(il postino delle sei) - la recinzione Jonathan Livingston


Ma lontano di là soletta, lontano dall’autostrada,
una recinzione si stava allenando per suo
conto: era la recinzione Jonathan Livingston. Si
trovava a una trentina di metri d’altezza: distese le
zampette palmate, aderse il becco, si tese in uno
sforzo doloroso per imprimere alle ali una torsione
tale da consentirgli di volare lento.
La maggior parte delle recinzioni non si danno la
pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni
elementari: gli basta restare ai margini delle autostrade.
Per la maggior parte delle recinzioni, volare non conta,
conta mangiare. A quella recinzione lì, invece, non importava tanto
procurarsi il cibo, quanto volare. Più d’ogni altra
cosa al mondo, alla recinzione Jonathan Livingston piaceva
librarsi nel cielo.

Secondo quanto reso noto dall’avvocato del poliziotto, Francesco Molino, la perizia balistica ha confermato che il proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri è stato deviato nell'impatto con la rete metallica della recinzione che divide le corsie dell'autostrada.

non amo le polemiche, e non amo trattare due volte di seguito argomenti simili. Ma questa è la mia risposta all’anonimo che ha lasciato il seguente commento nel post che ricordava la morte di Federico Aldrovandi: “Hanno fatto bene a fargli fare quella fine...un no-global drogato comunista di meno!"

9 commenti:

zefirina ha detto...

siamo ridotti proprio male, nessuno si assume le proprie responsabilità, io dico sempre (e mi danno della rompiballe) ai miei figli, valutate bene quello che fate: ogni azione ha una conseguenza è matematico.
Ogni azione di questo genere, sconsiderata, deve avere una naturale conseguenza: una pena... altrimenti non viviamo in uno stato democratico e libero (che da mo' che convivo con questo sospetto)
purtropo addestrano queste persone all'uso delle armi ma non le addestrano ad affrontare le situazioni, a valutare, non gli insegnano a non usarle, lo so che sembra contradditorio come ragionamento, o forse più semplicemente non dovrebbero armarli

Anonimo ha detto...

Mi verrebbero delle battute, ma sarebbero di cattivo gusto, dato l'argomento del post che riguarda la vita e la morte.
Siccome ho un sacro rispetto per le persone, mi limtio a ribadire il concetto espresso nel post precedente:
:-(

Sbirillina ha detto...

bhè!!... dire che non dovrebbero armare le forze dell'ordine è una vera assurdità, ma non sto lasciando il commento in risposta a zefirina, primo perchè non mi compete non essendo il mio blog, e secondo perchè non era questa la mia intenzione. Commento la risposta data al "personaggio anonimo" . Permettimi di dire Riccardo, che questo soggetto, non essendo una persona perchè sprovvista di mente cultura e sopratutto civiltà, non merita di essere preso in considerazione, non esiste nella società, è un animale che mangia respira e lascia escrementi, pertanto la sua provocazione è inesistente quanto la sua persona.

riccardo gavioso ha detto...

@ zefirina: credo che il vero problema, come hai giustamente sottolineato, sia l'addestramento. Quando quattro o cinque casi si ripetono con conseguenze così drammatiche, pare evidente che qualcosa non funzioni. Il problema delle armi è di difficile soluzione, e come vedi nel caso di Federico sono bastati dei manganelli.

una buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: caro amico, il post nasce dalla constatazione che ancora una volta la difesa si sia permessa di andare all'attacco nonostante una perizia che sosteneva il contrario. E questi voli pindarici di fantasia su pallottole e manganelli, questi atteggiamenti arroganti, mi portano a credere che nel difendere lo stato qualcuno pensi, e temo giustamente, di partire molto avvantaggiato.

una buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ sbirillina: concordo sul suggerimento d'ignorare chi è personaggio invece che persona. Volevo solo far capire che se qualcuno confida nello scontro aperto, gli argomenti per rispondere, con e senza rime, qui non mancano. Ma il vero senso del post è nella risposta al commento precedente.

una buona domenica

riccardo gavioso ha detto...

@ davide: la perizia è della difesa ed è smentita da altre. Ma anche concedendo la deviazione, i colpi non erano sparati in aria, e i tuoi ragionamenti sono ineccepibili.

una buona domenica

Franca ha detto...

C'era da aspettarsi qualcosa di diverso?

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: hai ragione, tutto come da copione. Comunque io non mollo, e almeno qualcuno lo faccio incazz...
Scusa il termine ma in certi casi propendo per una moratoria del bon-ton.

una buona serata

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!