" Il settimanale “L’Espresso” ha fatto un’inchiesta, ripresa anche dalla stampa nazionale, circa il costo di alcuni dipendenti delle Camere. A conferma che il proverbio: “se tanto dà tanto…” ci prende, e cioè che se i parlamentari guadagnano cifre considerevoli, rispetto alla media nazionale dei cittadini, anche i loro dipendenti non sono da meno. Un meccanico parlamentare ci costa 152 mila euro all’anno, molto più di un professore universitario. Mentre i barbieri di Camera e Senato ci costano solo (si fa per dire) 133 mila euro lordi all’anno, a testa, quindi con una paga maggiore di quella di un giudice. Forse che il ministro Bersani abbia utilizzato questo parametro per liberalizzare barbieri e parrucchiere? Il ragioniere della Camera ci costa 237 mila euro, sempre lordi annui, che rappresentano una paga maggiore di quella del Capo dello Stato. Fin qui la cosa rimane sul “venale” e sebbene personalmente la disapprovi, non mi ha “infastidito” allo stesso modo delle dichiarazioni fatte dai Presidenti di Camera e Senato, Bertinotti e Marini. Costoro hanno asserito che l’efficienza e l’altissima professionalità dei dipendenti delle camere, li collocano ai maggiori livelli europei e che quindi la qualità si paga. "
vuoi che i tosatori non retribuiscano adeguatamente i propri simili...
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