Travaglio mi ha spiegato come prendere insulti da destra e da "sinistra"... ditemi se ho imparato bene...


"...è il caso del popolo Rom, quello che noi volgarmente chiamiamo “Zingari” prendendo a prestito il termine da Erodoto, che li chiamava “Zinganoi” - diceva che era un popolo che veniva dal sud-est asiatico, dall'India, che parlavano una strana lingua - che poi si è scoperto essere il Sanscrito - e che facevano un mestiere (se mestiere lo si può considerare): quello del mago e dell'indovino.
E’ quindi un popolo che gira il mondo da più di 2000 anni, afflitto o affetto - io non so come meglio dire, ma forse semplicemente affetto - da quella che gli psicologi chiamano “dromomania”, cioè la mania dello spostamento continuo, del viaggiare, del non fermarsi mai in un posto. E’ un popolo, secondo me, che meriterebbe - per il fatto, appunto, che gira il mondo da più di 2000 anni senza armi - meriterebbe il premio per la pace in quanto popolo.
Purtroppo i nostri storici - e non soltanto i nostri - preferiscono considerare i popoli non soltanto in quanto tali ma in quanto organizzati in nazioni, se non addirittura in stati, e si sa che i Rom - non possedendo territori - non possono considerarsi né una nazione né uno stato. Mi si dirà che gli zingari rubano; è vero, hanno rubato anche in casa mia. Si accontentano, però, dell'oro e delle palanche; l'argento non lo toccano perchè secondo loro porta male, lascia il nero - quindi vi accorgete subito se siete stati derubati da degli zingari. D'altra parte si difendono come possono; si sa bene che l'industria ha fatto chiudere diversi mercati artigianali. Buona parte dei Rom erano e sono ancora artigiani, lavoratori di metalli (in special modo del rame), addestratori di cavalli e giostrai - tutti mestieri che, purtroppo, sono caduti in disuso. Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire - non l'ho mai visto scritto da nessuna parte - che gli zingari abbiano rubato tramite banca. Questo è un dato di fatto.”

come è un dato di fatto che loro rubano agli altri, mentre molti in questo paese si rubano tra di loro

attenzione con gli insulti, potreste scoprire che li avete indirizzati ad una persona che gode di un certo e meritato credito

37 commenti:

Unknown ha detto...

Se dipendesse da me li avrei premiati con tutti i premi del mondo ancora disponibili e utili, ma restano pur sempre fuori dal premio migliore: che li si lascino vivere in pace senza stuzzicarli ad altre ruberie zingaresche.

riccardo gavioso ha detto...

@ riverinflood: tanto questo post me lo hanno distrutto su OKNOtizie e non lo legge quasi nessuno, quindi mi diverto:

" stai dalla parte di chi ruba nei supermercati o di chi li ha costruiti rubando? "

Tisbe ha detto...

è davvero difficile poter immaginare che si possa arrivare più in fondo di così

riccardo gavioso ha detto...

@ tisbe: tenendo conto che si sono insediati oggi, e già si levano le colonne di fumo, come darti torto.
Vedrai che tra un paio d'anni, pace e tolleranza regneranno sovrane... sulle macerie!

Joe ha detto...

Io li avevo incontrati in gran numero in Finlandia in un mio viaggio verso la Lapponia. Nomadi questi, come pure i Lapponi, non parevano dare molto disturbo, anche nei campeggi pubblici che frequentavano come me. Non mi hanno mai derubato, ma di grandi valori non ne possedevo di certo essendo uno studente squattrinato.

Bastian Cuntrari ha detto...

Uno dei film della mia giovinezza che ricordo con piacere è "Lo zingaro e la vergine", con un bellissimo Franco Nero.
Tratto da un romanzo di D.H. Lawrence, è la storia della figlia di un pastore (siamo nell'Inghilterra vittoriana) che si innamora del rom vagabondo.
A posteriori, ti dico che si trattava di un fuilletton trito e ritrito: ma allora era solo romantico e pieno di suggestioni peccaminose.
E degli zingari, una parte di me ha ancora impressa quell'immagine.

Il problema, caro Riccardo, è che gli zingari di oggi - a mio parere - sono altro. La loro "dromomania" l'hanno curata da tempo, se pretendono case (va dunque a farsi friggere il loro essere nomadi), che i nostri Comuni più à la page si precipitano a erigere (per loro), perché "fa fico". Ma non per i nostri concittadini, geneticamente stanziali.

Se si mettesse a loro disposizione un "campo" in cui (sotto controllo) possano fare una "sosta" limitata nel tempo, potrei essere d'accordo (nella campagna inglese, si fa ancora così).
Ma che loro erigano villaggi di roulottes nelle nostre città, e ci rimangano sine die, no, questo non mi va giù.
Stavolta siamo su una diversa lunghezza d'onda, ma il bello è anche questo.
Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Sarà mica per l'effetto visivo della realtà Rom a confronto d'un istituto di credito,girovaghi si,ma se curassero di più l'aspetto esteriore sarebbero tollerati,rispetto ai ladri stile Arsenio Lupin.

Hai inserito gli aspetti girovaghi e la conclusione dei loro mestieri,dovrebbero imparare la coreografia di come ci si rivela,qualche corso di immagine e saranno in linea con i tempi.

Hai letto della proposta della giunta Chiamparino,cioè gli aiuti consistenti se si affitta un alloggio ai nomadi,un buon proposito,ma chi di noi effettivamente lo farebbe!!

Non ho voluto nascondermi dietro a un dito.

La risposta al tuo commento sulla deriva dell'informazione.

Un saluto a tutti voi, posso aggiungere che la maionese impazzita dell'informazione è ben tollerata dalla maggioranza degli italiani, ormai la sana consapevolezza della manipolazione esistente è andata a farsi friggere, non si nascondono i fatti,almeno nella maggior parte dei casi,bensì si mette in luce o si nascondono particolari importanti.

Buona serata Riccardo,Ivo

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: sono stato anch'io nella lapponia finlandese, in viaggio di nozze. Non voglio fare l'avvocato difensore dei rom, ma solo sottolineare come in questo paese il livello d'intolleranza sale se quelli che rubano non possiedono un bel gessato di sartoria... e questo non mi sembra giusto.

riccardo gavioso ha detto...

@ bastian cuntrari: le parole sono di Fabrizio De Andrè, e i fatti di oggi me le hanno fatte tornare in mente. Non condivido diverse cose dei rom, specie per quanto riguarda il loro modo di trattare i figli. Quello che però mi pare molto vero delle parole riportate, è il fatto che molti reagiscono con durezza quando a rubare sono gli zingari, mentre mostrano una sorta di rassegnazione quando a farlo sono i boiardi di stato... e in alcuni casi dimostrano pure ammirazione. Casa Poggiolini, pouf a parte, mi sembra goda di ottima salute.

se fossimo sempre d'accordo sarebbe preoccupante e poco stimolante. Io apprezzo molto il dissenso, specie dalle persone che stimo, e in qualche caso sono tornato anche sui miei passi.

un abbraccio

Joe ha detto...

Penso che i crimini siano meno duri da digerire quando commessi da membri della nostra tribu'. In Canada questo tipo di animosita' e' rivolto ai due milioni di "indiani" che sono confinati in maggior parte nelle Riserve. Questi individui, che vivevano qui prima della colonizzazione del paese, ora si trovano discriminati dai discendenti degli immigrati (non vorrei dare delle idee al cavaliere e al suo scudiero Bossi sul come questi immigrati un giorno potrebbero chiudere gli Italiani nelle Riserve...)

riccardo gavioso ha detto...

@ davide: prove di democrazia avanzata... anche troppo ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ ivo: guarda il buon Callisto, ha creato più problemi lui nelle case degli italiani che tutti i rom messi assieme, ma è un signore così distinto.
Ladri di stato e ladri di strada... la concorrenza non è mai gradita, e di solito vince il più forte.

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: non ti preoccupare, non quel che costa da noi la benzina, gli italiani sono tutti in riserva da un pezzo :)

Anonimo ha detto...

Sarà la solita vecchia storia della pagliuzza e la trave? Vediamo il piccolo, e ci nascondiamo il macroscopico, perché ci fa paura. P.S. grazie per il tè ;-)

riccardo gavioso ha detto...

@ alinorah: è proprio quella vecchia storia: d'altra parte, come si diceva, le baracche bruciano infinitamente meglio delle ville bunker della camorra.

adesso vedo di procurami anche dei biscottini scozzesi al burro ;)

Joe ha detto...

Ha, HA, se continui cosi' con le battute prenderai presto il posto di Grillo e Luttazzi.....
P.S. I short bread cookies scozzesi sono molto buoni, pero' consulta il tuo cardiologo prima di mangiarli ;-)
Come sempre a quest'ora faccio un soliloquio perche' voi state tutti dormendo e qui sono neanche le nove di sera. Dico tutti, pero' escludo il cavaliere che stara' in queste prime ore del mattino tramando su come instaurare una terza repubblica di tipo mussoliniano.

Anonimo ha detto...

Tutti Voi, perbenisti, solidali, generosi, progressisti, degni rappresentanti del culturame sinistroide, perchè sti ROM
NON VE LI PORTATE A CASA VOSTRA ???
Quando la finirete di dire solo ed esclusivamente stronzate, è sempre tardi.

Joe ha detto...

anonimo, ricordati che nella repubblica delle banane di SB questo frutto viene consumato sia oralmente che introdotto subdolamente nella parte opposta dell'apparato digerente.
Tu evidentemente di questo non te ne sei ancora accorto.

Franca ha detto...

Da me non riceverai insulti...
Però ti correggo in questo passaggio: "Gli zingari rubano": ALCUNI zingari rubano

Anonimo ha detto...

Non volevo intervenire in questo thread controverso, ma dopo la "chicca verbale" dell'ultimo commento (il cui autore ovviamente non ha compreso il senso del post di Riccardo) ho deciso di dire la mia.
Joe ha riportato il suo esempio locale di minoranze segregate (i nativi americani), io vorrei riportare l'equivalente in Irlanda. Gli "zingari" irlandesi si chiamano travellers, dalla parola appunto, gente che da sempre vive senza dimora fissa, in caravans o roulotte. A differenza di altre popolazioni nomadi, i travellers sono irlandesi. E lo sono davvero, al 100%, dato che da secoli si sposano solo ed esclusivamente tra di loro e non hanno quindi avoto alcun afflusso genetico da altre popolazioni. I travellers sono tutelati dal governo, hanno il loro statuto a parte, non sono tenuti a pagare tasse ecc. ecc. Ed è ua questione controversa e spinosa, a causa di alcune "mele marce" tra di loro (ci sono in qualsiasi comunità) che hanno abusato della loro condizione "protetta", con crimini spiccioli, lasciando spazzatura ai bordi delle strade in cui si accampavano, ecc ecc. Il problema, annoso, è il non voler conoscere le differenze. Una mia collega all'università fece un paio di anni fa una ricerca con i travellers, immergendosi tra di loro, chiaccherando con le madri in un centro in cui andavano tutte le mattine per imparare un lavoro, apprendendone la cultura. Un risultato splendido, un ritratto commovente di questa minoranza "in estinzione" che, tutto sommato, non ha mai fatto male a nessuno. Ed inquinano molto meno della maggior parte degli Irlandesi del boom economico.
Per i Rom l'argomento è ancora più spinoso. Anch'io non condivido come trattano i loro figli. Qualche mese fa un gruppo piuttosto popoloso di Rom approdò a Dublino e si accampo nel mezzo di un pericolosissimo iterscambio stradale su quella che si può benissimo definire l'equivalente di Dublino del raccordo anulare a Roma. Vivevano nel fango, senza condizioni igieniche, ed i bambini venivano lasciati liberi di scorrazzare sulle rampe autostradali. Dopo un paio di bambini intorno ai due anni scansati per un pelo da vari automobilisti nell'ora di punta, il governo è intervenuto con i servizi sociali, hanno rimosso in forza il gruppo, li hanno ripuliti, nutriti, e rimandati al mittente. Qualcuno gridò all'abuso, ma solo per poco. Tutti dovettero ammettere che una condizione del genere non era accettabile, su nessuno standard umano. Che senso ha emigrare in un paese per vivere nel fango ai margini di una pericolosissima autostrada?
Questo sono le cose che non condivido dei Rom. Forse, se si offrissero dei posti dove possono vivere con decenza, se si aprissero le scuole ai loro figli così che possano imparare che non è moralmente accettabile da nessuna società mandare i bambini ad elemosinare ai margini delle strade, allora sarebbe interessante apprenderne la loro cultura. E loro potrebbero apprendere la nostra, criticabile per molti versi, forse lasciando fuori l'ipocrisia ed il consumismo, valutando solo il nostro rispetto per i minori (in genere...). Per la convivenza pacifica, la tolleranza ed il rispetto del lavoro... beh, su quel campo mi sa proprio che dovremmo imparare uno dall'altro, perché neppure noi siamo dei grandi esempi di civiltà. E con questo chiudo perché vi ho annoiato :)

Anonimo ha detto...

scusate, altri due commenti si sono aggiunti mentre scrivevo la mia versione ridotta dei Promessi Sposi:))) è ovvio che mi riferissi anch'io al commento del'anonimo ;)

BC. Bruno Carioli ha detto...

Serviva un untore contro il quale aizzare gli istinti più bassi, ecco spuntano gli zingari.
Mentre i tre che uccidono la loro coetanea sono ragazzi di cuona famiglia.

Anonimo ha detto...

tutto sto superfluo excursus storico per difendere un etnia più che un popolo, etnia tra l'altro storicamente rifiutata perchè dai costumi un po troppo incivili, altro che le attività artigianali che chiudono,

zefirina ha detto...

come ho già scritto da
morgan

gli "zingari" mi mettono in ansia, per via di una paura atavica che risale alla mia infanzia, però non mi piace la caccia alle streghe

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: il posto di Santoro o Luttazzi lo prenderei volentieri: mi cacciano dopo dieci minuti e per cinque anni torno a scrivere sul blog pagato dalla tivù.
Il Cavaliere non dorme perchè, come avrai visto, dei scrivere i biglettini che poi passa a Montecitorio alle colleghe carine... che tenero! ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: le "stronzate" le ha dette Fabrizio De Andrè, quindi butta via i CD se ne hai... cosa che ritengo improbabile: preferirai sicuramente le marcette militari ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: giusta correzione, ma le parole erano di Fabrizio De Andrè

riccardo gavioso ha detto...

@ martina: grazie per quest'altro pezzo d'Irlanda che hai voluto regalarci. Concordo perfettamente con le soluzioni che suggerisci, ma delle parole di De Andrè trovo soprattutto interessante il fatto di aver evidenziato che siamo bravi a prendercela con i piccoli ladri e in venerazione di quelli monumentali.

una buona serata, qui il clima è molto hirish

riccardo gavioso ha detto...

@ bruno: direi che hai trovato il nocciolo della questione: come scrivevo su oknotizie, nel caso degli zingari, la responsabilità è collettiva, in quella di tre ragazzi che stuprano e uccidono una coetanea, resta individuale.

riccardo gavioso ha detto...

@ ponyboy: giusto per dare a Cesare: le parole sono di Fabrizio De Andrè, e se ti hanno tediato, la mia responsabilità è solo indiretta. Facci poi sapere cosa t'interessa... ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ zefirina: come avrai letto nei commenti precedenti, facendomi aiutare da De Andrè, mi premeva soprattutto sottolineare che molti sono implacabili con chi ruba con la faccia sporca, ma stanno con le orecchie basse davanti a quelli che lo fanno in guanti bianchi. Ci saranno molti ossessionati dall'igiene, evidentemente :)

Anonimo ha detto...

Ciao, bel post. Concordo in pieno. L'ho citato in questa discussione: http://oknotizie.alice.it/info/51a10ac8d78fc8eb/dalla_parte_delle_streghe.html#392048b9a9c0ce14

Anonimo ha detto...

Roma, Teatro Brancaccio, febbraio 1998. Grazie Faber.
Agostino

riccardo gavioso ha detto...

@ aloisius: ti ringrazio molto. Buon fine settimana.

riccardo gavioso ha detto...

@ agoagostino: grazie a Faber e grazie a te della visita.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Buonasera Riccardo,
ricambio la visita ed il link, vi sono molti spunti interessanti sul tuo blog, e immagino continueranno ad esserci...

p.s.
Inutile rispondere ad un anonimo che non riconosce una citazione di De Andrè...

riccardo gavioso ha detto...

@ bleek: ti ringrazio molto, e ti auguro una buona settimana.
E concordo sull'inutilità di gettare perle ai porci ;)

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