(il postino delle sei) - la mangiatrice di uomini


la Storia è un felino feroce.
E da sempre si ciba di uomini.
Quegli stessi uomini che spesso s’illudono di averla chiusa in gabbia e resa inoffensiva.
Ma, a volte, la Storia è un felino crudele. Non uccide per sopravvivere, ma dilania per crudeltà.

La domanda è: riusciremo mai a domarla?

Sono certo che qualcuno saprà anche dirci di chi sono le mani…
“500”
“600”
fu l’ordine che arrivò per radio.
“500” era il “nome dell’uomo”
“600” significava “morte

36 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Bellissimi versi.

"La Storia è un felino che uccide
e da sempre si ciba di uomini..."

Solo riflettevo che se sono gli uomini (alcuni almeno) a fare la Storia e come cantava De Gregori siamo Noi la Storia, la prima amara considerazione è che l'uomo è "cannibale".

O meglio, pur non cibandosi dei propri simili (caratteristica essenziale che serve per preservare la specie) ha trovato, in quanto essere "pensante" ed "intelligente", un modo per eludere questo divieto: non si nutre dei propri simili ma fa le guerre ed in questo modo li può sopprimere e/o sottomettere.

Siamo sicuri che sia La Storia ad essere crudele o è l'uomo ad essere uno st...olto?

A voi l'ardua (si fa per dire lol) risposta....

anecòico ha detto...

la Storia ci guarda sorniona come un gatto... per questo dobbiamo imparare a conoscerla, per non restare più graffiati

ottima riflessione quella che proponi, carissimo rick

un abbraccio

anecòico

riccardo gavioso ha detto...

@ daniele: in effetti la tua riflessione è davvero notevole: la Storia come elusione del tabù del cannibalismo. Credo che la Storia sia il grande specchio che riflette l'immagine dell'uomo e l'immagine non è confortante...

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ anecoico: o unendo i tre commenti, potremo dire che dovremmo imparare a conoscere noi stessi per evitare di graffiarci.

ricambio l'abbraccio, e un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

Non saprei dirlo meglio di così.
Un abbraccio

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: direi che ci hanno appena detto che tutti sono uguali e tutti rubano alla stessa maniera, ma forse non hanno capito che la Storia nessuno la può fermare.

ricambio l'abbraccio

Anonimo ha detto...

Me ne sono accorta...
(p.s.: puoi sanare la mia ignoranza e a fine serata svelare di chi sono?)

Un abbraccio, vado a friggere i frati alla tribù ^_^, Lisa

riccardo gavioso ha detto...

se non lo fa qualcuno prima, prometto che rimedio io.

però anche tu devi sanare la mia ignoranza: cosa sono i frati? (anche a fine serata, ovviamente)

un abbraccio e buon appetito alla tribù ;)

Anonimo ha detto...

La vicenda mi è oscura, Riccardo, me la puoi svelare?

Mikelo

P.S. ti ho mandato un'e-lettera, ti è arrivata?

riccardo gavioso ha detto...

vedrai che qualcuno sa di chi sono...

Mail appena arrivata, la studio con calma e ci sentiamo più tardi

a presto, Riccardo

Anonimo ha detto...

se non sbaglio era 500 700.

600 se vivo... ma forse ricordo male

riccardo gavioso ha detto...

controllo...

600 dead 700 alive

davvero molto molto bravo, ma facciamoli soffrire ancora un po' :)

un sorriso storicamente ammirato :)

Anonimo ha detto...

Lo so. (Sono andata a vedere)
Anche stavolta mi hai messo al corrente di una cosa che prima non sapevo.
Grazie.

riccardo gavioso ha detto...

lo scambio è reciproco ;)

grazie a te, e buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Neanch'io lo sapevo... per fortuna c'è Zio Google.
Però... che bello decidere della vita di un uomo, fosse anche l'ultimo criminale della terra, con un 500 600... k bello sto mondo...

riccardo gavioso ha detto...

tutta la storia delle ultime ore è drammatica, commuovente e a tratti grottesca.
Tieni anche conto che a ricevere la telefonata c'era un agente della CIA, quindi che la vita di un uomo valesse cento punti era già un bello sforzo da parte loro.

un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Veramente pazzesco...

riccardo gavioso ha detto...

ormai il mistero è svelato: la fine del Che avvenne dopo una lunga notte nell'aula di una scuola passata con i cadaveri di due suoi compagni. Le mani furono tagliate in seguito per provare la sua identità e rispedite a Cuba, il corpo sepolto in un luogo segreto venne riesumato parecchi anni dopo.

un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Caro rick, sarà la febbre, il raffreddore, l'influenza, ma non mi dice niente..... a parte che mi sembra una cosa spaventosa. Prima di andare a letto vorrei sapere a cosa si riferisce.

riccardo gavioso ha detto...

in effetti la foto è impressionante: tutti ricordiamo Guevara per la bella foto icona o per quella divertente di Korda mentre insegna a Castro a giocare a golf. Ma la storia ha sempre due facce.

Mi spiace di essere arrivato un po' tardi, ma forse dai commenti in basso avevi già intuito.

un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Ci sono arrivata per vie traverse ma ne avevo sentito parlare. Sulle prime avevo pensato al cantautore cileno Victor Jara, torturato e ucciso dai militari di Pinochet, al quale mozzarono le mani.

riccardo gavioso ha detto...

io invece non conosco la storia da te riportata, e mi riprometto di approfondirla.

grazie per lo scambio, e buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio il posessore delle mani, ora è fra i più grandi miti della storia, la sua tragedia finale, si svolse in Bolivia? Rimango è lascio nel dubbio?
pier.p.b.

riccardo gavioso ha detto...

molto bravo! Per la precisione in una piccola scuola del paesino di Higuera. Poi il corpo fu trasportato a Vallegrande, fotografato, e un medico militare gli amputò le mani.

un buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Nonostante gli anni, per fortuna la memoria tiene, non sono ancora rimbecillito del tutto, meno male.
buona giornata anche a Te

Anonimo ha detto...

i diari della motocicletta c'entrano qualcosa... bell'articolo rick.
OT: Lisa....a me niente frati?
Tem

riccardo gavioso ha detto...

molto bravo anche tu! Per concludere, il cadavere che venne sepolto in gran segreto, come dicevo, fu esumato dieci anni fa e rientrò a Cuba. I resti furono sepolti in un mausoleo fatto erigere nella citta di Santa Clara.
Si narra che le sue ultime parole, davanti al soldato che esitava a sparare, furono: " Coraggio, stai solo uccidendo un uomo! "

un buon fine settimana, e per i frati cerchiamo di rispettare la coda! :)

Anonimo ha detto...

Il Che wooow..
Vuoi farmi andare a dormire sognando stasera Rick..
In pratica l'uomo dei sogni: bello, intelligente e anche rivoluzionario!
Mi sa che quella notte, però, è scomparso anche lo stampo degli uomini così :-)
Un abbraccio Sara
Ps la foto (terribile) non è importante.. lui ..è lui :-)

riccardo gavioso ha detto...

nei commenti ho diviso la storia a pezzetti, e ora sono in crisi... Posso aggiungere che si è discusso a lungo se il sergente che sparò ricorse a molti colpi perchè ubriaco e titubante o se volessero accreditare l'idea dell'uccisione in battaglia.

La cosa curiosa e paradossale, che forse non tutti sanno, è che l'uccisore del Che, Mario Teran, è stato di recente operato agli occhi proprio dai medici cubani.

un buon fine settimana

Franca ha detto...

Arrivo tardissimo, quando ormai è tutto svelato, ma posso giurare che lo sapevo.
Da quello che so io, hanno sparato molti colpi appositamente per farlo soffrire a lungo.
Le mani gliele hanno tagliate affinchè il suo corpo non potesse essere riconosciuto tramite le impronte digitali.
Il Che sarebbe dovuto sparire, ma invece vivrà per sempre:
HASTA SIEMPRE COMANDANTE!

riccardo gavioso ha detto...

Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà.
Ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni
e voi a decine che usate parole diverse, le stesse prigioni;
da qualche parte un giorno,
dove non si saprà,
dove non l'aspettate,
il "Che" ritornerà

hasta siempre!

Anonimo ha detto...

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

Non saprei dirlo meglio di così.
Un abbraccio.
C.

riccardo gavioso ha detto...

direi che ci hanno appena detto che tutti sono uguali e tutti rubano alla stessa maniera, ma forse non hanno capito che la Storia nessuno la può fermare.

ricambio l'abbraccio

Anonimo ha detto...

Per farti ridere un po', io immediatamente ho pensato che in maniera grottesca e satirica volessero rappresentare delle mani "potenti" sull'informazione.

riccardo gavioso ha detto...

in effetti il giornale poteva ingannare. Credo sia stato messo per prendergli le impronte digitali, come prova della cattura prima di far sparire il corpo.

un buon fine settimana

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!