come si misura la statura di una donna



se la statura politica di una donna si misura facendo riferimento alla bassezza dei suoi avversari, dobbiamo concludere che Benazir Bhutto sia stata davvero una grande donna. Per anni ha dovuto fronteggiare sia quelli che volevano riportare al medioevo un paese che lei sognava moderno, sia un personaggio da operetta come Pervez Musharraf che pare il fratello sciocco del grande dittatore di Chaplin.
Una donna che si era preparata con cura a quello che l’attendeva. Gli studi ad Harvard e quelli ad Oxford, le lauree e gli anni di carcere. Una donna coraggiosa che aveva visto il padre impiccato da un altro generale da burletta e due fratelli suicidati dal regime, a formare una dinastia che sembrava rivaleggiare nel lutto con i Ghandi nel paese vicino e nemico da sempre. Una donna che sembrava non essere stata nemmeno scossa da un esplosione che aveva disintegrato oltre cento persone.
Prima donna a guidare un paese musulmano, e prima donna a guidare l’unico paese musulmano che possiede l’atomica. Travolta due volte da accuse di corruzione riconducibili ad un marito sposato per volere di famiglia e mai amato, eppure strenuamente difeso in quelle circostanze.
Un esplosione tremenda e colpi di kalashnicov, a riprova di quanto fosse necessaria la sua morte. E tutti che paiono aver una gran fretta ad appiccicare l’etichetta “Al Qaeda” alle sue spoglie.
Io credo che per individuare un mandante ci si debba porre la domanda “cui prodest?”
E sono molti a trarre vantaggi dalla morte della Bhutto.
Sicuramente i Talebani, che si sono liberati della spaventosa immagine di un Pakistan lontano da estremismi religiosi e odi tribali, ma che potrebbero pagare un prezzo altissimo alla rottura degli equilibri che reggevano il paese. Ma, come ha fatto il marito della Bhutto, altrettanto si può dire di Musharraf , che vede dissolversi l’ipotesi di una diarchia con la Bhutto e, senza bastonare gli avvocati di mezzo paese, prendere corpo la possibilità di un altro mandato, ormai inevitabile per contrastare l’azione dei terroristi. E che dire degli Stati Uniti? …stracciata velocemente la contromarca del cavallo su cui avevano puntato, e versate le lacrime di prammatica, si stanno già chiedendo come meglio spendere il patrimonio di odio verso Al Qaeda che si sono ritrovati tra le mani.
Voglio concludere dicendo addio a questa grande donna travolta da un sogno più grande di lei.
Ma i sogni spesso restano tali o, come in questo caso, sono di breve durata e vengono cancellati da un brusco risveglio.
Addio Benazir!

E mi piacerebbe anche conoscere la vostra opinione su quali delle ipotesi ventilate vi paia la più plausibile…

40 commenti:

Anonimo ha detto...

l'hanno uccisa i papaveri da oppio(talebani) o il gasdotto(n.a.t.o.)? lo vedremo nel prossimo futuro

Anonimo ha detto...

Su questa cosa non so davvero che dire.
Mi ha colpito di brutto.
Anche se me l'aspettavo.
Le idee non muoiono, solo questo mi consola.
...

Lisa72 ha detto...

Non so come commentare! Penso solo che siamo un passo più vicini a qualcosa di sempre più brutto, sempre più strumentalizzato e sempre meno pacifico... :-( Non sono una pessimista, per natura, ma gli scenari che si stanno prospettando per i miei figli non mi esaltano... Chi lo sa se qualcuno riuscirà a fermare la violenza prima che ci sterminiamo tutti...
Bello il tuo articolo, davvero!!
Un abbraccio un po' triste, Lisa

riccardo gavioso ha detto...

@ elle2: hai ragione, è sempre più facile che sia qualcosa ad uccidere piuttosto che qualcuno.

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

caro amico, come sempre hai saputo focalizzare: uccidi una persona e le sue idee voleranno ancora più in alto!

un caro saluto

Anonimo ha detto...

Questo non significa che la perdita non faccia male, ovviamente...
:-(

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa72: indubbiamente gli scenari sono a tinte fosche. E, come dicevo, se è inevitabile che costringendo metà del globo a vivere nel medioevo, poi la barbarie imperi, è pur vero che la violenza salta spesso fuori vicino a casa nostra. Forse un altro medioevo... quello tecnologico?

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Concordo, ho scritto un post su Splinder che fatalitá combacia con i tuoi pensieri,infatti la cosa puzza un pó troppo oramai,i signori della guerra non hanno nessuna convenienza, nel ritiro delle Forze NATO da quei posti e fatalitá,ogni volta che ei parla di ritiro dei contingenti..... qualche personaggio di spunto "MUORE" le sue idee rimarranno,ma ora c´é un motivo per prolungare questa guerra!!

Anonimo ha detto...

Sono stati i troppi interessi che ruotano attorno al mondo arabo (leggasi petrolio, droga, atomica, armi..) che l' hanno uccisa!

Senza di lei il mondo è un posto molto più triste.

riccardo gavioso ha detto...

@ doc63: più invecchio e meno credo alle fatalità... saranno i limiti dell'età.
Per quanto riguarda il tuo post però devo fare un'eccezione... anzi vado a cercarlo subito!

riccardo gavioso ha detto...

@ francy: indubbiamente un mondo più triste e più pericoloso... come sempre quando uccidono un uomo di pace.

Uyulala ha detto...

Se non si può eliminare una persona con il confronto leale
la si elimina con la calunnia.
Se non la si può eliminare con la calunnia
la si elimina con la solitudine.
Se non la si può eliminare con la solitudine
la si uccide.
Restano le idee.
Ma le idee si inquinano, si stravolgono, si distorcono
Vengono trasformate in ideologie o in religioni.
L'unico modo perché ciò non accada è prendere la fiaccola lasciata da colui/colei che muore e tenerla accesa con la purezza d'intenti...

riccardo gavioso ha detto...

@ uyulala: splendide parole!
Proviamo a raccogliere questa fiaccola e portarla al Nobel per la Pace.

un caro saluto

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto moltissimissimo il tuo articolo, soprattutto perchè hai fatto un commento che mi ha colpito:"Una donna che si era preparata con cura a quello che l'attendeva". Mi ha colpito perchè forse è una delle poche donne che si aspettano già che da un momento all'altro possono morire in un attentato o chissà cos'altro.

Anonimo ha detto...

La statura di una donna si misura contando il numero di uomini che ci sono voluti per tentare di distruggerla.

riccardo gavioso ha detto...

la tua bellissima variante aumenta la statura politica di una donna che non è stata distrutta e rimarrà nel cuore di molti

Anonimo ha detto...

Grazie è proprio quello che volevo senitir dire....

Anonimo ha detto...

Non è stato solo un sogno, anche se è durato poco. Sono sicuro che porterà i suoi frutti in chi ha saputo accogliere il suo pensiero nel profondo del suo cuore.

riccardo gavioso ha detto...

una donna alla guida di un paese musulmano... eppure sono molti quelli che la piangono, dimostrando che oltre ad un islam fondamentalista esiste anche un islam moderato

ciao Gianni

Anonimo ha detto...

come sempre accade la verità non è semplice. In un mondo sempre più complesso con interessi che si intrecciano e si allontanano, con strategie che a noi paiono di fantascienza. La mano è una sola ma i colpevoli sono tanti. Anche coloro che l'hanno lasciata sola, quelli che hanno difeso il suo avversario e dittatore. Tanti devono ritenersi colpevoli, ma le grandi democrazie lavorano in silenzio con il sorriso sulle labbra e le mani insanguinate. Non credo sia stato solo un sogno, una buona parte del paese ha preso coscienza ora non è più disposta a chinare il capo. La sua statura era grande, anzi è grande, perchè ha saputo, come pochi, elevare la ragione attraverso sacrifici personali sapendo di pagare con la vita. Ha sfidato l'oscurantismo e il fanatismo, spesso sola, con la sola forza della ragione.
Quando si eliminano grandi persone ci si dimentica sempre che non si può eliminarne il pensiero.

riccardo gavioso ha detto...

non posso rispondere al tuo commento: posso solamente dire che è pefetto!

un saluto

Anonimo ha detto...

Grazie Rick sono convinto, da tempo, che sulle cose importanti abbiamo la stessa visione
ciao

Anonimo ha detto...

In effetto Benazir Bhutto era e resterà una grande donna. Diceva anche lei che si possono ucciderla ma non possono mai uccidere le sue idea e ciò che si ripresentava.
Credo anche come ho già scritto d'altrove, che forse da questa tragedia nascerà in Pakistan la ragione e la stabilità. Speriamo.
Quanto a Musharraf e malgrado la sua storia, credo che tu sia un po' duro. È vero che aveva provato troppo tardi a 'purgare' il paese, ma è anche vero che Benazir Bhutto è ritornato troppo presto. Questa tragedia era prevedibile. Forse Musharraf avrebbe potuto far meglio per proteggerla ma l'uomo era già straripato e sotto troppo pressione internazionale.

Credo che ci siano tempi per lasciare stare le inclinazione politiche. Non abbiamo più bisogna delle piccole guerre interne quando ci esiste una tal minaccia crescente fuori.
Prima che il mio ultimo contribuzione 'disappears forever' ti invito a venire dare un'opinione. La tua partecipazione mi farà molto piacere.

Anonimo ha detto...

credo tu ti rivolga a me, in quel caso sono sempre disponibile a confrontarmi ma non ho capito dove

Anonimo ha detto...

Non, la mia risposta è prima per rickgav dopo aver letto il suo commento.
Quanto all'allusione fatta a il posto mio, è già partito sul seconda pagina! Con un punti!
La tua contribuzione sarebbe anche la ben venuta se il soggetto ti interesse.

riccardo gavioso ha detto...

io credo che la democrazia non la si esporti, ma la si semini e se ne attendano i frutti con la pazienza del contadino.
Credo anche che chi voglia comunque esportare democrazia debba metterci sotto gli occhi un rigoglioso giardino di democrazia... cosa che negli Stati Uniti non vedo... ma sarà un mio limite.
Credo anche che non si possa voler tenere metà del globo nel medioevo, e poi stupirsi e lamentarsi se quello che succede non è propriamente illuminista.

il tutto, con immutata stima, naturalmente :)

Anonimo ha detto...

La storia dimostra il contrario, che l'idea della democrazia si esporta come tutte cose positive. I greci e i romani l'avevano ben cominciato.
Di più non si possono mai imporla quindi è sempre una semente a coltivare dove è piantata. Pakistan aveva la sua democrazia prima di Bush e di Musharraf, e ovviamente la democrazia inizio di Libano non fosse mai imposto dagli Stati uniti.
Anche io, con stima, ben naturalmente.

Anonimo ha detto...

Nel precedente commento non l'ho detto ma personalmente ritengo che ci sia lo zampino di israele.
Il pakistan è un paese musulmano con l'atomica, l'unico, è alleato con l'occidente ma si sta giocando una partita molto difficile, le scuole dei talebani sono lì, i teroristi veri sono lì e sono protetti. Insomma è un paese con grosse contraddizioni e sempre in bilico. Gli usa e israele puntano il dito sull'iran per distogliere l'attenzione mondiale dal pakistan e dal libano in modo da avere le mani libere. Un paese così strategicamente importante, ricordiamoci che anche economicamente ha una sua valenza, è vicino all'india la cui economia cresce ogni anno in maniera impressionante e senza tanto clamore, dicevo è fondamentale per il controllo di quell'area in previsione anche della turchia in europa. Le variabili sono tante ecco perchè ritengo gli artefici più di uno.

Anonimo ha detto...

..addio Grande Donna e che le tue idee vengano raccolte da chi potrà realizzarle - se non tutte - almeno alcune. Addio! M:/

riccardo gavioso ha detto...

un bellissimo commento... non mi resta che ricalcarlo: addio Grande Donna Coraggiosa!

Anonimo ha detto...

Riccardo, ti preannuncio che prossimamente avrai risposte da LineaNeuronica sul "cui prodest"... ^_^ Credo comunque di essere in sintonia con quanto scrivi. [la penna che graffia ha colpito ancora :-))] Saluti..

riccardo gavioso ha detto...

attendo con ansia e ti ringrazio...

Anonimo ha detto...

Le idee rimangono... E' vero. Ma a questo punoto a me preoccupa un'altra cosa: siamo abbastanza bravi da portare avanti (neanche a compimento) questi ideali?
R.I.P. Benazir Bhutto

riccardo gavioso ha detto...

se ci fai caso le idee dei martiri hanno sempre cancellato quelle dei loro assassini... specie quelle che professavano la non violenza.
Ribadisco la mia speranza per il Nobel a una donna di pace. Magari ci si potrebbe anche organizzare...

Anonimo ha detto...

È sempre 'la purezza d'intenti' che ispira un popolo a far muovere le montagne...

Anonimo ha detto...

Ad uccidere non sono mai le mani du qualcuno, ma sempre e solo i pensieri.

riccardo gavioso ha detto...

@ rosa tiziana: i pensieri e, in questo caso, la brama di potere.

grazie per la visita

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!