circa un mese fa, nella bella Dublino, veniva firmato un trattato per la messa al bando delle cluster bombs, e la comunità internazionale accoglieva la notizia con legittima soddisfazione .
Le cluster bombs, sono quei simpatici ordigni dalla forma un po’ vintage, che, sganciati dagli aerei, si aprono in volo e si frammentano in migliaia di ordigni più piccoli atti a creare una sorta di muro di fuoco sul terreno oggetto delle loro attenzioni. Purtroppo, nonostante le garanzie fornite dai costruttori, circa il quaranta per cento resta inesploso e rimane attivo e letale per oltre dieci anni.
Bisogna subito dire che l’enfasi con cui la notizia è stata riportata pare fuori luogo: anzitutto, il patto non è stato sottoscritto da Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele e Pakistan. E qui mi tocca aprire parentesi: quando andavo a scuola, era ancora uso, in assenza della maestra, affidare la disciplina ad un capoclasse che andava alla lavagna e, tracciata una croce col gesso, la divideva in “ buoni e cattivi “. Naturalmente, visto che i cattivi erano sempre i soliti, me compreso, il capoclasse aveva preso l’abitudine di segnarci immediatamente come tali e tornare al banco a riprendere le attività interrotte. Direi che anche noi, facendo riferimento alla violazione dei diritti umani, potremmo fare lo stesso, visto che all’appello mancano sempre i soliti, e che i soliti, nel caso in questione, hanno dichiarato fondamentali le cluster bombs per le loro strategie di battaglia… e come dargli torto, visto che il novantotto per cento delle vittime delle bombe a grappolo sono civili, e le guerre non hanno mai avuto altro risultato che quello di eliminare un congruo numero di militari e un numero del tutto incongruo di civili. Va poi considerato che solo gli Stati uniti possiedono negli arsenali circa 800 milioni di bombe a grappolo, e ognuna di queste è in grado di depositare seicento uova di morte… rinuncio al calcolo, ma, considerando l’intera popolazione mondiale, fa un discreto numero pro capite per gentile concessione a stelle e strisce.
Qualcuno potrebbe pensare che possiamo consolarci con i 111 paesi firmatari che, a rigor di logica, andrebbero segnati dalla parte dei buoni. Ma anche qui possiamo risparmiarci la fatica: il trattato entrerà in vigore solo tra otto anni. Quindi, considerando che le cifre ufficiali parlano di circa tremilaseicento vittime all’anno ( di cui una buona metà sono bambini attratti dai colori vivaci e dall’aspetto ludico delle bombe ), ma che in realtà gli esperti ci assicurano che questo numero vada moltiplicato per dieci, si può concludere che a Dublino, anche a voler ignorare quelle che sono già sul terreno, si sia deciso di prolungare una sinistra lotteria che avrà in palio la perdita di circa trentamila arti. Ovviamente ci sono alcuni requisiti per potervi partecipare: abitare in uno dei paesi più poveri e martoriati del mondo, Afghanistan, Albania, Bosnia-Erzegovina, Cambogia, Ciad, Eritrea, Etiopia, Iraq, Kuwait, Laos, Libano, Russia (Cecenia) Serbia e Montenegro (compreso il Kossovo), Sudan e Vietnam, ed essere contadini o bambini, meglio se entrambi, cosa che in quei paesi non è difficile che accada.
Buona fortuna a tutti.
Le cluster bombs, sono quei simpatici ordigni dalla forma un po’ vintage, che, sganciati dagli aerei, si aprono in volo e si frammentano in migliaia di ordigni più piccoli atti a creare una sorta di muro di fuoco sul terreno oggetto delle loro attenzioni. Purtroppo, nonostante le garanzie fornite dai costruttori, circa il quaranta per cento resta inesploso e rimane attivo e letale per oltre dieci anni.
Bisogna subito dire che l’enfasi con cui la notizia è stata riportata pare fuori luogo: anzitutto, il patto non è stato sottoscritto da Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele e Pakistan. E qui mi tocca aprire parentesi: quando andavo a scuola, era ancora uso, in assenza della maestra, affidare la disciplina ad un capoclasse che andava alla lavagna e, tracciata una croce col gesso, la divideva in “ buoni e cattivi “. Naturalmente, visto che i cattivi erano sempre i soliti, me compreso, il capoclasse aveva preso l’abitudine di segnarci immediatamente come tali e tornare al banco a riprendere le attività interrotte. Direi che anche noi, facendo riferimento alla violazione dei diritti umani, potremmo fare lo stesso, visto che all’appello mancano sempre i soliti, e che i soliti, nel caso in questione, hanno dichiarato fondamentali le cluster bombs per le loro strategie di battaglia… e come dargli torto, visto che il novantotto per cento delle vittime delle bombe a grappolo sono civili, e le guerre non hanno mai avuto altro risultato che quello di eliminare un congruo numero di militari e un numero del tutto incongruo di civili. Va poi considerato che solo gli Stati uniti possiedono negli arsenali circa 800 milioni di bombe a grappolo, e ognuna di queste è in grado di depositare seicento uova di morte… rinuncio al calcolo, ma, considerando l’intera popolazione mondiale, fa un discreto numero pro capite per gentile concessione a stelle e strisce.
Qualcuno potrebbe pensare che possiamo consolarci con i 111 paesi firmatari che, a rigor di logica, andrebbero segnati dalla parte dei buoni. Ma anche qui possiamo risparmiarci la fatica: il trattato entrerà in vigore solo tra otto anni. Quindi, considerando che le cifre ufficiali parlano di circa tremilaseicento vittime all’anno ( di cui una buona metà sono bambini attratti dai colori vivaci e dall’aspetto ludico delle bombe ), ma che in realtà gli esperti ci assicurano che questo numero vada moltiplicato per dieci, si può concludere che a Dublino, anche a voler ignorare quelle che sono già sul terreno, si sia deciso di prolungare una sinistra lotteria che avrà in palio la perdita di circa trentamila arti. Ovviamente ci sono alcuni requisiti per potervi partecipare: abitare in uno dei paesi più poveri e martoriati del mondo, Afghanistan, Albania, Bosnia-Erzegovina, Cambogia, Ciad, Eritrea, Etiopia, Iraq, Kuwait, Laos, Libano, Russia (Cecenia) Serbia e Montenegro (compreso il Kossovo), Sudan e Vietnam, ed essere contadini o bambini, meglio se entrambi, cosa che in quei paesi non è difficile che accada.
Buona fortuna a tutti.
13 commenti:
Gli USA e la Somalia sono gli unici due paesi che non hanno firmato la UN Convention on the Rights of the Child. Per lo meno dimostrano una briciola d'onesta'. Come puoi bombardarli e allo stesso tempo difenderne i diritti?
Gli USA dell'ultimo decennio lasceranno al mondo un'eredità di soprusi ed ingiustizie... a questo punto mi chiedo cosa abbiano firmato... >_<
@ joe: concordo, visto la situazione indifendibile avranno deciso di salvarsi per lo meno dall'ipocrisia. Qualcun altro non ha avuto neppure il buon gusto...
@ martina: temo la condanna a morte di migliaia di persone, e non tutti loro concittadini :(
E che ti aspettavi che il bando partisse da subito? Ma sai quanto hanno speso per comprare tutte quelle belle bombette colorate con mille sorprese dentro da regalare ai bambini poveri?
:-(
trattengo il fiato finchè non arriva un commento... ;)
Non è un commento ma solo un ringraziamento: io ci ero cascata con tutte le scarpe che almeno per una volta le cose fossero ndate per il verso giusto
ppppsssshhhhhh... grazie, mi hai salvato la vita... la cilindrata dei polmoni non è più quella di una volta :)
:D a buon rendere!
bravissimo, ne scrissi anch'io tempo fa, ed è un fattore a tutt'oggi molto sottovalutato. Le cluster bombs sono una minaccia terrificante. parlaimo di incubo del nucleare per l'Iran e i grandi del mondo continuano a giocare con le vite dei bambini o dei contadini. mostruoso.
tra l'altro, per non dilungarmi troppo, ho saltato un po' di cose importanti: nonostante l'accordo, i paesi firmatari potrebbero ricorrere all'uso di cluster bombs più piccole, di nuova generazione, inoltre gli Usa non hanno intenzione di mollare le proprie munizioni cluster nelle loro basi britanniche e tedesche, per cui avrebbero fatto pressioni diplomatiche per evitare il divieto di operazioni congiunte, ovvero una sorta di cooperazione militare, quella che permette agli Stati firmatari di usare le cluster bombs nelle azioni alleate o nel caso di supporto ad interventi di altre nazioni.
visione a lungo termine....o forse tra otto anni il trattato entrerà in vigore perchè saranno tutti morti ammazzati da queste bombe!!!
Ma come, non firmano i democraticissimi USA?
Quelli che si permettono di stilare la lista degli Stati canaglia...
E loro cosa sono?
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