(il postino delle sei) - Hey, teacher, leave those kids alone!



molto ci sarebbe da dire sulla riforma della scuola firmata Gelmini.
Molto sul grembiulino in grado di piallare differenze sociali (meglio nasconderle che ridurle, ovviamente), sugli stilisti che si sono offerti di cimentarsi con le nuove divise, sul sette in condotta. Il rischio è pero quello di distogliere l’attenzione sui tagli di 800 milioni previsti per la scuola pubblica e dalle prebende a quella privata, roba da far restare a “bocca aperta”.
Per favore chiudetela, che a “qualcuno” potreste evocare antipatici ricordi…
Piuttosto date un occhiata al filmato, e allo splendido articolo dell’amico Comicomix.

61 commenti:

Joe ha detto...

Un altra deprimente notizia. Penso che in Italia il Valium sia scomparso dalle farmacie: sold out!
Per consolarmi prendo la canoa e torno tra laghi e boschi dove l'umanita' non si vede piu'.
Buone vacanze Riccardo, dovunque tu vada!

Audrey ha detto...

All in all its just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall

Come è vero!
Un caro saluto, Audrey

Crocco1830 ha detto...

Alunni disciplinati ed in divisa. Tradotto: alunni ubbidienti ed omologati, per futuri cittadini silenziosi ed acritici.

Anonimo ha detto...

Questo non è il primo articolo sul declino della pubblica istruzione italiana che vedo sui blog. È a dir poco sconvolgente. L'Italia era una delle poche nazioni europee a vantare classi con meno di 20 alunni. Il progetto Reggio Emilia è citato e preso come esempio in quasi tutti i testi di pedagogia e psicologia dell'educazione in lingua Inglese. L'eredità di Maria Montessori ha influenzato le scuole materne ed elementari di tutto il mondo.
Alla luce di tutto ciò se ne viene una *beep* del calibro della Gelmini a buttare nel cesso decenni di tradizione pedagogica.
La pubblica istruzione nel mondo occidentale fa acqua da tutte le parti da decenni ed invece di tendere al miglioramento, in Italia gli si dà il colpo di grazia.
Allora, io sono fondamentalmente pacifista. Ma in momenti del genere capisco il meccanismo che fa diventare terrorista... >:-)

PS Joe, non è che hai una canoa anche per me, mi accodo... :(

Anonimo ha detto...

Tutti omologati con i grembiulini firmati... che rivoluzione eh

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: sostituiremo il Valium con il Uolter ;)
Quest'anno facciamo penitenza e ci muoviamo solo nei weekend (moglie piena di lavoro, beata lei :)
Buone vacanze, con due pizzichi d'invidia, e salutami la Natura.

riccardo gavioso ha detto...

@ audrey: in effetti siamo mattoni usati per cercare di costruire muri di diffidenza e ostilità, eppure basterebbe che qualche mattone abbandonasse la sua posizione per far crollare tutto. Ecco perchè servono mattoni obbedienti e ordinati...

un caro saluto a te, da un mattone sempre fuori posto ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ crocco1830: per futuri telespettatori ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ martina: "buttare nel cesso decenni di tradizione pedagogica..."
Chapeau! ...questo è il nocciolo del problema!

p.s. joe, non è che hai una canoa doppia? :)

riccardo gavioso ha detto...

@ flo: gran r... involuzione davvero!
;) neeeee... (come si dice dalle mie parti :)

Anonimo ha detto...

Invece di incentivare la scuola e dotarla di elementi utili per un buon sviluppo sociale, che si fa? ... Si taglia, si taglia. Ecco perchè l'Italia va così così, per la mancanza di coscienza storica, di memoria storica, di quella memoria che ci dovrebbe far ricordare che il passato serve a rimediare agli errori.

Rino, triste.

riccardo gavioso ha detto...

meno soldi alla scuola, meno soldi alla ricerca, ma sempre troppi soldi per gli spot di regime... il sospetto è che più che la mancanza di memoria storica, ci sia nostalgia storica...

buona serata Rino

Anonimo ha detto...

Purtroppo la scuola e la cultura sono considerate cose perfettamente inutili. I nostri politici non hanno avuto bisogno della cultura per emergere, giusto? Gli è bastata una mentalità mafiosa...

riccardo gavioso ha detto...

concordo, caro Giuseppe, o l'utilità che ci trovano nella scuola è quella evidenziata nello splendido filmato dei Pink Floyd

Anonimo ha detto...

Creare automi senza volto e senza pensieri

zefirina ha detto...

non capisco perchè da un bel po' io ministri che si sono succeduti in quel ministero hanno fatto sfacelo della scuola, ora a pieno titolo si potrebbe chiamare ministero della pubblica distruzione

Anonimo ha detto...

Perdonami Riccardo, non la chiamerei nostalgia storia, bensì ignoranza storica, si ignorano - forse consapevolmente (e questo è triste)- i fatti del passato. Serata felice. Rino

riccardo gavioso ha detto...

ti perdono più che volentieri :) in effetti, credo che proprio l'ignoranza, specie quella colpevole o faziosa, sia davvero la madre di tutti i mali e l'incubatrice della violenza.

Anonimo ha detto...

O peggio ancora "Revisionismo"

Anonimo ha detto...

Qualcuno aveva detto che un popolo più ignorante è più facilmente governabile. Resta il fatto che ci vuole un gran coraggio a tagliare nell'istruzione al giorno d'oggi, siamo uno dei Paesi che sforna meno laureati al mondo.. mentre la Corea è uno dei primi. La Corea.. e poi ci si chiede perchè le future "menti" emigrano? Beh, un dottorato qua ti da 800 euro mensili, senza contare tutte le spese. In Inghilterra 1300 euro, con grandi agevolazioni per casa, mobilità, libri, ecc.. chi me lo fa fare di restare qua?

Anonimo ha detto...

Hai ragione, la Corea è eccellente.

Anonimo ha detto...

è ironico? Non ci sono mai stata, non so dirti com'è. So solo che dati alla mano, è uno dei paesi che ha più laureati.

Anonimo ha detto...

Tu mi devi scusare, confesso che era ironico. Ma che se ne fanno? La vita è difficile dappertutto e se tutti producono scuole di pensiero vuol dire che annettono i più, i più deboli ed emarginati ad essere ancora più in basso. Non so quale è la tua laurea e non sono autorizzata a dare consigli, ma una cosa te la posso dire: prima o poi tutti trovano una strada. anche qui da noi, l'importante è fare piccoli passi e non avere troppe pretese, perchè nessuno può dire io sono meglio degli altri.

Anonimo ha detto...

Non ho mai detto di essere meglio degli altri, ci mancherebbe. La mia laurea è in lingue. Quello che ho capito in questi anni è che un minimo di cultura è fondamentale per andare avanti, qualsiasi lavoro tu voglia fare..

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo conte Pes, ci mancherebbe, Nella vita è sempre meglio sapere che non sapere, sicuramente troverai degli impieghi adeguati perche le lingue ti apriranno molte porte, ma ti auguro in Europa. Prova ad informarti cosa succede in quelle parti del mondo. Corea particolarmente.

riccardo gavioso ha detto...

io credo che tagliare su cultura e ricerca sia davvero un atteggiamento vigliacco e autolesionista, specie considerando che la base di partenza è già tra le più basse. Diventa anche ipocrita se ai tagli si accompagnano provvedimenti inutili e demagogici come quelli in questione. Credo anche che chi abbia investito su se stesso, abbia il diritto di scegliere chi è in grado di meglio valutare il suo valore.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace moltissimo di non comprendere.

Anonimo ha detto...

Ecco la spiegazione, Valeria;

"Hey, teacher, leave those kids alone", (ehy professore lascia in pace noi ragazzi) è uno strofa della celeberrima canzone dei Pink Floyd Another Brick In The Wall.

La strofa a seguire dice appunto...All in all its just another brick in the wall. All in all you're just another brick in the wall (tutto sommato, è solo un altro mattone nel muro, tutto sommato, sei solo un altro mattone nel muro).

ps però così hai dimostrato di aver commentato il post senza averlo aperto e letto, perchè lì c'è la clip dei Pink Floyd :-)

Anonimo ha detto...

No, ho aperto il post e l'ho letto, come mia abitudine. Però mi sono stupita di queste citazioni, anche di Rik, nel titolo, perchè mi è sembrato che volesse essere rivolto solo ad un certo tipo di utenti, in definitiva un po' di sfoggio, come quando tra due utenti si fanno citazioni in latino. Ma va bene così, mi piaceva farlo notare, ma non c'è nulla di male.

Cari saluti

Valeria.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio che non ci trovi nulla di male.

Un caro saluto anche a te,

Audrey

riccardo gavioso ha detto...

@ valeria: un titolo si sceglie per cercare d'attirare più lettori possibili: nel sceglierlo ho immaginato che qualcuno ricordasse le parole di The Wall, e qualcun altro ne fosse incuriosito. Il mio inglese è scolastico e lacunoso, lungi da me sfoggiare cose che purtroppo non possiedo :)

un saluto, Riccardo

Anonimo ha detto...

'Hey, teacher, leave those kids alone' vuole dire- eh professore lascia in pace quei bimbi (those kids - giovani, ragazzi e ragazze).

Pink Floyd è della mia generazione. Quelli come me saprebbero che 'Another brick in the wall' è mediocre in confronto delle opere molto più creative ed interessanti che ha fatto negli anni sessanti, settanti. Di più si direbbe che 'The Wall' sia piuttosto demagogico, come se Pink Floyd avesse bisogna di soldi, di farsi notare dai giovani di nuovo. Anche il film è mediocre.

(Il che mi ricordo per qualche ragione di Segolène Royal, candidata ai presidenziali francesi. Preverrebbe andare a Libano per fare una stretta di mano con un membro di Hezbollah, piuttosto di presentarsi come sarebbe normale a un grand paese alleato come gli Stati Uniti. Immaginava che un tal tentativo demagogico avrebbe guadagnato i voti dei giovani, ma si è sbagliata 'royalment').

Credo anche che Pink Floyd si sia sbagliato con questa scelta di direzione che non lo ha condotto in nessun luogo più avanzato. Ma è soltanto il mio parere. In ogni modo alla lunga la demagogia conduce nessuno parte. Forse è anche perché ho sempre soltanti 77 punti..!

riccardo gavioso ha detto...

@ mirino: The Wall è un'opera in larga parte autobiografica, ispirata alla vita di Roger Waters. Il padre morto nella battaglia d'Inghilterra quando lui era neonato, una madre apprensiva, insegnanti autoritari e insensibili. Personalmente la ritengo un opera eccezionale anche dal punto di vista dei testi e tutt'altro che demagogica...

Anonimo ha detto...

D'accordo per la ragione di essere per la concezione di The Wall, ma tu sai bene che il valore di un'opera non dipende su il suo perché. Bisogna trattarlo oggettivamente. Ritengo sempre che oggettivamente, in confronto delle opere create da Pink Floyd negli ultimi anni dei 60 e quelli primi dei 70, The Wall sia meno interessante e mi pare anche un tentativo della parte sua perfino alla demagogica. Ad ognuno la sua opinione. Prima di- The Wall, mi piaceva molto Pink Floyd. (Naturalement la mia opinione non ha nulla da fare con la politica).

riccardo gavioso ha detto...

in effetti i fan dei Pink Floyd sono divisi in merito, quindi abbiamo egregiamente rappresentato il dibattito in corso. Il primo LP che ho comprato nella mia vita, dopo aver risparmiato per quasi un mese, è stato proprio "The Dark Side Of The Moon"...

Anonimo ha detto...

Una buona scelta

Anonimo ha detto...

@ Mirino

Anche io non sono una grande estimatrice dei Pink Floyd (le mie preferenze musicali vanno in tuttaltra direzione) a parte qualcosa di "Atom, Heart, Mother". Però qui le parole di Roger Waters direi vadano oltre il signifcato ed il contesto diretto.

Era il '79, stava iniziando l'era Thatcher, con tutte le sue conseguenze sul piano sociale, politico ed economico che comportò in Gran Bretagna. Come tu sai bene, la Thatcher è sempre stato uno dei modelli dichiarati di riferimento di Berlusconi.

Siamo di nuovo qui, con 30 anni di ritardo in Italia, a parlare di abolizione dello stato sociale, disintegrazione della scuola pubblica, privatizzazioni a tappeto, politica anticomunitaria.

Sinceramente credo che qui stia la vera demagogia...!

Anonimo ha detto...

@ Audrey

Perfino Thatcher non è il più cattivo modello. Aveva comunque il coraggio di fare quello che gli altri non avevano mai osare fare, perché lei sapeva che non esisteva un'altra scelta. Da quando i sindacati in Inghilterra sono diventati molto più responsabili e ragionevole. Ovviamente questo ha contribuito in molti riguardi allo sviluppo positivo dell'economia e la diminuzione della disoccupazione in Inghilterra.

Per l'Italia il problema non è necessariamente la colpa di chiunque, anche se Prodi non abbia potuto far qualsiasi per avanzare le cose. L'Italia sembra soffrire da un'eredità economica molto difficile a sormontare. Esisteva prima dell'euro, e grazie alla politica della BCE e la situazione economica mondiale, non ci sono soluzioni evidenti per curarlo. Come in Francia e perfino adesso in Inghilterra, l'Italia è anche obbligata a far le economie dove sono possibili. Se malgrado un budget sempre più importante, i risultati educativi delle scuole pubbliche siano sempre mediocri, perché continuare a sprecare denaro pubblico? Dopo tutto 'l'investimento' consacrato a un'istituzione sarebbe determinato dai suoi risultati. Come tutti Berlusconi ha i suoi difetti, ma un uomo capace a creare quello che l'aveva stabilito, non sarebbe così stupido, anche se forse, a causa della malattia e della sua età, non sia più l'uomo che era stato prima.

riccardo gavioso ha detto...

@ audrey: in effetti siamo mattoni usati per cercare di costruire muri di diffidenza e ostilità, eppure basterebbe che qualche mattone abbandonasse la sua posizione per far crollare tutto. Ecco perchè servono mattoni obbedienti e ordinati...

un caro saluto a te, da un mattone sempre fuori posto ;)

Anonimo ha detto...

Non è un po' sorpassata questa idea di Brave new world? [www.huxley.net]

Buona giornata to all the kids and bricks

Anonimo ha detto...

Più il popolo rimane nell'ignoranza, più facilmente è governabile. più un popolo è indottrinato, più facilmente sarà manovrabile. Qualche dubbio se i finanziamenti passano dalla scuola pubblica alla scuola privata? Caro Rick, ormai non riescono neppure a sbalordirci, purtroppo si sapeva come finiva gia' dal 14 aprile, anche per chi non aveva molta immaginazione. Il dramma è spiegare ai nostri figli questa situazione, raccontargli che devono studiare farsi una cultura, per sperare di riuscire a fare un passino alla volta, a trovare un bucchetto in questa societa', magari per prendere 800 euro al mese mentre poi ti vedono quella che la da via come un frisbe, un pozzo di ignoranza , pezzo da calendario diventare Ministro, dimmi come glielo spieghi, che siamo la repubblica dello scherzo ( ma di cattivo gusto, pero').

riccardo gavioso ha detto...

non posso che quotare le tue parole: era già tutto previsto, e chi qualche mese fa preconizzava certe cose, si sentiva dare della Cassandra. E hai ragione anche sul fatto che sarà difficile spiegare ai nostri figli come, dopo aver lottato per dar loro un mondo migliore, gliene consegniamo uno in queste condizioni...

un caro saluto

Anonimo ha detto...

Come sono autodidatta non vedo le cose della stessa maniera. Anche in Francia da più di trenta anni i governi successivi hanno 'investito' quasi senza contare molti molti soldi nelle scuole pubbliche. Questa generosità non ha migliorato nulla. Al contrario, il livello di educazione aveva sminuito, gli insegnanti continuano a dare l'esempio che per riuscire nella vita la prima cosa da fare è lo sciopero. L'idea mal ispirata di provare 'uguagliare' tutti gli allievi in luogo di incoraggiare quelli che vogliono avanzare, ha provocato un risultato inferiore della mediocrità. Insomma è 'money for nothing' with long holidays 'for free'.

'Another brick in the wall', sarebbe un altro disoccupato, disilluso et senza alcuna ambizione.

In confronto, in una scuola privata, almeno si ha la possibilità di essere ispirato, incitato di realizzare i suoi capacità ed infine di uscirne un individuo che sa quello che vuole e che può fare, invece di essere 'just another brick in the wall'. L'educazione è un privilegio dovunque sia, ma purtroppo la maggiore parte di insegnanti delle scuole pubbliche la trattano come se sia un diritto, e di più, ad abusarne.

(Quando si tratta l'educazione piuttosto come una vocazione, un privilegio ed una sfida, i soldi hanno meno importanza. Nessuno mi dà soldi per provare imparare l'italiano, per esempio, e nessuno mi dà grande cosa per insegnare l'inglese ai francesi. Credo nondimeno che io riesca ad apprenderglielo, e credo anche che me la cavi un po'meglio in italiano).

riccardo gavioso ha detto...

guarda, personalmente ho frequentato la più severa scuola privata della mia città, e ti posso assicurare che gli atteggiamenti repressivi ottengono come unico risultato ribellione e scarso interesse per lo studio. Vuoi una buona scuola? ...affidala a buoni insegnanti, e paga i buoni insegnanti per quel che valgono...

Anonimo ha detto...

Abbiamo tutti la nostra storia, sulla quale sono anche fondate le nostre opinione, spesso i nostri caratteri ed a volte i nostri pregiudizi. Mi pare che la considerazione o fattore più importante e determinante sia da chi eravamo insegnati e non dove eravamo insegnati. Per questo motivo la responsabilità degli insegnanti è enorme ed a prendere come un dovere e una vocazione. Non sono mai soldi che valorizzano una vocazione. (Se fosse il caso non avrei mai scelto la mia, per esempio).

Quando in Francia c'è una proteste generale nel settore della educazione nazionale se il governo osi suggerire un servizio minimo (durante i periodi degli scioperi), già c'è qualcosa che non va più.

Anonimo ha detto...

Il meglio scappa, il peggio resta, in un paese governato da chi non usa la testa;

Molte volte proprio fra coloro che, per situazioni di semplicità del vivere, nella scarsezza dei mezzi, si sviluppa la genialità di chi, sà essere curioso delle cose del mondo, che se accompagnati dalla possibilità dello studio, ne plasmerà la genialità, a vantaggio di tutti. Il privato sarà sempre di parte, per l'esclusivo benessere della sua famiglia.

Anonimo ha detto...

Hai detto una cosa molto interessante che condivido appieno.

riccardo gavioso ha detto...

condivido appieno la tua affermazione. Quanto alla scuola privata, ti posso garantire che nella mia città non è mai stata superiore alla pubblica come insegnamento... è sempre stata molto più chic e confortevole. E non trovo giusto che tutti paghino per favorire gli agi di qualcuno...

Anonimo ha detto...

all in all you are just another brick in the wall!

riccardo gavioso ha detto...

forse mi sono rassegnato ad essere mattone, ma lotterò perchè mio figlio non sia portato alla fornace ;)

riccardo gavioso ha detto...

Nè lui.. nè alcuno di noi. Ci pieghiamo ma non ci spezziamo, sia chiaro. un abbraccio

Anonimo ha detto...

on ci si puó vergognar di piú,stiamo diventendo gli zimbelli d´Europa, oramai gli stranieri guardano i TG aspettando qualche altra trovata del nostro governo,per ridere,lo scambiano per un´appuntamento ad OGGI LE COMICHE ;-)

riccardo gavioso ha detto...

hai ragione, e mi aspetto che la prima volta che metterò piede all'estero, qualcuno venga a farmi i complimenti per lo spettacolino che abbiamo messo su... naturalmente saranno prontamente girati a nano e ballerine ;)

Anonimo ha detto...

esatto ;-)

Anonimo ha detto...

Come in Francia, il commercio turistico è molto importante per l'Italia. Anche l'esportazione italiana contribuisce in principio alla buona salute dell'economia. La politica erronea della 'Bundesbank' perseguito testardamente da Monsieur Trichet fa molto mal anche all'economia italiana, ma mi sembra che nessuno in Italia si rendi troppo conto preferendo cercare capri espiatori da voi. No?

Anonimo ha detto...

@ Riccardo: il mio primo album acquistato fu invece Animals ;) The Wall (il film) l'ho visto una ventina di volte ... quanti di voi si ricordano che il protagonista è un giovanissimo e semi-sconosciuto Bob Geldof? ;)

@ Mirino: attenzione. La Thatcher ha fatto a pezzi la Gran Bretagna. Il paese ci ha meso più di quindici anni per rimettersi in piedi. La sua folle corsa alla privatizzazione causò livelli di disoccupazione storici ed intere classi di giovani "dimenticati" dal sistema che si dettero alla criminalità spicciola. L'hooliganismo calcistico ebbe il suo picco, appunto, sotto la Thatcher: una valvola di sfogo per intere fascie sociali calpestate dal sistema. Ricordate Heysel?
La pubblica istruzione, visto che siamo in tema, diventò una delle peggiori d'Europa, con un tasso altissimo di studenti che uscivano dalla scuola d'obbligo senza sapere ne' leggere ne' scrivere.
La pubblica istruzione in Gran Bretagna, ahimé, non è Hogwart di Harry Potter... :(

Anonimo ha detto...

Magari ci fossero presidi e insegnanti come quelli di Hogwart,capaci di difendere gli alunni dalle ingerenze del ministero della magia(e dei nani e delle ballerine)!!!
Mia madre, che è insegnante da trent'anni, ha già una sua idea di come finirà: grembiulino firmato, se non te lo puoi permettere sei out, e sei ancora più emarginato se non hai il coraggio di portarlo slacciato per far vedere i vestiti(firmati) sotto. Con buona pace della lotta al bullismo.
Ma è lecito sperare che accada come nel video...che prima o poi i "mattoni"inizino a ribellarsi e a strappare la maschera della conformità...e noi saremo lì a sostenerli! ;)
Buona serata!

Anonimo ha detto...

Ottima segnalazione il post di comicomix,Riccardo,lascio la copia per ricevuta anche da te.

Non è un paese per dipendenti,se rinasco pretendo dai futuri genitori prima del nome,l'iscrizione preventiva alla partita iva,altrimenti meglio rimanere un embrione congelato,almeno in questo paese.

Ottimo post,ma questo è un paese che non cambia stile di vita e furberie varie,la destra è vincente con buona parte di voti dei dipendenti,evidentemente fa sognare evadere le tasse senza poterlo fare...

Saluti,Ivo

Vale ha detto...

Dove andremo a finire?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Quoto Crocco 1830 ed aggiungo che se tornano ai grembiulini per non " acquire" le differenze sociali è una sciocchezza.

Secondo voi non ci saranno grembiuli firmati e grembiuli dell'Upim?

Su forza, guardate cosa accade sugli astucci e gli zaini....

Franca ha detto...

Ecco quello che mancava alla scuola: il grembiulino firmato!

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