in una mattina dell’agosto del 1971, un necroforo si reca di buon ora al cimitero Monumentale di Milano. E’ incaricato di trasferire una salma riesumata a Madrid.
Espletate le formalità di rito, e caricato il corpo di Maria Maggi De Magistris nel caldo che inizia a farsi sentire, il viaggio ha inizio. Ma più che l’afa, quello che ben presto imperla la fronte dell’autista, è lo stupore suscitato dalla carovana di auto che lo segue e l’atteggiamento degli uomini che lo accompagnano. L’esperienza gli dice che hanno tutto meno che l’atteggiamento che ci si può aspettare dai parenti di una donna defunta parecchi anni prima, e sembrano comportarsi come se nella bara ci fosse qualcuno vivo e sul punto di darsela a gambe. Appena varcato il confine con la Spagna, le sue perplessità diventano paura quando il carro viene stretto dall’abbraccio di una folla commossa che attendeva da ore la possibilità di rendere omaggio alla salma.
L’autista concluderà il viaggio e rientrerà in patria, ma ci vorrà ancora del tempo perché venga a sapere che quel giorno ha trasportato la salma di Eva Peron, rimasta sepolta in gran segreto per oltre quindici anni nel cimitero di Milano, e che gli uomini che la seguivano erano agenti dei servizi segreti argentini incaricati di riconsegnarla al generale Peron, che si preparava a fare il suo rientro in patria dall’esilio spagnolo.
Questa è solo una delle molte tappe dell’odissea del cadavere di Eva Duarte Peron, cui era stata preparato per oltre tre anni dalle abilissime mani del dottor Ara, il più conosciuto imbalsamatore dei tempi.
Evita aveva avuto una vita intensa e non si era mai fermata un attimo. La costrinse a farlo il destino, sotto forma di tumore, quando aveva solo trentatre anni. La notte in cui mancò, buona parte del paese cadde nella disperazione per la perdita di una donna che venerava come un’icona, una minoranza invece riempì i calici dello champagne migliore, resa ebbra dalla felicità per la morte della nemica ancor prima che dall’alcool.
Per quelli che erano saliti al potere e per gli oppositori, la salma di Eva acquistò un significato simbolico e politico enorme. Gli diedero i la caccia per anni in mezzo modo, e quando pensarono di averla trovata spesso si trovarono tra le mani solo una delle perfette copie di cera create per depistare le indagini.La storia del corpo di Eva, sottratto al decadimento e alla polvere, è lunghissima e ricca di colpi di scena, tanto da sembrare frutto di pura fantasia. La potete trovare nel bellissimo libro “Santa Evita” di Tomas Eloy Martinez, che fareste bene a leggere, non tanto perché ve lo consigli io, ma per l’identico suggerimento di un certo Gabriel Garcia Marquez.
Espletate le formalità di rito, e caricato il corpo di Maria Maggi De Magistris nel caldo che inizia a farsi sentire, il viaggio ha inizio. Ma più che l’afa, quello che ben presto imperla la fronte dell’autista, è lo stupore suscitato dalla carovana di auto che lo segue e l’atteggiamento degli uomini che lo accompagnano. L’esperienza gli dice che hanno tutto meno che l’atteggiamento che ci si può aspettare dai parenti di una donna defunta parecchi anni prima, e sembrano comportarsi come se nella bara ci fosse qualcuno vivo e sul punto di darsela a gambe. Appena varcato il confine con la Spagna, le sue perplessità diventano paura quando il carro viene stretto dall’abbraccio di una folla commossa che attendeva da ore la possibilità di rendere omaggio alla salma.
L’autista concluderà il viaggio e rientrerà in patria, ma ci vorrà ancora del tempo perché venga a sapere che quel giorno ha trasportato la salma di Eva Peron, rimasta sepolta in gran segreto per oltre quindici anni nel cimitero di Milano, e che gli uomini che la seguivano erano agenti dei servizi segreti argentini incaricati di riconsegnarla al generale Peron, che si preparava a fare il suo rientro in patria dall’esilio spagnolo.
Questa è solo una delle molte tappe dell’odissea del cadavere di Eva Duarte Peron, cui era stata preparato per oltre tre anni dalle abilissime mani del dottor Ara, il più conosciuto imbalsamatore dei tempi.
Evita aveva avuto una vita intensa e non si era mai fermata un attimo. La costrinse a farlo il destino, sotto forma di tumore, quando aveva solo trentatre anni. La notte in cui mancò, buona parte del paese cadde nella disperazione per la perdita di una donna che venerava come un’icona, una minoranza invece riempì i calici dello champagne migliore, resa ebbra dalla felicità per la morte della nemica ancor prima che dall’alcool.
Per quelli che erano saliti al potere e per gli oppositori, la salma di Eva acquistò un significato simbolico e politico enorme. Gli diedero i la caccia per anni in mezzo modo, e quando pensarono di averla trovata spesso si trovarono tra le mani solo una delle perfette copie di cera create per depistare le indagini.La storia del corpo di Eva, sottratto al decadimento e alla polvere, è lunghissima e ricca di colpi di scena, tanto da sembrare frutto di pura fantasia. La potete trovare nel bellissimo libro “Santa Evita” di Tomas Eloy Martinez, che fareste bene a leggere, non tanto perché ve lo consigli io, ma per l’identico suggerimento di un certo Gabriel Garcia Marquez.
31 commenti:
Don't cry for me, Argentina...
ne approfitto per chiedere a chi ha voglia di fare outing, quanti libri leggete all'anno e di che genere?
grazie per i contributi
Ne leggo circa 40-50.
Saggi di politica e di economia e Romanzi.
Moderni, pochi, e rileggo i classici. fa sempre bene.
C'è tutto.
Un sorriso lettore
Mister X di COmicomix
un ottimo numero, caro amico. Purtroppo in questi ultimi tempi, dopo anni che viaggiavo sul centinaio, fatico ad arrivare anche solo alla metà dei tuoi.
Concordo anche sui classici: se lo sono davvero sembrano nuovi tutte le volte che li rileggi.
Se qualcuno ha voglia di aggiungere nei commenti anche il libro che non si stancherebbe mai di leggere...
alla fine vi dico il mio :)
un saluto, e la mia ammirazione per il post che ho appena letto
molti di meno purtroppo... una quindicina o poco di più. Romanzi e attualità soprattutto.
I classici mi ripropongo sempre di leggerli o rileggerli... ma rimando ogni volta.
Grazie a te ora ho un nuovo titolo a cui dedicarmi;)
p.s. se ne hai voglia dai un'occhiata al mio ultimo post prima che scivoli definitivamente nell'oblio. Ultimamente pare che io scelga gli orari peggiori per postare.
è un libro originale, perchè parte da fatti veri, con appena qualche arrotondamento, e riesce ad essere un romanzo storico, ma col piacevole ritmo di un thriller... spero ti piaccia. Tra l'altro l'ho letto qualche hanno fa, e sarebbe ora anche per me di rileggerlo.
ottimo il tuo post, che ho commentato. Un saluto
Cara Lisa,
se ti piacciono i gialli dimmi che conosci Ed Mc Bain... per il mondo l'87° Distretto
un abbraccio
Dipende dai periodi e dai libri, diciamo che ne leggo circa uno al mese...
In genere sono romanzi, tra i classici e i moderni, mi piaciono anche autori satirici, saggi storici (dipende dai periodi), saggi politici (molto rari)... Sono abbastanza onnivoro...
Io invece ne approfitto per farti gli Auguri di Buone Feste. I libri? Solo quelli di Riccardo Gavioso :-)) Un saluto Natalizio... franco
Dopo aver letto tanto negli anni passati, ora non riesco quasi più a leggere e non so il perché. Confido in tempi migliori: mi manca molto l'immergermi in una lettura vorace ma la stanchezza mentale che provo è davvero tanta.
Comunque non mi stanco (senza condizionale) mai di leggere, ovviamente (viosto i nick che uso su internet) è "La Storia Infinita" di Michael Ende. Libro meraviglioso, dalle infinite chiavi di lettura.
Chi lo conosce sa che Uyulala, per esempio, è un essere fatto di sola voce che può parlare ed ascoltare solo in versi...
Un personaggio molto controverso quello di Evita, comunque molto amato dal suo popolo per il quale ha fatto molto.
Per quanto riguarda i libri, ne leggo circa uno al mese.
come dicevo credo che Eva amasse veramente il suo popolo. Che poi, come spesso accade il suo amore abbia finito per prendere strade sbagliate, dervivava da una preparazione politica approssimativa. In ogni caso, se una persona è molto amata, significa che è stata in grado di dare qualcosa agli altri.
@ lupo sordo: non conta leggere molto, conta piuttosto leggere buoni libri. E il fatto di non fossilizzarsi su un genere è segno di una vivacità culturale.
i miei Auguri per un Natale pieno di Pace e di Gioia
@ newkid:
ti ringrazio, e ti giro questa frase che mi è appena arrivata dal Mozambico: "Che la semplicità del Bambino appena nato riempia il tuo cuore di Pace e di Gioia".
Quanto ai miei libri, ammetti che hai un paio di sedie che ballano... :)
Fino all'anno scorso anche io leggevo almeno 40 libri l'anno, dopo essermi messo in proprio sono sceso a una decina... :-(
Filosofia, vecchi classici, humour (Luttazzi, non i libri di Zelig!!! :-P), roba transumanista e libri storici.
Narrativa, chissà perché, quasi mai...
@ uyulala: siamo in molti, sembra, che stentiamo a ritagliarci un tempo per la lettura. Speriamo vengano tempi migliori.
"La storia infinita" è davvero un libro meraviglioso, uno di quelli che ha restituito a molti la voglia di sognare,
i miei più cari Auguri per un Natale lieto, e ricco di ogni felicità.
@ davide: "L'uomo che vide l'infinito" è davvero un titolo affascinante.
Bisognerebbe davvero sforzarsi e imporsi uno spazio di lettura, ma anche per me non è semplice.
i mei più cari Auguri per un Natale ricco di Pace e do Gioia.
@ d4rkcloud: anche le mie letture hanno subito un tracollo. Forse dovrei riprendere l'abitudine di ficcarmi un libro in tasca la mattina e sfruttare le piccole pause... il problema è che sono sempre più rare.
i miei più cari Auguri per un Natale col cuore pieno di Pace e di Gioia
Una storia davvero originale e affascinante. Di Evita ho letto un po', diciamo, non troppo, e l'impressione che ne ho avuto, anche grazie al libro di Agee ("Ex agente della Cia"), che ne parla ampiamente durante i suoi scambi di informazioni con l'Argentina, è più quella di un paravento populista all'ennesima semidittatura populista sudamericana, ma il mio è un giudizio fin troppo sommario...
Per la domanda..leggo molti libri l'anno, non saprei dire, e i generi di solito sono narrativa, saggi storici, scritti teatrali e saggi filosofici...un umanista insomma... ;)
direi che posso concordare col tuo giudizio: purtroppo le riforme sociali non si fanno regalando palloni e abiti da sposa. Resta però sorprendente il carisma personale di Evita e l'amore e l'odio che è riuscita a suscitare. E teniamo anche conto che dopo il peronismo l'Argentina è entrata in una fase tra le più tristi che si possano ricordare.
In ogni caso, la storia del cadavere imbalsamato è molto più avvincente di tutte le biografie messe assieme.
un caro saluto, e complimenti per le tue poliedriche letture
vorrei citare una cosa bellissima. Anni fa imperversava quel brutto varietà di nome "Furore", era il periodo del film "Evita": E in quel programma venne chiesto chi era quel tizio con la barba che in una scena guardava Evita. Su suggerimento Pagliuca rispose "Ge ghevale" ;)
eh, eh... i portieri sono soggetti alle papere
Don't cry for me Argentinaaaa......
Leggo in media 5 libri al mese, qualche volta di più quando trovo un libro che non riesco a mollare (anche il tuo per esempio).
Pertanto 40-50 all'anno e sono di genere vario. I classici li ho già letti e l'unico che ho riletto appena finito e "centanni di solutidine". In effetti ho tre o quattro libri cult.
Il primo già te l'ho detto, il secondo è il "tamburo di latta" di Gunter Grass il terzo è "la bottega dei miracoli" di Jorge Amado il quarto ".....
Naaaa non sono solo tre o quattro adoro Daniel Pennac
e Stefano Benni (è strano eppure non sono la stessa persona), adoro Camilleri, adoro Amanniti, adoro la Morante, adoro la Mazzantini, Baricco, Manfredi,i Wu Ming, basta basta basta se mi dai il .. LA ti faccio tutte le note in andata e ritorno.
Come mi piace parlare di libri.
Riguardo a Evita ho sempre avuto una sensazione contrastante, certo era amata da popolo, ma anche Berlusconi lo è, in qualche modo, ciò non vuol dire che si parli di "grande statura" morale e di etica invece che di estetica.
immaginavo avessimo molti punti, pardon libri, in comune.
Tamburo di latta, grande capolavoro, che tendo a gemellare con Foto di gruppo con signora di Boll.
Anch'io adoro Il capro espiatorio, e mi piace Baricco, anche se di persona è meno simpatico di quel che sembra. Ottimo Benni, Marquez un talento davvero unico.
Per quanto riguarda Evita credo fosse dotata di etica, anche se si lasciava travolgere dal culto della propria persona, finendo spesso per cadere nel gusto dell'operetta che è proprio di quelle latitudini.
(tra parantesi: fingo di non aver letto quello che hai scritto tra parentesi, ma ti ringrazio)
Ah si, il diario di un Clown di Boll,anche Boll non avevo nominato. Benjamin il capro espiatorio della famiglia Malaussen è il personaggio letteraio più straordinario che conosco, come i suoi incredibili figli e il suo cane Julius.
Benni mi piace quasi in toto, uno perchè dietro i suoi personaggi e le sue storia ci sono i nostri sogni e le nostre paure, a me sembra sempre che mi parli direttamente, come se scrivesse solo per me cose che fanno parte del "lessico famigliare". Baricco, effettivamente antipatico, ha scritto due bellissimi libri. seta e novecento.
Marquez ne ha scritti pochi straordinari, alcuni discreti, altri pallosissimi, ma che ci vuoi fare, credo che per lui la scrittura è un pò una magia o la formula riesce oppure no.
La Allende la trovo sempre straordinaria. Amado ha scritto libri magici.
Ultimamente ho letto i due di Housseini Il cacciatore di acquiloni e Mille splendidi soli. Dal primo si potrebbe ricavare una storia per il blog contro la violenza sui minori, come oggi ha fatto vedere MrX a volte la violenza su una persona ne uccide molte altre.
Ultimamente ho letto anche un libro di un catalano credo si chiami Luis Ruiz e il libro "il colore del vento" straordinario libro sull'amore per i libri.
Beh mi rimetto calma, altrimenti faccio un poema.
Forse hai ragione riguardo ad Evita,ma in genere diffido di siffatte persone. Certamente è che dopo Peron l'Argentina visse un periodo tragico, da non dimenticare, anche se un pò alla volta le madri che volevano tenere in vita il ricordo dei loro figli scomparsi, stanno scomparendo una ad una. Quanta poca memoria c'è di quel periodo....
Comunque grazie per il consiglio, credo che lo leggerò, almeno mi farò un'idea più chiara di questo mito.
Abbiamo tanti libri in comune!
Cent'anni di solitudine - aggiungo L'amore ai tempi del colera.
Pennac, opera omnia
Benni idem
Hosseini, tutt'e due (ho amato ancora di più Mille splendidi soli)
Rafon, Il colore del vento
Mazzantini, Il catino di zinco
aggiungo
Tabucchi, Sostiene Pereira
Silone, Il seme sotto la neve - Vino e pane - Fontamara - Il segreto di luca
Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta Todo modo
Montale, opera omnia
Kerouak,Sulla strada
Sartre, La nausea
Starnone, opera omnia
Suskind, Il profumo
Sepùlveda, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
McEwan, Espiazione
Esquivel, Dolce come il cioccolato
Puig, Il bacio della donna ragno - Una frase, un rigo appena - Il tradimento di rita hayworth - I sette peccati tropicali
Amado, Teresa Batista stanca di guerra - Dona flor e i suoi due mariti
Borges, L'aleph
potrei continuare, ne leggo -o rileggo- uno ogni due-tre notti, sono una lettrice accanitissima, e per lavoro... mi occupo di libri!
Mi procurerò il testo che consigli.
colpito e affondato con gli ultimi due post: i due libri che amo di più sono "Le opinioni di un clown" e "Sostiene Pereira". Siete state davvero molto brave, e vi ringrazio per le molte idee di lettura che ho trovato nei vostri commenti.
Una buona notte ad ora tardissima a Rossaura e Marisa
grazie.
io invece vi do il buongiorno.
scappo via, lavoro anche oggi.
Ciao Riccardo ricambio di cuore i tuoi auguri!
Ciao A presto.
auguri di Natale a tutti, in anticipo!
Rik, di libri ne leggo tanti, non saprei quantificare.
ciao Nicola
caro Nicola,
il fatto di avere difficoltà a quantificarli è una gran bella cosa.
ricambio e, con affetto, ti Auguro un Natale ricco di Pace e di Gioia.
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