anche se non sono stato ancora incaricato ufficialmente, mi sento in dovere d’accogliere l’ospite d’onore del Salone del Libro di Torino, lo Stato d’Israele… e lo faccio con questa foto:
se qualcuno desiderasse inviarla, come ho fatto io, alla Segreteria del Salone, questo è l’indirizzo mail:
info@fieralibro.it
info@fieralibro.it
51 commenti:
:-(
BASTA!
E non ho altro da dire, su questo argomento...
Quoto!
una strage insensata e infinita, senza dimenticare i 400 bambini che senza processo sono nelle carceri israeliane...
senza dimenticare gli ostaggi israeliani, i morti israeliani, i missili lanciati con una cadenza "svizzera" su israele etcetc
scommetto che se fossero stati i palestinesi o lo stato palestinese non avresti scritto queste cose...
ti faccio presente che una delle accuse che ricevo più spesso sul blog, visti i miei lavori contro il negazionismo, è quella di essere sionista. Allora è il caso di decidersi: sionista, quando scrivo dei lager, e antisionista quando scrivo di un lager a cielo aperto che si chiama Gaza. La verità è che io sono contro i lager, quale che sia la bandiera che sventola sopra le torrette. Ma, magari, il problema è che a qualcuno i lager fanno comodo, e quelli non schierati "fanno scomodo".
Io non ti ho mai lanciato nessuna accusa, nemmeno quella dell'antisionismo mi pare. Trovo solo superficiale questo tuo modo di porti in questa questione. Gaza è così per volere di Hamas, che l'ha presa con una guerra civile uccidendo decine di persone, per usarla come "avanposto2 contro israele.
nfatti non mi riferivo a te.
:-(
mi associo, questo dramma deve finire.
questo dramma si nutre dell'indifferenza generale, e sono disposto ad usare qualsiasi mezzo per tentare di scuotere qualcuno
ma basta con l'esposizione al pubblico lubridio della morte. scusami, ma voto No.
nessun problema, ho spiegato più volte il motivo per cui inserisco certe foto: senza un volto, i numeri restano numeri... qualcuno entrando al Salone ripenserà a questa foto... ne sono certo.
una foto senza didascalia e fuori contesto non vuol dire nulla. va bene solo per fare un po' di pietismo.
poi arriva il pro israele che ti posta i corpi dilaniati delle vittime dei kamikaze e siamo punto e accapo.
e cmq non è tanto diverso dal postare foto di feti per dire no all'aborto.
il contesto era preciso, ed è quello del Salone del Libro che si sta per aprire nella mia città. L'ospite è lo Stato d'Israele, e il responsabile della strage di stamattina è lo Stato d'Israele.
e la foto? è di repertorio?
cmq sei la penna che graffia no? allora scrivi 15 righe di spiegazione, altrimenti si potrebbe pensare che vuoi sfruttare il dolore per fare "karma", un po' come succede con la televisione del dolore che fa audience con le storie della povera gente.
a foto è quella della strage di stamattina ripresa da "La Stampa Web", e a questa si riferisce come riporta la didascalia del giornale.
quanto al Karma, chiedo pubblicamente agli amministratori che venga introdotta la possibilità di congelare i punti che derivano da una notizia a discrezione di chi l'ha postata.
concordo. Il problema è che tutte le volte che si prova a criticare israele (lo stato, intendo) scatta l'accusa di antisemitismo. quanto poi all'equazione tra attentati e kassam da una parte e le azioni dello stato di israele dall'altra, mi pare come paragonare una pulce ad un carrarmato. I palestinesi sono vessati in ogni modo, dall'acqua all'agricoltura, alla possiblità di curarsi a quella di lavorare. Vengono distrutte le case dei parenti e si colpiscono civili, considerandoli come danni collaterali. Tanto che pure cittadini israeliani hanno cominciato a paragonare queste azioni a quelle che venivano fatte agli ebrei durante i pogrom in europa.
Saturninox, i palestinesi sono alla fame per colpa di Hamas ora e di Arafat prima in primo luogo, certo Israele ha una capacità di fuoco superiore, ma non dimentichiamoci che si difende, che è accerchiata da chi l'ha invasa già decine di volte, da chi non ha mai e dico mai rispettato i cessate il fuoco (non è stata israele a farlo, ma sempre Hamas) e via dicendo...
Probabilmente gli scrittori, i libri e la cultura sono la parte che meno centra con queste le stragi, e forse un salone del libro è un'occasione come un'altra per sentirsi vicini e non divisi.
la tua premessa è indiscutibile, ma l'ospite d'onore è lo Stato d'Israele nel 60 anniversario della sua fondazione, non sono gli scrittori israeliani nè la cultura israeliana.
si, ma il contesto è il salone del libro. Se si vuole contestare lo stato forse sarebbe più opportuno evitare di mortificare anche gli scrittori.
non mi sento in polemica con te e comprendo le tue ragioni: del resto inizialmente avevo scritto in difesa del Salone del Libro. Ho cambiato opinione quando ho dovuto riconoscere che la celebrazione era politica e non culturale, e l'ho fatto con dispiacere per i motivi che tu sottolinei. Un piccolo dazio lo pagherò anch'io al boicottaggio, e il mio libro non sarà presente, mentre è probabile che farò un salto per ragioni personali.
A volte mi meravigli, una persona di cultura come te, che si abbassa al livello di certi "ignoranti" che confondo una politica militare con la cultura israeliana e, mi sembra di capire, fa suo l'appello al boicottagio firmato da certi personaggi. Riccardo, forse ho troppe aspettative, ma da persone come te, mi apetterei discorsi meno populistici. Non voto in attesa di una risposta...
Ot: Per quanto riguarda i No, basterebbe vedere come hanno affossato anche queta [oknotizie.alice.it] per capire che razza di gentaglia esiste su OkNotizie...
'ospite d'onore è lo Stato d'Israele nel 60 anniversario della sua fondazione, non sono gli scrittori isrealiani nè la cultura israeliana. Ribadisco la mia adesione al boicottaggio.
quanto all'affossamento, non mi riferivo ai voti...
Non ti perdonerò mai perchè con queste tue frasi mi costringi a dar ragione a Swa, praticamente un delitto :) Comuqnue tra gli invitati non compare nè Barak nè Olmert nè altri, quindi il tuo discorso perde di valore. Voto NO
Ps: e a che ti riferivi allora^?
LA LETTERATURA è CULTURA, E DEVE GIRARE. Azione di simile risultato, anche se parte da un presupposto diverso, è la censura che è stata praticata in Russia sino a qualche decennio fa, Loro non volevano far sapere, questi vogliono divulgare. Non sarebbe meglio accettarli e condividere con loro le nostre notizie, esperienze, e cultura? I morti sono morti da ambedue le parti, ed anche i bambini son0o uguali. Forse basterebbe guardare il giornale di domani per rendersi conto che la pariglia è stata pareggiata. Condivido con Swa e Peri.
censura e boicottaggio non sono la stessa cosa, come non lo sono le pietre e le cannonate.
Beh Riccardo, finalmente un post come si deve sull'unico stato "democratico" del M.O., leader mondiale nella uccisione di bambini, l'unico a possedere squadroni della morte legalizzati. Ma attento, ti sei messo da solo nella lista degli "antisemiti", come puoi constatare dai commenti già ricevuti. Mi permetto di rincuorarne gli autori. Coraggio, dopo l'esito delle urne il "Corrierone" già esulta, finalmente avremo un ministro degli esteri più sensibile alle loro istanze, non come il quel nostalgico nazi di D'Alema, che ogni tanto aveva l'ardire di dubitare. Aspettiamoci un revival di servizi sui misfatti nazisti di 65 anni fa e su come verrà stanato il solito boia ex-SS ultracentenario. E un ulteriore silenziatore su ciò che avviene quotidianamente in Palestina (da 60 anni), Iraq (da 5), Afghanistan (da 7). Auguroni.
Riccardo, quello che hai scritto e' piu' che giusto. Onorare lo "Stato d'Israele" nel contesto culturale del Salone del Libro di Torino e' inammissibile. Quello che sta succedendo in Gaza e nei territori occupati non puo' essere difeso da chi possiede moralita' giustizia e cultura. In Gaza l'esercito israeliano sta sparando a piacimento a dei pesci in un barile. Gaza e' diventato un campo di concentramento per volere dello stato israeliano. Non dimentichiamocelo mai.
E' vero, Israele ha molte colpe e quello che hai postato non ha scusanti. Come i 400 bambini incarcerati senza processo nelle carceri israeliane che tu nel tuo commento qui hai ricordato Riccardo.
Vorrei dire che il problema nasce dall'intransigenza reciproca (sia dei Governi Israeliani che dei Capi della Palestina) ad addivenire ad un accordo.
Creare uno Stato confinante con Israele, libero ed indipendente sarebbe la soluzione migliore anche se non ricalcasse esattamente i confini dell'antica Palestina ed anche se Israele si trovasse a dover rinunciare ad un pezzo di terra che "gli eletti" ritengono appartenga loro secondo quanto la loro fede gli ha insegnato.
Io voglio solo dire che l'accadimento di cui parli è vergognoso, fa venire voglia di urlare la propria rabbia impotente e la propria furia, ma la violenza è recioproca ela guerra alla fine miete vittime innocenti da ambo le parti. Sono quelle persone, genti le chiamerei, che forse non vogliono neanche questa guerra ma che non hanno voce in capitolo per prendere le decisioni che contano.
Perchè un bambino quando muore deve fare rumore cmq israeliano o palestinese che sia. Ed un bambino non dovrebbe mai dover morire.
Questa è una guerra assurda ed andrebbe chiusa con il buon senso con un accordo.
Ma il buon senso oramai si è estinto. E queste sono le conseguenze.
Ciao Riccardo
Daniel
è una strage orribile ma quando succedono queste cose cerco sempre di pensare a quelle personalità israeliane che sono contro questo tipo di politica. io sono contenta che lo stato ospite quest'anno sia israele perchè forse è l'occasione di trasmettere un messaggio diverso al mondo
ciao
che ne dici di uno scambio di link?
io ti ho già linkato
spero farai altrettanto con me.
a presto e scusa il disturbo! ;)
@ anonimo: è la legge dei grandi numeri, ogni tanto uno buono capita ;)
@ joe: cultura è dar voce a chi soffre e a chi è vittima di ingiustizie, non porgere un microfono a chi le infligge. Da modesto scrittore, ben vengano gli autori israeliani, ma non vadano a spegnere le candeline che noi offriamo ai loro governanti. E non facciamolo neppure noi.
@ daniele: come non quotare in toto il tuo commento. Non è più, o non è più solo una questine politica, deve diventare una priorità morale per tutti noi. Ricordiamoci che situazioni terribili e che duravano da moltissimo tempo sono crollate sotto la spinta dell'opinione pubblica internazionale. E ora di appoggiarci con forza a questo muro.
ciao Daniele, e grazie
@ isabel: ovviamente la mia opinione è diversa, ma rispetto la tua e ti ringrazio per averla espressa
@ yurj: provvedo subito, nessun disturbo :)
delinquente, mandala ad hamas
anonimo, e' la gente come te che perpetua questo conflitto. Ricordiamoci che diecimila anni fa, prima che le religioni venissero inventate, tutti quanti appartenevano alla stessa umanita'.
@ joe: infatti io continuo a pensare che il terreno che occupo l'ho preso in prestito. Continuo a pensare che i bambini che sono morti oggi hanno visto morire altri bambini, e che di quelli che li hanno visti morire oggi, altri moriranno. E la cosa non mi piace per niente. Qualcuno non vede bambini, vede solo politica... è un gran brutto problema, ma è un problema suo.
un saluto alla foglia d'acero
Ti rigrazio per questo post.
E per questo post (non solo per questo a dire il vero)
ti ho linkato in homepage su guerrillaradio
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
ps.
Periclitor non sa di cosa parla.
Non solo il terreno che occupiamo, ma tutto quello che possediamo in questi pochi istanti di vita terrena lo prendiamo in prestito. Il concetto di proprieta' implica esclusione ed e' ovviamente negativo.
Il dio in cui credono gli ebrei e' purtroppo un agente immobiliare celeste, come dice Gore Vidal, ed e' lui che ha legittimato e continua ad incitare le conquiste militari del suo popolo.
@ guerrilla radio: ti ringrazio , perchè so che hai fatto molto per quel popolo sfortunato, e se vorrai raccontarci qualcosa, ovviamente, il mio spazio è a tua disposizione.
ho ricambiato il link
@ joe: purtroppo da queste parti ultimamente l'egoismo regna sovrano... proveremo a resistere.
Foto e quindi post forte, se la politica di Israele é condannabile senza se e senza ma, il problema di coscienza si pone con il boicottaggio della sua cultura.
Accettare supinamente il tutto si sbaglia, boicottare a prescindere si passa per intolleranti: ma che diavolo bisogna fare perchè non si debbano vedere più foto come questa?
@ il russo: io vedo una sola possibilità, come ho già detto, una grandissima pressione dell'opinione pubblica internazionale. Purtroppo arrivarci non è semplice, anche perchè in questi anni si è formata una sorta di assuefazione.
Il boicottaggio resta una scelta molto personale, anche se il mio favore va visto proprio in funzione di quello che abbiamo appena detto.
Spedita con questo commento:
Mettete anche questa in esposizione!
Penso anch'io che ci vorrebbe una forte pressione internazionale e non solo verso gli israeliani. Ma la pressione è più difficile quando c'è chi vuole la distruzione di Israele ad ogni costo. Ne ho parlato anch'io oggi da me. Noto con un certo disappunto che questo è un argomento, mi pare, poco trattato nei blog ma vedo con piacere che qui ha avuto un certo seguito. Ben trovato :)
francesc0
@ franca: speriamo siano in grado di capire di cosa si tratta...
buon 1 Maggio
@ d'io: avevo già trattato un paio di volte la questione, e la discussione si è sviluppata tra chi immagina la cultura come un isola utopica e chi ritiene debba sporcarsi le mani con quel che succede intorno, e quello da cui trae la propria ispirazione.
Io preferisco una cultura meno asettica, ma più autentica.
buon 1 Maggio
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