la Memoria in un Libro


oggi, più che mai, la memoria storica dell’Olocausto sembra in pericolo: quella dei sopravvissuti attaccata dal tempo, quella storica vilipesa da ogni parte.
Certamente i libri paiono in grado di porre un argine a questo fenomeno di erosione, e senza immaginare un mondo come quello di Bradbury, dove alla mente dell’uomo è affidata la tutela di libri ormai distrutti, credo che la nostra memoria possa offrirci un prezioso aiuto e contribuire a costruire un piccolo catalogo dei migliori libri che narrano di questa incommensurabile tragedia.
Inizierò ad inserirne uno io, e a chiedere lo stesso sforzo ad alcuni amici, cui sarà demandato il compito di trasmetterlo ad altri. Da parte mia cercherò di andare a recuperare le varie segnalazioni in modo di offrire un quadro il più completo possibile.
Quindi, visto l’approssimarsi del “Giorno della Memoria”, se è possibile, chiedo agli amici nominati di ricopiare questa introduzione sul loro blog in modo che possa fungere da indice, e di aggiungere un titolo in coda agli altri titoli.
Ovviamente, il contributo di tutti è ben accetto, anche senza una segnalazione da parte di qualcuno.

“ la penna che graffia” chiede un titolo a Comicomix, Lisa e Francesco,

la Memoria in un Libro (Biblioteca Virtuale sull'Olocausto):


“la penna che graffia” consiglia la lettura di “Luna di miele ad Auschwitz” di Francesco Rotondi

Zefirina consiglia la lettura di "Sopravvivere" di Bruno Bettelheim

Uyulala consiglia la lettura di "Giustizia, non vendetta" di Simon Wiesenthal

Nonsolopane consiglia la lettura di "Se questo è un uomo" di Primo Levi

Lisa consiglia la lettura de "L'amico ritrovato" di Fred Uhlmann

the rat race consiglia la lettura di Paul Celan (Meridiani - Mondadori)

contaminazioni consiglia la lettura di "Essere senza destino" di Imre Kertesz

suburbia consiglia la lettura di "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr (per ragazzi)

haramlik consiglia la lettura di "Come si diventa nazisti" di William Sheridan Allen

totentanz consiglia le lettura di "I sommersi e i salvati" di Primo Levi

comicomix consiglia la lettura di "Album Auschwitz" pubblicato da Einuadi, e ci lascia questo bellissimo racconto

licenziamento del poeta consiglia la lettura di "Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto" di Georg L. Mosse

agentealcairo consiglia la lettura di "Vedi alla voce: amore" di David Grossman

alberto cane blog ci lascia un libro un po' particolare

riverinflood consiglia la lettura di "L'istruttoria" di Peter Weiss

Francesco Rotondi consiglia la lettura di "Scienza e razza nell'Italia fascista" di Giorgio Israel

pensatoio consiglia la lettura di "L'industria dell'Olocausto" di Norman Finkelstein

Franca consiglia la lettura di "Il fumo di Birkenau" di Liana Millu

Adriano consiglia la lettura di "Una lapide in via Mazzini"
racconto di Giorgio Bassani tratto da Dentro le mura - Il romanzo di Ferrara

Astrid consiglia la lettura di "Vivere ancora" di Ruth Klüger

Hehaka consiglia la lettura di "Il pianista" di di Wladyslaw Szpilman

Michele consiglia la lettura de "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani

Angela consiglia la lettura di "Ricomporre l'infranto" di David Meghnagi

Abdannur consiglia la lettura di "Uomini comuni" di Christopher R. Browning

Lorenzo consiglia la lettura di "Treblinka" di Jean-François Steiner

Salam(e)lik consiglia la visione di tre loncandine

55 commenti:

Anonimo ha detto...

Puoi contare su di me. Mi stavo preparando all'appuntamento, appunto, con un libro che mi ha sconvolto.
Ciao Riccardo
Carlo

zefirina ha detto...

io mi sono appena ricomprata un libro che avevo prestato e non è mai più tornato indietro: "Sopravvivere di Bruno Bettelheim" che parla della sua esperienza in campo di concentramento dice l'autore

"L'esperienza del campo di concentramento unita al mio lavoro con gli individui psicotici ha motivato il mio impegno nei confronti di due problemi fondamentali e strettamente legati tra loro: che cosa fare, a livello sociale e a livello individuale, più limitato ma più urgente, per prevenire l'anomia e l'alienazione, così distruttive per l'autonomia e la sicurezza individuali; e come prevenire la disintegrazione della personalità, l'isolamento e la mancanza di rispetto per sé e per gli altri. I saggi contenuti nel presente libro affrontano questi problemi, insieme al problema di cosa si possa fare per favorire l'acquisizione dell'autonomia, del rispetto di sé, della capacità di formare rapporti significativi e durevoli."

Uyulala ha detto...

Hai citato Bradbury e il suo "Fahrenheit 451"
Ti invio il link ad una recensione che feci tempo fa:
http://spirtules.blogspot.com/2007/07/fahrenheit-451-di-ray-bradbury.html

Lisa72 ha detto...

Stasera sono di corsa ma ovviamente sono dei "tuoi"!
Domani ti contatto via email!
Un abbraccio serale, Lisa

Uyulala ha detto...

Ecco il mio post:
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=10b1426890cc94f2

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: Ciao Carlo,

e grazie di cuore dell'adesione. Anche quello che ho letto io e ho segnalato, mi ha lasciato un segno profondo. Forse per il fatto di essere un saggio... e un saggio molto particolare. Approfondirò poi l'argomento.

ti saluto e vado a blindare il pensiero :)

riccardo gavioso ha detto...

@ zefirina: il libro sembra molto interessante e l'ho inserito nella biblioteca.
Prestare libri solo a persone assolutamente fidate! ;)

un buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ uyulala: davvero un bellissima recensione per un bellissimo libro.
E un complimento particolare per gli ultimi due paragrafi e il parallelismo con la nostra situazione attuale. In effetti Bradbury sbagliava, e quello spostamento di attenzione di cui parli può fare il gioco del potere senza costringerlo a ricorrere ai lanciafiamme. Forse i libri periranno di morte naturale... almeno quelli degni di questo nome.
Ora però vogliamo un titolo sull'Olocausto...

ancora complimenti, e una buona serata!

Anonimo ha detto...

Io suggerisco: "Giustizia, non vendetta" di Simon Wiesenthal. Sto scrivendo un post in cui spiego perché ho scelto quel libro

Anonimo ha detto...

Ecco il post:
[oknotizie.alice.it]

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa: grazie Lisa, non c'è fretta e fai pure con calma: sono partito in anticipo nella speranza che per il Giorno della Memoria questa sorta di biblioteca possa già contenere un discreto numero di libri.

ricambio l'abbraccio

Anonimo ha detto...

anche se non richiesto, ti darò il mio... ma il giorno della memoria, con un mio post sicuramente impertinente... intendiamoci, non certo revisionistico eh!

;)

Riccardo l'omonimo blogger e semiscrittore

riccardo gavioso ha detto...

perfetto! ti tengo un posto nella biblioteca virtuale che sta iniziando a prendere forma, e che potrai ricopiare dal mio blog prima di inserire il tuo post.
Mi raccomando anche il passaparola ;)

grazie e una buona serata

Anonimo ha detto...

Io ti ricordo"Se questo è un uomo, di Primo LEVI" ed il
"Il diario di Anna Frank"

Questo è un capitolo orribile della nostra vita appena passata che è giusto non dimenticare mai, perchè ci riguarda troppo da vicino.
Devo dire, che mi sembra giusto ricordare, quando sarà l'anniversario, anche le orribili stragi delle Foibe, e poi, un pochino più in la come geografia, anche le stragi delle innumerevoli fosse comuni del Kossovo e della Serbia, i nostri Italiani sono ancora li per testimoniare.
So che sei una persona sensibile e che non mancherai.
Valeria

riccardo gavioso ha detto...

ti prenoto, visto che sarà giustamente oggetto di molte citazioni, "Se questo è un uomo".
E condivido in pieno il tuo invito a ricordare anche tutti gli altri genocidi, quale che sia il presunto colore. Come saprai ho scritto spesso di Gulag, e un lunghissimo articolo sul Sebrenica. Purtroppo non esiste ancora una giornata dedicata a una riflessione su queste altre immani tragedie come sarebbe auspicabile.

grazie della tua adesione, e una buona serata

Anonimo ha detto...

Ho postato anche io i miei libri.

riccardo gavioso ha detto...

inserito il titolo e commentato sul tuo ottimo blog.

ancora grazie

Anonimo ha detto...

Coinvolta da Angelo in questa meritoria iniziativa ho postato anch'io i miei libri. Non mi sono limitata ad uno ma sono arrivata, in pratica, a cinque (più un film) perché, come ho scritto nel post, quando si parla di memoria è bene non risparmiarsi. Di questi tempi, poi...

riccardo gavioso ha detto...

@ floria: ti ringrazio molto e ho commentato sul tuo blog. Condivido sia il "non risparmiarsi" che la sottolineatura "di questi tempi".

una buona giornata

suburbia ha detto...

Sono una frana a rilanciare i meme.
Se Il diario di Anna Frank e' dedicato prevalentemente all'adolescenza, per ragazzini/e piu' giovani c'e':
Quando Hitler rubo' il coniglio rosa.
ciao

Abu Yasin ha detto...

D'accordo con il ricordo del genocidio del popolo ebraico (eviterei il termine "Shoah", viste la valenza ebraico-religiosa che ha il termine), ma perchè non stabilire una ricorrenza anche per il genocidio del popolo palestinese? Sinceramente credo che le persecuzioni a cui sono stati soggetti prima il popolo ebraico da parte dei nazisti e poi il popolo palestinese da parte degli israeliani siano entrambe degne di essere ricordate. Salaam.

riccardo gavioso ha detto...

non faccio alcuna distinzione tra i genocidi, e concordo sulla necessità di mantenere viva la memoria di tutti. Quindi, ben venga qualsiasi iniziativa in tal senso.

grazie della visita

Unknown ha detto...

Non son sicuro d'aver chiaro le cose. Quindi se erro di ti prego di correggermi. Se si tratta di suggerire un titolo per rinverdire la memoria storica dell'Olocausto lo faccio ben volentieri anche se devo fare un sforzo sovrumano e soprassedere sulle iniquità israeliane in Palestina. Detto questo forse potrebbe andare "L'Istruttoria - Oratorio in undici canti - di Peter Weiss, un'ode teatrale che descrive teatralmente la cronaca del processo ai torturatori nazisti che si svolse a Francoforte sul Meno dal dicembre 1963 all'agosto 1965. Vi sono cantate scene terribili che si svolgevano quotidianamente ad Auschwitz. Il libro è: L'ISTRUTTORIA di Peter Weiss, Einaudi, collezione teatro. Se va bene così o devo far ancora qualcosa. Suggerisci e se posso lo farò volentieri.

Anonimo ha detto...

lascio il mio saluto solidale per la DIFESA della MEMORIA in un'Italietta che,sempre più,DIMENTICA,RIMUOVE,CANCELLA,NEGA e RESETTA!!!!!
Un saluto da
saccheggiatorcortese.splinder.com

Francesco Rotondi ha detto...

Riccardo grazie per la citazione.

Consiglio:
"Scienza e razza nell'Italia fascista" di Giorgio Israel e Pietro Nastasi edito da Il Mulini

Francesco Rotondi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesco Rotondi ha detto...

Ecco il link.
Penso di aver fatto correttamente.

http://francorotondi.blogspot.com/2008/01/la-memoria-in-un-libro-iniziativa-del.html

ciao
franco

riccardo gavioso ha detto...

@ riverinflood: ti ringrazio e ho inserito il libro in biblioteca. Va benissimo anche così, o, se vuoi puoi guardare come ha fatto l'amico Francesco Rotondi.

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: ti ringrazio e ricambio il saluto.

buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ francesco rotondi: grazie a te per l'adesione e per il consiglio. Hai fatto benissimo!

buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Ho scelto "La fabbrica dell'Olocausto di Norman Finkelstein". Il post che vi accenna sarà sul mio sito alle ore 10.10 del 27/01/2008
http://pensatoio.ilcannocchiale.it/

Franca ha detto...

Accolgo l'invito e ti segnalo "Il fumo di Birkenau" di Liana Millu.
L'autrice è stata deportata ad Auschwitz e appena tornata ha scritto questo libro che racconta le storie di alcune sue compagne di compagne

riccardo gavioso ha detto...

@ pensatoio: ti ringrazio, e inserisco il libro nella biblioteca.

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: grazie Franca, lo inserisco nella biblioteca.

una buona domenica

Francesco Rotondi ha detto...

@pensatoio:
La tua proposta potrebbe sembrare provocatoria.
Non lo è.
I negazionisti subdolamente e ripetutamente cercano di presentare Finkelstein come uno di loro.
Si può discutere su quello che sostiene ma Norman Finkelstein non ha niente a che vedere con il negazionismo perchè non fa sua nessuna delle teorie sulla "Negazione dell'Olocausto".

Anonimo ha detto...

x Franco Rotondi
Sono perfettamente d'accordo con te. Infatti ero anch'io dubbioso, anche perchè una versione del libro di Finkelstein si trova su un sito dell'Aargh che ospita anche contributi dei negazionisti. Io penso che non bisogna censurare nessuno, ma è opportuno distinguere due tesi che sono del tutto differenti, la prima quella di Finkelstein che comunque pensa che il nocciolo duro della storiografia sull'Olocausto sia vero e la seconda per cui questo non è.

riccardo gavioso ha detto...

@ pensatoio e francesco: in effetti, non avendo letto il libro, cosa che mi riprometto di fare, avevo anch'io qualche dubbio. L'ho inserito proprio per le ragioni che hai evidenziato, e mi conforta l'opinione di Francesco.

astrid ha detto...

anche se non sono stata invitata mi piacerebbe contribuire con il libro "Vivere ancora" di Ruth Klueger. Lo lessi anni fa all'università e mi colpì molto questa donna e la sua vitalità nell'affrontare le contraddizioni della sua condizione di sopravvissuta all'orrore dei lager.

astrid ha detto...

ecco qui il link al mio post
http://isolesvalbard.blogspot.com/2008/01/vivere-ancora.html

riccardo gavioso ha detto...

@ astrid: tutti sono invitati a contribuire a una giusta causa. Ho inserito il tuo libro in biblioteca. Grazie della tua segnalazione e della visita.

Hehaka ha detto...

consiglio film e libro
"Il pianista" di Wladyslaw Szpilman Baldini & Castoldi, 1999

Anonimo ha detto...

Su invito di Francesco Rotondi, aggiungo anche il mio consiglio di lettura: "Ricomporre l'infranto" di David Meghnagi.
Angela Migliore

riccardo gavioso ha detto...

@ hehaka: ho inserito il libro nello scaffale virtuale. Grazie del contributo

riccardo gavioso ha detto...

@ angela: ti ringrazio molto per il contributo e ho inserito il volume in libreria. Se mi lasci un riferimento aggiungo anche il link.

Francesco Rotondi ha detto...

Il link di Angela è:

http://blog.libero.it/Nugae/

Anonimo ha detto...

Pur non rilanciando l'invito, ho aderito all'iniziativa sul mio piccolo blog. Pace su di voi.

riccardo gavioso ha detto...

@ abdel nur: grazie del contributo che ho inserito nella biblioteca.

Pace anche per te

Lorenzo Fantone ha detto...

Vi consiglio "Treblinka" di Jean-François Steiner. Edito Oscar Mondadori. La storia dell'unica insurrezione in un campo di stermino

riccardo gavioso ha detto...

@ lorenzo: ti ringrazio molto per la partecipazione e inserisco il volume in libreria.

una buona serata

Francesco Rotondi ha detto...

Ringrazio anche io Lorenzo per la segnalazione ma voglio precisare che quella di Treblinka non fu l'unica rivolta verificatasi in un lager nazista

Il 14 ottobre del 1943 scoppiò una rivolta nel campo di Sobibor.

Il 7 ottobre del 1944 si ebbe la nota rivolta dei membri del Sonderkommando di Auschwitz di cui fra l'altro parla Shlomo Venezia nel libro che ha pubblicato recentemente

Altre rivolte si ebbero nei campi di Ebensee e a Dachau nei giorni immediatamente precedenti alla liberazione

astrid ha detto...

ehm... nelle ultime due voci hai scritto "tettura" invece di "lettura"...

riccardo gavioso ha detto...

@ astrid: errare è umano, ma perseverare è diabolico... a meno che non siano stati i negazionisti :)

grazie per l'aiuto

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

"Come on dude, these facts* and proof* i imply who's posting* lol :P"

--------------------------------------------
my website is
http://learntospeakkorean.info

Also welcome you!

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!