non ho notizie certe della presenza di fontane nella Piazza Rossa, e temo che anche ci fossero, sarebbe facile trovarle ghiacciate. Ciò non toglie che l’Italia, senza più seminare gavette di ghiaccio, potrebbe riuscire proprio dove ha fallito il Corso più famoso della storia.
Questo in considerazione del fatto, azzarderei sorprendente, che in nostro paese spende ogni anno in armamenti quasi il doppio della ex-superpotenza Sovietica. L’italiano è certamente maestro in fatto di qualità di vita, e anche in quanto a forniture militari non è che si faccia mancare qualcosa: sono quasi trenta i miliardi di dollari spesi in armamenti dal nostro paese, che ci valgono il settimo posto nella classifica mondiale. Alle spalle degli Stati Uniti, che con i loro 450 miliardi spendono dieci volte più di ognuno degli altri e si attestano a una spesa procapite di 1.600 dollari l’anno, cui vanno aggiunte le non indifferenti spese per l’armamento “da diporto”, si piazzano Gran Bretagna, Francia, Giappone, Cina e Germania. Da notare come le spese di questi paesi da sole rappresentino oltre il 70% del totale che assomma a oltre 1.000 miliardi di dollari ( 1.000.000.000.000, magari con dodici zeri rende meglio l’idea, raddoppiando il numero iniziale e aggiungendone altri tre se siete nostalgici delle vecchie lire ) equivalente al 2,5% del PIL mondiale.
Interessante anche il fatto che il fatturato delle prime cento aziende che fabbricano armamenti superi il prodotto interno lordo dei sessanta paesi più poveri del mondo, e a questo punto assegnare un seggio all’ONU ai mercanti di morte sarebbe un riconoscimento doveroso.
Ora mi direte: “Va bene le cifre, ma dov’è l’articolo?”
Siete proprio sicuri che queste cifre non si commentino da sole?
Siete convinti che qualsiasi parola aggiunta a queste cifre non sarebbe tacciata di qualunquismo?
Volete davvero sentirvi dire cosa si potrebbe fare risparmiando un decimo di quei soldi?
Se proprio volete, prendo in prestito una frase: “Continuiamo così, facciamoci del male!”
Questo in considerazione del fatto, azzarderei sorprendente, che in nostro paese spende ogni anno in armamenti quasi il doppio della ex-superpotenza Sovietica. L’italiano è certamente maestro in fatto di qualità di vita, e anche in quanto a forniture militari non è che si faccia mancare qualcosa: sono quasi trenta i miliardi di dollari spesi in armamenti dal nostro paese, che ci valgono il settimo posto nella classifica mondiale. Alle spalle degli Stati Uniti, che con i loro 450 miliardi spendono dieci volte più di ognuno degli altri e si attestano a una spesa procapite di 1.600 dollari l’anno, cui vanno aggiunte le non indifferenti spese per l’armamento “da diporto”, si piazzano Gran Bretagna, Francia, Giappone, Cina e Germania. Da notare come le spese di questi paesi da sole rappresentino oltre il 70% del totale che assomma a oltre 1.000 miliardi di dollari ( 1.000.000.000.000, magari con dodici zeri rende meglio l’idea, raddoppiando il numero iniziale e aggiungendone altri tre se siete nostalgici delle vecchie lire ) equivalente al 2,5% del PIL mondiale.
Interessante anche il fatto che il fatturato delle prime cento aziende che fabbricano armamenti superi il prodotto interno lordo dei sessanta paesi più poveri del mondo, e a questo punto assegnare un seggio all’ONU ai mercanti di morte sarebbe un riconoscimento doveroso.
Ora mi direte: “Va bene le cifre, ma dov’è l’articolo?”
Siete proprio sicuri che queste cifre non si commentino da sole?
Siete convinti che qualsiasi parola aggiunta a queste cifre non sarebbe tacciata di qualunquismo?
Volete davvero sentirvi dire cosa si potrebbe fare risparmiando un decimo di quei soldi?
Se proprio volete, prendo in prestito una frase: “Continuiamo così, facciamoci del male!”
6 commenti:
Non c'è bisogno di aggiungere altro. le cifre non sono aride. Di arido, qui, ci sono i cuori di molti.
Un caro saluto
Mister X di COmicomix
Certo è che i russi con i pochi ( ma in crescita ) soldi che spendono hanno tutt'altro arsenale rispetto al nostro, sia come quantità che ultimamente anche come qualità.
Noi abbiamo speso valanghe di soldi in progetti "nostrani", fallimentari o quasi, vedi il carro Ariete o il caccia AMX. Per rimediare a quest'ultimo abbiamo affittato a peso d'oro i vecchi F16 americani.
Anche l'Eurofighter costa troppo per quel che ci serve.
I russi con meno soldi continuano a sviluppare aerei più moderni, sistemi missilistici, stanno ripristinando la rete satellitare militare...
di queste cose si parla molto poco, sembra quasi che tutti siano molto più interessati agli sconti sull' ICI che ad argomenti del genere. Saranno anche i mutamenti climatici, ma quanto ad aridità non scherziamo.
un caro saluto anche a te (sono quasi a posto con l'articolo di cui abbiamo parlato, ti faccio sapere presto)
@ justfrank: ti ringrazio per il contributo molto tecnico ed esauriente. Io da profano, trovo sorprendente che la seconda potenza atomica mondiale, con un territorio di una vastità immensa se paragonato al nostro e una popolazione molto più numerosa, spenda molto meno di noi in armamenti. Quindi credo che la soluzione, tanto per cambiare, sia da cercare nei soldi malspesi che ci hai molto ben illustrato.
un saluto
Ah, sono un profano anch'io, leggiucchio ogni tanto anche di queste cose :)
Comunque i dati delle spese militari russe non sono ufficiali
http://yearbook2005.sipri.org/files/yb05ap08a.pdf/download
e li prenderei con la dovuta cautela. Da qualche parte ho visto che spendono qualche miliardo di dollari in meno dell'Italia, da qualche altra parte che spendono qualche miliardo in più.
Dico solo che secondo molti se ci fosse un attacco convenzionale della Russia all'Europa le forze europee pur avendo alle spalle spese complessive ben più alte comunque non avrebbero gioco facile, tutt'altro.
lo credo anch'io. D'altra parte la storia ci dice che con la Russia nessuno hai mai avuto gioco facile.
un saluto
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