(il postino delle sei) - non siete costretti a mangiare cavallette, ma…


come sapete alcuni giornalisti sono stati autorizzati a varcare le millenarie porte del Tibet.
In cambio della disponibilità il regime cinese ha imposto qualche insignificante condizione: scegliere le testate ( Wall Street Journal, Usa Today, Financial Times, Associated Press, cinque di Hong Kong e una nipponica, le fortunate), solo due giorni di permanenza, accompagnatori, vigilanza diurna e notturna, nessuna intervista. Hanno anche tenuto a far sapere loro che mangiare cavallette non era obbligatorio, ma sarebbe risultato molto gradito a Hu Jintao.

Due brevi note: mi chiedo se la dignità umana, che in quanto tale dovrebbe appartenere anche ai giornalisti, non avrebbe dovuto convincerli a rifiutare sdegnati un “invito” così dettagliato. Quanto ai monaci, che sfuggiti ai controlli sono riusciti a incrociare i giornalisti e hanno tentato di far sapere loro che erano prigionieri nei monasteri, sembra che urlassero “freedom”… purtroppo le prestigiose penne non conoscevano il termine, e si sono lagnate per l’assenza di un interprete.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

La voglia di scoop e la dignità sono purtroppo, inversamente proporzionali...

le penne che graffiano sono scomode, talvolta fastidiose, altre addirittura dolorose.

Meglio mangiare le cavallette arrosto, che fare DAVVERO il proprio meraviglioso mestiere.

Un sorriso con la penna in mano

C.

riccardo gavioso ha detto...

@comocomix: speriamo gli vadano per traverso ;)

Anonimo ha detto...

Avevano ragione a chiedere l'interprete: il significato della parola libertà non lo conoscono affatto,o meglio, gli è completamente estraneo....

riccardo gavioso ha detto...

Paolo Conte cantava: "...libertà e perline colorate" ...hanno scelto le perline ;)

Anonimo ha detto...

c'è sempre qualcuno nella storia che sceglie lenticchie... o perline al posto di ciò che vale veramente... solo che ora sembra diventata un'epidemia!

Anonimo ha detto...

Che tristezza... oltre a mangiare cavallette chissà...non aggiungo altro. Ciao!

riccardo gavioso ha detto...

in effetti, questi sono molto oltre... ;)

ciao e grazie!

Anonimo ha detto...

per fortuna che i monaci non avevano letto le condizioni imposte.. la libertà non la puoi regolamentare!!

riccardo gavioso ha detto...

ho sempre amato chi lotta per la libertà... pensano di rivendicare la loro, e difendono anche la nostra... almeno quella poca che ci è restata.

Anonimo ha detto...

E quelli sono giornalisti di giornali autorevoli? chinare il capo alzando il culo, in obbedienza al dictat dei boia; Per 60 anni non facevano entrare gli stranieri in cina, per la dignità è il rispetto dei Tibetani, quell'invito a quelle condizioni andava rifiutato, pasassero altri 60 anni; Ma nonostante il regime repressivo, qualche cosa trapela dalla cortina cinese, le proteste si stanno allargando in molte altre province.

riccardo gavioso ha detto...

sembra che nessuno sia più in grado di dire no alla Cina... scarseggiano gli organi? ...ok, era cattiva, ma adesso mi sento meglio ;)

Anonimo ha detto...

più che gli organi, scarseggiano i dollari! (vedi debito estero USA)

zefirina ha detto...

è perchè non riescono a dire di no alla cina?????

sarò mica per il colore dei soldi????

(avrai capito che ho la mania di citare titoli di film)

Franca ha detto...

I nostri non avrebbero avuto nessuna difficoltà...

rudyguevara ha detto...

AMAREZZA,AMAREZZA,NON POSSO DIRE DI PIù.

riccardo gavioso ha detto...

@ zefirina: "Sette anni in Tibet"... bisognerà assolutamente rivedere le quote ;)

buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: i nostri sono abituati a stare accucciati ai piedi del padrone e mangiare gli avanzi... nessun dubbio sulle cavallette

buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ rudyguevara: amarezza, amarezza!!!

ti auguro un fine settimana dolcissimo ;)

Vale ha detto...

Che tristezza, davvero......

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