il vero "Cacciatore di Aquiloni"



molti di noi hanno amato il libro di Khaled Hosseini “Il Cacciatore di Aquiloni”, e anche chi è allergico alla lettura probabilmente verrà catturato dal film appena uscito nelle nostre sale.
Il vero cacciatore di aquiloni non è un ragazzino, ma un ultraottantenne canadese, Ray Bethell, che gira il mondo per disegnare l’azzurro del cielo e regalare emozioni col volo multiplo dei suoi giocattoli: oltremodo silenziosi, visto che Ray ha perso completamente l’udito, e riesce a comunicare e inseguire il suo sogno grazie alla moglie che lo segue premurosa e organizza le sue esibizioni. Ray si allena otto ore al giorno, un paio di jeans stinti, e un cappellino per proteggersi dal sole, sempre a torso nudo. Sembra un ragazzino invecchiato, cotto dal sole, e con un volto burbero che sorride spesso, ai bambini e ai suoi aquiloni.
Abbiamo molto da imparare da Ray, dalla sua voglia di vivere e dalla sua capacità di tenere dentro di sé quello che è stato. E dovremmo augurare a noi stessi di avere la stessa capacità d'invecchiare.
Il sogno di unirci al cielo tramite un filo sottile è cosa antica. E antica è l’abilità di ricamare lo spazio e danzare col vento, fino a che la sua forza d’attrazione renda più lieve la terra a cui siamo legati. In definitiva, un modo per avere a disposizione un immensa lavagna su cui scrivere la parola “libertà”. Volete una prova: in Pakistan il volo degli aquiloni è vietato, considerato uno sport “dispendioso e non islamico”. Qualche tempo fa, mille persone sono state arrestate per aver venduto o fatto volare aquiloni e rischiano un processo per terrorismo, ma, nonostante questo, Lahore è totalmente in preda alla mania degli aquiloni e il divieto non sembra molto efficace.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece non sapevo che far volare un aquilone potesse essere considerato un atto terroristico.
Sono d'accordo sul fatto che farli volare sia un simbolo di libertà, vietarlo è come togliere un sogno, una speranza a tutte quelle persone.

Anonimo ha detto...

lo avevo visto in tv qualche giorno fa e mi aveva molto colpito la padronanza con cui guidava il volo dei suoi aquiloni, specialmente quando il volo era sincronizzato.
Io con gli aquiloni sono sempre stata una vera schiappa. Mi si appizzavano regolarmente per terra o sugli alberi, come charlie brown.

riccardo gavioso ha detto...

@ davide: impressionante quel che riesce a fare... io mi sentivo già bravo quando riuscivo a farlo sollevare da terra :)

riccardo gavioso ha detto...

@ jeneregretterien: mtitica, la citazione di Charlie Brown me l'ero persa. In effetti anch'io trovavo sempre qualcosa in cui impigliarmi :)

una buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ lapulcenellorecchio: neppure io, ma quando la libertà è così poca, anche una sua minima manifestazione può apparire come provocazione inaccettabile.

una buona domenica

Joe ha detto...

Molto bello il video con la musica di Leo Delib. Grazie per i tuoi rilevanti commenti su questo mio connazionale.

Joe ha detto...

Molto bello il video con la musica di Leo Delib. Grazie per i tuoi rilevanti commenti su questo mio connazionale.

Joe ha detto...

Molto bello il video con la musica di Leo Delib. Grazie per i tuoi rilevanti commenti su questo mio connazionale.

Joe ha detto...

Scusatemi per i tre posts uguali.

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: grazie a te per la visita, e buona domenica.

p.s. se ho ben compreso sei canadese, un paese meraviglioso e che amo moltissimo

Franca ha detto...

Mi ricorda mio padre e la sua passione per il volo che durante gli anni della vecchiaia ha riversato nella costruzione di aquiloni di tutte le specie...

Joe ha detto...

Vivo in Canada da quarant'anni. E' ancora un bel paese, ma purtroppo lo stanno distruggendo a grande velocita'. La cementificazione dei terreni agricoli nei dintorni di Vancouver, Toronto e Montreal e' tragica. Questi terreni erano preziosi in quanto soltanto la parte sud del paese puo' essere produttiva per ragioni climatiche. Inoltre il pine beetle ha gia' distrutto un terzo delle foreste della British Columbia e si sta muovendo a est. Questo insetto e' stato importato recentemente dalla Cina (grazie alla globalizzazione) e con il global warming si e' riprodotto velocemente in Canada.
Se questo non bastasse, l'estrazione del petrolio in Alberta sta distruggendo la parte nord di questa provincia. Triste anche perche' il tutto e' irreversibile.
Buona domenica anche a te.

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: bello ritrovare la vita nella semplicità delle cose...

una buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: da lontano di un paese si tende a ricavare un'immagine che non sempre corrisponde alla realtà. Molto interessanti le problematiche che hai evidenziato, mi propongo di approfondirle.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Colori che volano sono sinonimo di libero pensiero e gioia, voci che il Corano tende a non gradire molto.

Che poesia in quest'uomo e che voglia di libertà pura e sincera che mi ha fatto respirare.

Grazie per questo post Riccardo
Daniele

riccardo gavioso ha detto...

@ daniele: grazie a te per averlo apprezzato... gran bel modo d'invecchiare...

Anonimo ha detto...

Ho avuto l'onore di vederlo dal vivo a Cervia. una persona fantastica e disponibile, incantato per ore ad ammirare le sue evoluzioni.

Laura Raffaeli ha detto...

mi hanno regalato l'audiobook: non ci ho capito niente, perché il narratore si mangia le parole e parla ytoppo svelto.. insomma una delusione e preferisco la sintesi vocale.
sai bene però che al cinema non ci sono descrizioni audio per noi ciechi e che il libro chissà quando sarà disponibile in testo accessibile.
peccato, non posso dire altro che una cosa: gli aquiloni sono quella cosa straordinaria che tiene collegato un uomo al cielo tramite un filo sottile, che c'è di così terroristico? ciao, laura

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: che invidia per te che l'hai visto all'opera, e per lui che gira il mondo regalando sorrisi.

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ laura: tutti i gesti di libertà nascondono sempre un pericolo per il tiranno. Quest'estate ero in vacanza in Bulgaria (ci vado spesso perchè mio suocero si è risposato con una bulgara), e sulla spiaggia è passato un venditore di aquiloni: ne abbiamo comprato uno e ho visto mio figlio, quattordici anni, mollare la playstation e dimenticarsela per un paio di giorni.

un abbraccio, Riccardo

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