(il postino delle sei) - quanta reale ignoranza nella pseudocultura



spesso i libri raccontano illusioni e spesso si nutrono di illusioni.
Fatti di carta, basta un refolo di vento, per far alzare pagine che si dondolano nell’illusione di poter stare ben al di sopra delle ristrettezze e meschinità della mente umana. Ma spesso, arrivate troppo vicine al sole, finiscono per prendere fuoco e ripiombare nella dura realtà del quotidiano.
L’ostracismo nei confronti degli autori israeliani, ospiti d’onore, ma ad alcuni non graditi, della Fiera del libro di Torino, è cosa più seria di quel che può sembrare, in quanto dimostra come l’ignoranza possa trovare terreno fertile proprio nel luogo che fertile dovrebbe essere d’idee e non certo di preconcetti. Il discorso potrebbe essere lungo e, proprio per questo, vedremo di farlo molto breve: ignoranza, si diceva, riferendosi a quelli che condannano al rogo autori e libri senza conoscere gli uni e senza aver letto gli altri… neppure nel famoso 451 di Bradbury potrete ritrovare tanto accanimento e tanta spocchia.
Gli scrittori israeliani sono autori di opere che stigmatizzano l’operato del proprio governo e che promuovono un dialogo di pace per quella terra martoriata. Spesso tra i primi a denunciare le atrocità di cui si sono macchiati i propri leader a danno del popolo palestinese. Quindi chi propone l’ostracismo nei loro confronti non si comporta diversamente da chi, sessant’anni fa, per combattere lo stalinismo e denunciarne i crimini, avesse pensato bene di censurare le opere di Aleksandr Solzenicyn, in quanto autore russo.
Quanta reale ignoranza nella pseudocultura.

36 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono contro le censure di qualsiasi tipo e da qualsiasi parte provengano.
la chiusura, il non ascolto delle ragioni delgi altri, l'intolleranza. Io sto dall'altra parte, anche se questo mi rende antipatico.
^_^
Ciao!

Anonimo ha detto...

Si concordo con te comicomic, massima apertura e libertà di scelta, nessuna censura mi rende felice.

Quindi chi propone l’ostracismo nei loro confronti non si comporta diversamente da chi, sessant’anni fa, per combattere lo stalinismo e denunciarne i crimini, avesse pensato bene di censurare le opere di Aleksandr Solzenicyn, in quanto autore russo.
Quanta reale ignoranza nella pseudocultura.

Lo sottoscrivo rickgay

Uyulala ha detto...

Bene hai fatto a ricordare "Fahrenheith 451" (romanzo che come sai amo molto). Il rogo dei libri e l'esclusione degli autori è l'omicidio delle idee.
Molto triste quanto è accaduto. Sebbene quantitativamente ci sia una grande distanza, qualitativamente i fatti son simili alla fatwa versi "Versetti Satanici"

Diego d'Andria ha detto...

Un brevissimo appunto: la critica indirizzata al salone del libro di Torino non riguarda gli scrittori israeliani ospitati (e ci mancherebbe!), ma piuttosto, l'invito rivolto allo "Stato di Israele" quale ospite d'onore.

Occhio al distinguo, dunque. Ne parla, meglio e più esaurientemente di questo mio succinto commento, Giulietto Chiesa in un recente post (www.giuliettochiesa.it).
Se non altro, gli organizzatori del salone a parer mio hanno peccato di eleganza e diplomazia, considerata la generale situazione palestinese e, in particolare, quella recente della striscia di Gaza.

Saluti.

riccardo gavioso ha detto...

@ diego d'andria: scusami, ma in un salone del libro l'ospite d'onore è la letteratura israeliana o il governo israeliano? Gli scrittori israeliani o i governanti israeliani? A meno che mi si dimostri che tra le due cose non vi è alcuna differenza...

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: la vera cultura non può che unire i popoli... e, come in questo caso, gli amici in sua difesa.

un saluto dalla parte del torto, o della ragione?

Anonimo ha detto...

Un sorriso dalla parte dove (con mio sommo piacere) entrambi ci troviamo.
Quella della tolleranza, del rispetto per le idee altrui, per la voglia di dire sempre come la pensiamo.
Tu con un graffio che talvolta fa sorridere, io (parole tue) con un sorriso che a volte sa graffiare.

Sono un po' stanchino, ti saluto, caro Riccardo.
Stasera brinderemo (virtualmente) per il motivo che tu sai.
Da un tuo elettore, che pretende (voto di scambio?) il giusto premio, un abbraccio con affetto
Carlo

riccardo gavioso ha detto...

@ 1manifesto: l'intolleranza avanza, e tutto sembra andare verso un clima da stadio. Sembra strano trovarsi a ridiscutere di cose che sembrano ormai acquisite, purtroppo...

una buona serata

riccardo gavioso ha detto...

@ uyulala: l'unica consolazione è, come diceva Orwell, che la censura finisce di fare il gioco proprio di quelli che vorrebbe colpire...

una buona serata

Anonimo ha detto...

Penso di aver capito il motivo e giusto così sei il numero 1 , anche se dal mio punto di vista meriti premi maggiori .
Per ritornare sul tema del post da quel poco che capisco io, penso che i politici hanno strumentalizzato la presenza di Israele alla fiera del libro per fare la solita sceneggiata italiana, questa volta potevano stare zitti e leggere qualche libro in più.

riccardo gavioso ha detto...

... qualche libro in più male non può certo fargli.
"Solita sceneggiata" è una definizione perfetta.

vorrei davvero dividere idealmente quella cosa con te e con gli amici di giramundo: due blog fantastici, che meritavano come il mio e più del mio!

grazie di cuore, e una buona serata

Anonimo ha detto...

Grande Rik. L'ignoranza di certe proteste a volte è abissale, è molto giusto denunciare questi atteggiamenti.
Un caro saluto
Valeria

riccardo gavioso ha detto...

è molto facile pensare a comparti stagni, peccato che questi siano l'opposto della cultura.

scusa il ritardo e un saluto notturno

Anonimo ha detto...

Non concordo con tutto il post ma il concetto di fondo è cristallino e mi trovi concorde su tutta la linea
Ciao

riccardo gavioso ha detto...

bene! la cultura unisce! :) ...metto il sorrisino, ma non scherzo.

una buona serata

Anonimo ha detto...

se si fá caso,é sempre la veritá ad essere censurata!

riccardo gavioso ha detto...

indiscutibile... si uccide sempre chi rappresenta un grosso pericolo. Prova a chiedere ai bookmaker a quanto di danno Cuffaro ammazzato dalla mafia... secondo me ti dicono di farti la quota come preferisci :)

una buona serata

Anonimo ha detto...

infatti,siamo tutti una scommessa,la veritá é optional!! buona serata

Anonimo ha detto...

Proverbio cinese: Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti.
A Torino forse ci stanno troppe imprese per case e poche che costruiscono ponti ,un libro è un bene per tutti,non deve essere una manifestazione del libro limitata ma aperta a tutti;poi ogni persona seglierà la sua lettura preferità ma sarebbe utile leggere anche l'altrui pensiero per farne un confronto democratico.

riccardo gavioso ha detto...

in effetti in questi ultimi tempi i muri vanno alla grande... e non è un buon segno :(

una buona serata

Anonimo ha detto...

non sono contro il boicottaggio della Cina ai giochi olimpici, quindi non sono contro il boicottaggio neanche di Israele alla fiera del libro.

riccardo gavioso ha detto...

resta da chiedersi se boicottando autori israeliani che lottano contro il governo, non si finisca per fare proprio il gioco di questo.

una buona serata

Anonimo ha detto...

avevo sentito alla radio che i primi boicottare la fiera del libro erano stati proprio gli autori israeliani dissidenti...
devo verificare la notizia, non vorrei aver preso un abbaglio. :-)

riccardo gavioso ha detto...

provo a verificare anch'io :)

Anonimo ha detto...

l'intolleranza ed il revisionismo, purtroppo, sono alle porte, e stanno per varcarle. Ogni giorno si sente parole già conosciute, e spesso i brividi si accavallano sulla schiena. Non capisco davvero perchè certa gente voglia fare in modo che la storia si ripeta continuamente, senza riuscire a trovare una nobile e pacifica soluzione di non continuità...

riccardo gavioso ha detto...

sembra incredibile che dobbiamo lottare per ottenere cose che sembravano acquisite... e dire che siamo nel paese in cui dobbiamo lottare per ottenere case che parevano acquisite (ICI)... proviamo a buttarla sul ridere :)

p.s. con mio sommo stupore: ebbene, sì. Un grazie di cuore!

a quando il prossimo caminetto e con chi?

Anonimo ha detto...

lo stavo giusto scrivendo: Roberto Bernocco, il 19 alle 17.30 ...
anche se inizia a fare caldino non rinunceremo al caminetto, al limite lo spegneremo... ;)

complimentoni, comunque, felice di averti votato e contribuito ;)

riccardo gavioso ha detto...

grazie ancora... all'intervista con l'amico Roberto non mancherò!

una buona serata

Anonimo ha detto...

Leggere un libro aiuta a capire è a sapere degli altri; il sapere è il terrore di chi vuole dominare sugli ignoranti; serpeggia un'aria di censura da molte parti, la critica veritiera dei fatti, si scontra con l'ignoranza dei misfatti.
pier.p.b.

riccardo gavioso ha detto...

è vero: i regimi hanno sempre temuto la cultura sapendo che era in grado di affrancare i sudditi e farli diventare cittadini. Io sono portato a giudicare un autore da quello che scrive, non dalla bandiera che si ritrova sul passaporto... e poi, se ci fai caso, i grandi autori sono stati sempre dissidenti.

una buona serata

Anonimo ha detto...

Riesco solo ora a leggerti e ti lascio il commento che ho postato anche in OKNO:

Quello che temo è che chi è detentore di tale pseudocultura non si pone nemmeno il problema di informarsi adeguatamente perchè crede di sapere tutto.. magari per scienza infusa..
E il tutto di cui è imbevuto è pregiudizio, odio per il diverso, invidia ingiusificata di chi non conosce che quindi è accusabile di tutti i misfatti... ecc.

Il guaio secondo me è che non si ama la verità, e la verità la testimoniano i fatti... tutti i fatti, non solo quelli che fanno comodo o quelli che si inventa la propaganda.

Buona giornata!

Violaine

Isabel Green ha detto...

concordo. ieri leggevo un articolo sul corriere della sera di alain elkann e sono pienamente d'accordo con lui.bisognerebbe smetterla di personificare tutti gli israeliani con gli errori commessi dal loro governo ma iniziare a vedere gli uomini.e forse le cose inizieranno a cambiare

Diego d'Andria ha detto...

@Riccardo Gavioso:
mettiamola così: se ad un evento similare nel 1943 fosse stato invitato lo stato della Germania, quale ospite d'onore, noi oggi non parleremmo di cultura complice dei crimini di guerra nazisti? Di un avallo, una mancata azione da parte degli eruditi europei?
E se avessero invitato lo stato USA nel 2003, mentre cominciavano i bombardamenti in Iraq?

È questo il dubbio che mi si è presentato alla lettura del programma del salone del libro. Prontamente fugato dagli organizzatori, che hanno ribadito (come tu giustamente dici) il carattere solo culturale e non politico dell'incontro. Ma l'errore secondo me c'è stato inizialmente, quando si parlava di "Stato" (con la S maiuscola e ribadendo: ai 60 anni dalla fondazione) e non di "nazione" o "popolo".

Insomma, no a qualunque tipo di censura, e benvenuti tutti gli autori israeliani (alcuni davvero di alto livello). Occasioni per il dialogo ce n'è poche e vanno sempre apprezzate.
Però certe sensibilità esistono e forse, proprio da un incontro culturale dove la parola la fa da padrona, ci si aspetterebbe un po' di attenzione.

Grazie (e complimenti per l'ottimo blog :)

zefirina ha detto...

mi sembra che alle volte si esagera, non so se l'arma del boicottaggio funzioni sempre, o se appunto non si ritorca contro le fasce più deboli
a proposito da quando ieri ho letto un articolo su repubblica sull'ignoranza delle regole grammaticali e linguistiche dimolti laureati, mi sta venendo la sindrome dell'incapacità grammaticale!
ho un trucco: vocabolario sempre a portata di mano, e garzantina di grammatica!!!

Francesco Rotondi ha detto...

Riccardo, il tuo commento è impeccabile.
Una sola perplessità: forse sarebbe stato meglio confermare l'Egitto come ospite d'onore, evitando questo casino.
Concordo con te sul fatto che la cultura non va mai boicottata da qualsiasi stato provenga.
Devo dire, che la di là delle responsabilità oggettive dello stato israeliano, i paesi islamici continuano ad essere molto indietro riguado a tollernaza culturale....anche quelli più democratici e tolleranti

riccardo gavioso ha detto...

quasi sicuramente si poteva trovare una soluzione ed evitare tutto questo cancan. Spero un giorno di vedere come ospiti d'onore insieme scrittori israeliani e palestinesi, e sono certo che non direbbero cose poi così diverse. Anche perchè diventa difficile sperare che la politica possa inventarsi una soluzione, se non ci riesce nemmeno la cultura.

una buona settimana

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