Apprendo da " La Stampa " che Il lusso a Torino è come il trucco, c’è ma non si vede. Non a caso è la città dell’occulto. Sotto la Mole si nascondono i fantasmi, ma anche le Ferrari, tenute rigorosamente in garage. E’ la città dove si esce in jeans stracciati e c’è la lista d’attesa più lunga d’Italia per le Kelly di Hermès. I veri finti poveri abitano qui. Direttamente da Miami sbarca «The Platinum Ring», in via della Rocca 29/A, la zona più blasé della città, un circolo che soddisfa qualsiasi desiderio. Dal pranzo-safari in Namibia con tanto di posate d’argento da consumare di fronte agli ippopotami che fanno il bagno; al corso in New Mexico per aspiranti 007. Dal noleggio di un jet foderato di visone alla vacanza in ville da sogno nelle isole dei famosi. Tutto il possibile immaginabile, ma per pochi. In Florida i soci sono solo 600. A Torino saranno pochi meno: 500.
L’iscrizione per due persone è di 2000 euro all’anno («il 10 per cento viene devoluto in beneficenza, anche il lusso può avere un lato politically correct»). Ogni attività e servizio si paga a parte, esiste un catalogo che offre viaggi e ville, guardie del corpo, consulenze fiscali e quant’altro. Possono consultarlo solo gli iscritti su www.theplatinumring.com., ma non c’è limite a qualsiasi tipo di richiesta. «Nella sede americana la stravaganza era all’ordine del giorno. Un cliente arabo in vacanza in Sardegna voleva i datteri freschi da Gedda, ha sborsato 4500 sterline. Un’altra signora eccentrica ci ha chiesto di organizzarle un giro sugli aerei caccia da combattimento in Africa, sognava di diventare pilota e provare l'ebbrezza del rischio. Quando è scesa ci aveva ripensato», racconta Biasiol che sta preparando una nuova iniziativa, la prima Ring Cup, una caccia al tesoro mega-galattica in giro per il mondo «Sarà impostata un po’ come il Codice Da Vinci, aperta a 50 coppie, l’iscrizione costerà 100 mila euro in due. Durata del viaggio 35-40 giorni, otto destinazioni esclusive, voli in prima classe, alberghi a 5 stelle. Premio per i vincitori: un milione di euro».
L’iscrizione per due persone è di 2000 euro all’anno («il 10 per cento viene devoluto in beneficenza, anche il lusso può avere un lato politically correct»). Ogni attività e servizio si paga a parte, esiste un catalogo che offre viaggi e ville, guardie del corpo, consulenze fiscali e quant’altro. Possono consultarlo solo gli iscritti su www.theplatinumring.com., ma non c’è limite a qualsiasi tipo di richiesta. «Nella sede americana la stravaganza era all’ordine del giorno. Un cliente arabo in vacanza in Sardegna voleva i datteri freschi da Gedda, ha sborsato 4500 sterline. Un’altra signora eccentrica ci ha chiesto di organizzarle un giro sugli aerei caccia da combattimento in Africa, sognava di diventare pilota e provare l'ebbrezza del rischio. Quando è scesa ci aveva ripensato», racconta Biasiol che sta preparando una nuova iniziativa, la prima Ring Cup, una caccia al tesoro mega-galattica in giro per il mondo «Sarà impostata un po’ come il Codice Da Vinci, aperta a 50 coppie, l’iscrizione costerà 100 mila euro in due. Durata del viaggio 35-40 giorni, otto destinazioni esclusive, voli in prima classe, alberghi a 5 stelle. Premio per i vincitori: un milione di euro».
Vorrei aggiungere un ulteriore benefit: la tessera da " non siete niente, ma fate di tutto per sembrar qualcosa ". E voglio prendere esempio da voi, così solerti a fare beneficenza, nessun costo aggiuntivo, io la tessera ve la regalo. Sarà anche l'occasione per conoscerci, dato che sono molto curioso di sapere cha faccia avete e purtroppo di professione non faccio il proctologo. Ci tengo... come ci tengo a ringraziarvi per questa vostra iniziativa che non può che portare lustro alla nostra amata città e rappresentare l'ultima frontiera della raccolta differenziata: gli escrementi che da soli si levano dai marciapiedi e ordinatamente si radunano in un sito, pronti per lo stoccaggio e lo smaltimento.
2 commenti:
Penso che hai già detto tutto tu, e a me non resta che sottoscrivere i tuoi pensieri...
Sarebbe carino che questi conterranei invece del viaggio esclusivo si facessero magari un giretto in Darfur...
Alla prossima...
Roberto, te la ricordi quella famosissima foto del Biafra in cui un avvoltoio era in attessa di fianco a un bambino... Lasciamoli ai loro viaggetti: in Darfur temo ci siano già troppi avvoltoi...
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