa NON AVERE IL DENARO PER: SVAGHI DIVERTIMENTI VACANZE LIBRI/CULTURA SCUOLA/ISTRUZIONE

Le entità che controllano le multinazionali vogliono che VI INDEBITIATE per continuare a pagare i vostri svaghi e divertimenti. Farete il finanziamento per le vostre vacanze. Da chi farete il finanziamento? Dalle banche delle loro multinazionali. Vi indebiterete a vita con queste società Leviatane che vi succhieranno tutto e vi sputeranno. I libri costano: se non leggerete non potrete sapere quali cibi fanno male, quali nuove sigle vengono usate per mascherare ingredienti come l’aspartame, il glutammato, i grassi idrogenati

... continua a leggere qui [www.automiribelli.org]

riccardo gavioso ha detto...

concordo col tuo giudizio: sostanzialmente un quadro fantastico, ma con molti elementi plausibili e reali

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