(il postino delle sei) - girotondo con la morte


l’iconografia classica dell’infanzia ci mostra i bambini uniti in girotondo.
E, in effetti, nulla come un girotondo, riesce a tradurre in un gesto la gioia dell’affacciarsi alla vita.
L'UNICEF ci ha appena fatto sapere che, di malnutrizione e di stenti, muoiono 26.000 bambini ogni giorno. Se si prendessero per mano sarebbero in grado di abbracciare le più grandi delle nostre città.
E’ così che vorrei che li immaginaste. E vorrei immaginaste che, anche se domani vi sembreranno tutti uguali, in realtà saranno tutti diversi. Ma si sa: anche se gli ultimi della terra sono molto lontani dall’essere uguali agli altri, purtroppo, tra loro sembrano tutti uguali.

Quando ci decideremo a fare davvero qualcosa?

45 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se gli ultimi della terra sono molto lontani dall’essere uguali agli altri, purtroppo, tra loro sembrano tutti uguali

Anche se questo post mi ha fatto profondamente arrabbiare, ti ringrazio tanto per averci dato questo graffio.
Spero che un giorno, a furai di graffiare, li vederemo tutti diversi. E soprattutti, tutti cresciuti.
UN abbraccio, con affetto
Carlo

Anonimo ha detto...

Quelle cose lì,
quelle brutte,
ci sembrano sempre in un mondo lontano:
ma siamo noi
ad essere molto miopi.

PS. dove devo cliccare? non ho capito

Lisa72 ha detto...

Come ha detto Loreanne siamo molto miopi: speriamo di riuscire a mettere tutti gli occhiali giusti e vedere finalmente bene!
Un abbraccio e i miei complimenti per il tuo reale impegno!
Lisa

Cristina ha detto...

Davvero importante, condivido il post e gli altri commenti.
Se non ti dispiace provo a farti da sponda linkando questo post sul mio blog, anche un clic in più o un altro che si arrabbia potrebbero essere importanti.

Ciao,Riccardo.

Cris

Linea Gotica ha detto...

quando ero piccolo mi chiedevo: "perché noi abbiamo tutto questo cibo e in africa niente? Non potremmo dare un po' del nostro cibo a loro, cosicché ce ne sia per tutti?".
Ancora aspetto la risposta...

Simone ha detto...

Bravo, bel post, e bellissima iniziativa.

Simone

GG ha detto...

Mi associo al bellissimo commento di Nicola Andrucci.
E ovviamente al tuo bellissimo post..!

Anonimo ha detto...

Continuo a pensare che basterebbe veramente poco per aiutarli.
E pensare che ieri in poche ore sono andati in fumo 440 miliardi e tutto sommato stiamo ancora bene.

Alberto ha detto...

Quanti aiuti (?) abbiamo dato all'Africa che poi sono andati a finire in armi oppure nelle saccocce di qualche dittatore? E quante rapine continuiamo a fare dello loro materie prime?

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: grazie Carlo,

come ricordo che hai giustamente sottolineato in un tuo bellissimo articolo, sembra che molti siano contenti perchè per la prima volta siamo scesi sotto i dieci milioni di morti l'anno?!
Hai mai sentito una volta qualcuno dire queste cose in Parlamento? ...e quante volte hai sentito dare del qualunquista a chi lo fa notare.

un caro saluto da un uomo qualunque

Anonimo ha detto...

Ogni tanto, come fanno i signori a cui crescono i rami sulla fronte (lo dico per sdrammatizzare, lo faccio sempre quando mi incavolo) ripenso a quelle entusiastiche dichiarazioni che seguirono la (buona?) notizia (era buona, perchè, di solito i bambini che muoiono ogni anno sono MOLTI di più).
E poi guardo scene che vedo in tv (in parlamento, o in qualche show che alcuni si ostinano a chiamre giornalistico) o quelle a cui assisto in alcune parti della mia vita reale a cui mi costringe il bisogno di sostentarmi.
E mi coglie quella strana sensazione che ti prende quando non hai digerito e inizia per V.
Ma non tanto per l'indifferenza dei "ricchi" alle sorti dei "poveri"
A quella, alla mia veneranda età, comincio a fare il callo.
No. Per il vittimismo, l'insipienza, le scuse banali che si trovano per ostinarsi ad ignorare quelli che sono i VERI problemi dell'umanità
Ammirevole il tuo appello a cliccare sul sito Unicef, e a ricordare a tutti che un piccolissimo gesto che anoi costa pochissimo SALVA LA VITA di un bambino (e se ne fai 10, di 10, 100 di 100, e così via.

Per riallacciarmi al post sulla memoria (che sto cercando di preparare e a cui tengo moltissimo) non facciamo come nel film Shindler's List, alla fine, quando il protagonista si rende conto che il non rinunciare a una profumo, una cravatta, un bicchiere di birra in più gli aveva impedito di salvare altre 5, 10, 100 vite.
NON DIMENTICHIAMOLO MAI!

Un sorriso un po'arrabbiato (quando ce vò, ce vò...)

riccardo gavioso ha detto...

@ loreanne: spero che un'immagine che ognuno può creare nella propria mente, possa aiutare anche i più miopi.

grazie per il prezioso commento

Anonimo ha detto...

In questo sito, abbiamo scelto una girandola di colori di PACE
ma, nel nostro blog
l'avatar
è, da sempre, un GIROTONDO di bimbi.

;-)

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa72: cara amica,

sono sincero: mi piacerebbe scrivere di certe cose tutti i giorni, ma ho sempre timore a farlo per il rischio che si pensi a una strumentalizzazione. Cosa che posso anche capire.
Lo faccio solo quando i numeri tragici sono riportati dalla stampa, come è successo ieri.

un abbraccio, e un girotondo festoso con i tuoi splendidi bimbi.

riccardo gavioso ha detto...

@ cristina: posso solo dirti grazie come sempre, ma un grazie di cuore. In fondo, il mare è fatto di gocce...

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ nicola: commento da incorniciare! Direi che siamo in tanti ad aspettare ancora la risposta.

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ simone: grazie Simone, e una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ gg: grazie di cuore, il commento di Nicola è davvero splendido!

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ lostinthesky: considerazione davvero notevole... e notevolmente triste!

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ alberto: se pensiamo a tutto quel che ci siamo portati a casa, dovremmo smetterla di chiamarla beneficenza: è semplice, e molto parziale, restituzione del maltolto.

una buona serata

Anonimo ha detto...

nella banca dove ho il conto, un giorno ho portato mia figlia, lei subito ha visto la locandina dell'unicef che diceva " 4 centesimi per salvare dei bambini". Subito mi ha detto di versare. L'ho fatto con piacere ( non sono 4 centesimi ma qualche euro ) sono spesi bene. Ma la notizia è che nessuno in banca sapeva come bonificare perchè nessuno, nonostante fosse li da molto tempo la locandina, aveva aderito.
Io sono stato ampiamente rimborsato dalla felicità di mia figlia, ma la gioia più grande è stata la sua sensibilità.

riccardo gavioso ha detto...

io credo che potranno passare gli anni, ma tua figlia ricorderà quest'episodio come fosse ieri. Anzi, ne sono sicuro.

Anonimo ha detto...

si è quello che mi fa felice, l'ho vista, non scherzo, saltare di gioia e mi ha riempito di baci. Mi ha stupito il suo entusiasmo, forse perchè io penso che è un gesto doveroso, per lei è stato qualcosa di grande.
Adoro i bambini perchè sono ricchi di questi slanci

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: bellissimo l'accostamento con quella scena del film e l'affannarsi spasmodico del protagonista che, in quel momento, riesce a vedere come dietro a ogni numero c'è una vita umana.

Il problema è proprio questo, e grazie di avercelo ricordato!

Anonimo ha detto...

sottoscrivo comicomix, ha sempre le parole giuste...

riccardo gavioso ha detto...

ho cercato di offrire un'immagine, visto che i numeri non aiutano a capire le dimensioni di una tragedia. E mi associo agli auspici di Carlo: un sogno che deve diventare sogno ricorrente.

una buona serata

Anonimo ha detto...

Rick la gente pensa al grande fratello alla macchina all'aperitivo. Sei tu fuori dal mondo, ma vuoi mettere, i bambini che muoiono fanno solo tristezza e la gente non la vuole e allora divertiamoci.
A volte quando vedo certa gente senza sensibilità mi viene il magone

riccardo gavioso ha detto...

come darti torto: con certe cose rovino la serata a persone che hanno a cuore queste cose, e non riesco a rovinarla a quelli che lo meriterebbero.
Ma non riesco a smettere... è più forte di me!

una buona serata

Anonimo ha detto...

c'è gente che non conosce le vertigini egli abissi, essendosi sempre astenuta dal guardarsi dentro di sè, sicchè tutto sommato campa inconsapevole e lieta.
Non riuscirai mai a fargli colmare il vuoto che hanno dentro di sè. Rassegnati.
Ma no non rassegnarti continua così almeno ridesti la nostra sensibilità
Grazie

Anonimo ha detto...

oltre che miopi anche smemorati, perciò continua a ricordarci sempre che fino a che non tutti hanno una vita degna di questo nome, non possiamo continuare a vivere sereni.

riccardo gavioso ha detto...

ricordo la felicità di mio figlio quando aveva in mano la foto del suo "fratellino africano", e con che orgoglio la mostrava a tutti. Forse il trucco è davvero tornare bambini...

una buona serata

Anonimo ha detto...

dedicata a chi non conosce il problma e non conosce la solidarietà per chi soffre e che muore per la fame e la miseria che lo inghiottono nella più miserabile azione che uno posso fare;l'indifferenza.

Questa attesa straordinaria: poi questa nascita
Questo neonato mi stringe le dita
Questo neonato ha voce, forma, statura e colore
Questo neonato ha uno stile ancora sconosciuto
Questo neonato ha fame - io lo nutro; piange - io
lo consolo.
Questo piccolino pronuncia il mio nome e mi
viene incontro sgambettando
Questo piccolino si addormenta sulla mia spalle
e io rimango immobile come una statua
Questo piccolino ride e piange e io mi ritrovo a
inseguire un dedalo di misteri.
Questo bambino cerca nella mia mano sicurezza
e fiducia
E io rappresento la protezione assoluta
Questo bambino mi stupisce con imprevedibili
slanci affettuosi - improvvisi, festosi, totali
Questo bambino prova il mio cappello e le mie
scarpe, troppo grandi,
- divertito e serio - tentando innocentemente di
essere me.
Questo ragazzo assimila tutti i miei pensieri,
grandi e piccoli,
Questo ragazzo li respinge e pone domande
Questo ragazzo è pronto a sfidare il passato o a
custodirlo, ad affrontare rischi, a cercare il
pericolo
Questo ragazzo scalpita per sottrarsi agli orrori e
alla sconfitta
Questo ragazzo, trasandato, volubile,
soddisfatto, confuso, sicuro si sé, timoroso
Ferocemente attaccato alla speranza -
Questo ragazzo ha bisogno di me, mi vuole, mi
lascia, mi vuole bene.
Chi sono io per essere amato tanto?
Come potrò ricambiare il suo affetto?
Che mondo lascerò a questo bambino? E lui che
ne farà?
Lo guarderà con amore o con odio? Ne soffrirà
o gioirà?
JERRY MASON

riccardo gavioso ha detto...

tutta davvero molto bella, ma le ultime righe sono un capolavoro.

un caro saluto

Anonimo ha detto...

Un sostegno a questi bimbi,che non hanno nulla per cui sorridere,che non cercano il novo gioco trend,del momento,ma un pezzo di pane,mentre noi apriamo il frigorifero(pieno) e diciamo "non so cosa mangiare oggi", siamo veramente agli antipodi dell´assurditá!!!

riccardo gavioso ha detto...

ci riempiamo di superfluo e poi paghiamo per smaltirlo... mah

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

esatto!buona serata anche a te!

riccardo gavioso ha detto...

chiedo scusa a tutti, ma avvisato dall'amico Gianni, provvedo a togliere la seconda parte dell'articolo, dal momento che viola il regolamento di adsense e non vorrei bruciare i soldi messi da parte per beneficenza.
Ringrazio ovviamente tutti quelli che hanno contribuito.

Anonimo ha detto...

... si potrebbe in alternativa suggerire
di devolvere una parte dei propri ricavi pubblicitari (per chi li ha)
all'Unicef da te citato Rick :-)

riccardo gavioso ha detto...

raccolgo l'invito di Gianni, e se qualcuno vuole aderire all'invito mi permetto di suggerire "Medici senza frontiere" e la campagna per i RUTF. Tutti i riferimenti sono sul mio blog.

grazie Gianni

Anonimo ha detto...

Quasi 30 anni fà, partecipai ad una campagna, contro la fame nel mondo, grazie a ciò, si riusci nel parlamento di allora, a fare in modo che l'italia, contribuisse al fondo mondiale, per gli aiuti umanitari, dello 0,70% del pil. Da qualche anno siamo sotto la soglia dello 0,30%, meno della metà, anzi siamo in ritardo con i versamenti, è anche questo contribuisce, all'inciviltà della nostra opulenta società, che vive depredando le risorse e le materie prime, proprio da quei paesi.
Capisco perchè il mio amico africano, mi ripeteva; Siamo ancora troppo ricchi, perchè ci aiutino a non essere poveri, per ora solo pietà, elemosine e solidarietà!!!!! Sei il mio fratello scemo anche se sei bianco. Questa frase è più attuale, come non mai, specialmente oggi che abbiamo i mezzi per vedere, e informarci dell'immediata realtà, non cè più scuse per dire, non sapevo.
pier.p.b.

riccardo gavioso ha detto...

infatti il problema è proprio questo: una volta saputo ognuno dovrà vedersela con la propria coscienza

una buona serata

Anonimo ha detto...

Quando ho scritto al mio bambino che sta in Bolivia chiedendogli come mai era così serio e stupidamente lo invitavo a sorridere un pò, mi ha inviato una risposta che mi ha gelato il sangue. "Io sono un bambino serio e non riesco a sorridere......" inutile dire che mi sono sentita un verme, come mi ero permessa, io fortunata, a pretendere da lui un atteggiamento che ci si potrebbe attendere dai nostri fortunati figli. Come si fa ad applicare le nostre regole alla loro vita. Non è possibile, penso alla realtà della sua vita, alla sua famiglia, ai suoi compagni, bambini come lui poveri e inutili. Mi guardo la sua foto, uno sguardo perso, sempre quel maglioncino della sua prima foto, solo più piccolo e con qualche macchia in più. Mi sento ancora più inutile della sua breve vita....

riccardo gavioso ha detto...

in effetti se già per noi a volte è così difficile sorridere, figuriamoci per altri...

una buona serata

Franca ha detto...

E il Vaticano, così sensibile ed attento a salvare una vita che ancora tale non è, perchè non mostra la stessa sensibilità nei confronti di quelle vite reali che si spengono ogni giorno?
Perchè continua la sua assurda battaglia contro l'uso dei profilattici anche nei paesi dove l'AISD è la prima causa di morte?
Vale di più una vita in divenire che una vita già in essere?

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: è molto più difficile prendersi cura di una vita già esistente che di una in essere.

scusa per il ritardo

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