E ho scelto questo articolo dedicato alle donne, che, oltre che colonna portante di un'infinità di cose, lo sono sempre più della blogosfera... specie quella di qualità!
tra poche ore inizierà a Roma il corteo contro la violenza sulle donne, nell’ambito della giornata internazionale ad essa dedicata dall’ONU. Essendo un’iniziativa internazionale, partiamo da molto lontano. Nel Bangladesh, ogni anno circa cinquecento donne vengono sfregiate col vetriolo, componete delle batterie e mezzo decisamente a buon mercato, di facile reperibilità e particolarmente adatto ai paesi poveri. L’acido procura alla pelle ustioni dolorosissime paragonabili a quelle del fuoco, e quasi sempre le donne, oltre a rimanere sfigurate per sempre, perdono la vista e il controllo dei muscoli facciali, e con esso le possibilità di masticazione. Spesso le vittime sono giovanissime, dodici o tredici anni, e le conseguenze, in mancanza di rapide cure, possono portare fino alla morte. In origine la punizione era riservata alle figlie che rifiutavano di sposare l’uomo scelto dai genitori, ma ora l’acido colpisce le donne e le bambine per aver semplicemente rifiutato le proposte di un uomo, le mogli ripudiate e le spose che non abbiano onorato il debito della dote. Il loro destino diviene l’emarginazione, perdono la possibilità di diventare spose e madri, e le aspetta una vita di stenti e di isolamento quasi assoluto. D’altra parte stiamo parlando di un paese in cui al desco si siede il capofamiglia, poi tocca ai figli maschi, alle figlie femmine, e solo da ultimo alla moglie: naturalmente in caso di estrema povertà la catena può interrompersi in qualsiasi punto. So che state per chiedermi: ma questo è medioevo, cosa centra con noi? Siamo davvero sicuri che il medioevo sia così lontano da noi? Da un paese, come il nostro, in cui in un anno un milione e centocinquantamila donne sono oggetto di violenza, ottantamila sono stuprate o molestate sessualmente, e ogni due giorni una muore per le violenze subite. Il problema è di natura culturale e la stragrande maggioranza dei casi avviene in famiglia. Le donne sono spesso le prime a celare la violenza subita, vittime a loro volta di un retaggio culturale, in altri casi così impaurite da cercare di cancellare l’orrore patito, sperando che non abbia a ripetersi. Così moltissimi casi restano confinati tra le mura domestiche, e quelli che riescono a valicarle si scontrano spesso contro l’inerzia delle forze dell’ordine e della magistratura, che a volte indulgono, e in altri casi si limitano a provvedimenti di prammatica che non sono certo in grado di sottrarre le donne alla loro paura. E’ utile che oggi molti uomini facciano un’esame di coscienza, che ripensino al loro atteggiamento nei confronti di mogli, figlie e compagne. E soprattutto si rendano conto che, anche se girano con tre cellulari in tasca, seguiti e guidati da un satellite, il medioevo è dietro l’angolo.
26 commenti:
Mi associo a Lisa.
Ricordavo benissimo questo graffio...che era più di un graffio, era un urlo, un'imprecazione. Una ferita che sanguina.
Io credo che non ci dovremmo mai stancare di ricordare quanto è prezioso il contributo femminile alla vita "reale" e virutale"
E quanto ci perde, il mondo, a continuare pervicacemente a considerare il mondo in a come figlio di un dio minore.
Per fortuna, facciamo passi avanti. ma non dapertutto, e non abbastanza.
Un sorriso lungo un anno, amico mio.
Carlo MA ANCHE gli altri Comicomix
@ lisa72: con affetto, ti auguro un Anno meraviglioso a cominciare proprio da stasera. Tra i post che ricorderemo con più ammirazione c'è il bellissimo "come vive la mia famiglia?", e anche a loro i miei più sinceri Auguri.
Hai scelto bene: le tue parole su Dachau dimostrano la tua preziosa sensibilità.
un abbraccio col cuore
@ comicomix: e credo, come ricordava giustamente qualcuno, che si debbano anche evitare quei comportamenti che, pur non gravi, risultano come fastidiose allusioni ad una presunta superiorità.
ancora Auguri
@ davide: numeri che fanno male, e storie che fanno male. Alcune arrivano da lontanissimo, altre dalla porta accanto.
con amicizia, i miei migliori Auguri di un Felice Anno Nuovo!
Hai perfettamente ragione: è un problema di cultura e credo che un grande ruolo in questo spetti a noi madri nell'educazione dei figli.
Buon 2008!
grazie per questo post.
ci sono verità e realtà terribili che vale la pena di conoscere.
per diventare più lucidi e consapevoli e così vivere *meglio*.
anche se fa più male.
La cosa che mi fa più rabbia è che la maggior parte di questi pezzi di merda rimangono impuniti!
Dimenticavo. Buon anno!
@ franca: sicuramente una corretta educazione può molto, magari unita al controllo di molte pubblicità, subliminali o meno, che tendono a trattare la donna come oggetto.
i miei migliori Auguri di un Felice Anno Nuovo
@ alga: quanti casi nascosti nelle pieghe della cronaca, e quante donne che vivono condizionate dalla paura, o nella paura...
@ lupo sordo: in effetti sembra ci sia molta condiscendenza... mah...
Buon Anno anche a te
Grazie per la tua sensibilità, anch'io ricordavo questo post...
Ti riporto un brano tratto da "Mille splendidi soli" di K. Hosseini.
E' proibito cantare.
E' proibito danzare.
E' proibito giocare a carte, a scacchi, d'azzardo e far volare gli aquiloni.
E' proibito scrivere libri, guardare film e dipingere.
(...)
Donne, attenzione:
Dovete stare dentro casa a qualsiasi ora del giorno.
Non è decoroso per una donna vagare oziosamente per le strade. Se uscite dovete essere accompagnate da un mahram, un parente di sesso maschile. La donna che verrà sorpresa da sola per la strada sarà bastonata e rispedita a casa.
Non dovrete mostrare il volto in nessuna circostanza.
Quando uscite dovete indossare il burqa. Altrimenti verrete duramente percosse.
Sono pribiti i cosmetici.
Sono proibiti i gioielli.
Non dovete indossare abiti attraenti.
Non dovete parlare se non per rispondere.
Non dovete guardare negli occhi gli uomini.
Non dovete ridere in pubblico. In caso contrario verrete bastonate.
Non dovete dipingere le unghie. In caso contrario vi sarà tagliato un dito.
Alle ragazze è proibito frequentare la scuola. Tutte le scuole femminili saranno immediatamente chiuse.
Alle donne è proibito lavorare.
Se vi renderete colpevoli di adulterio verrete lapidate.
mio suocero ha lavorato per qualche anno in Bangladesh, e sono cose che purtroppo conosco bene. Al desco si siede il capo famiglia con l'ospite, poi mangiano i figli maschi, le femmine e per ultima la moglie.
ancora i miei più cari Auguri!
Anche a te e a voi tutti.
Dvado a preparare le lenticchie... unica concessione alla tradizione in questa casa!
Se nel mondo manca l'armonia fra femminile e maschile non c'è da sorprendersi che vi sia tanta violenza
l'armonia che è così facile trovare in natura, per l'uomo sembra traguardo difficile da raggiugere. Ma senza armonia non può esserci amore... e senza amore...
Ancora Buon Anno!
Mi accodo... Anche io ricordo bene questo articolo e l'ho apprezzato già allora... La condizione femminile, non soltanto nei Paesi che pensiamo noi ma spesso anche in quelli "impensabili", è lontana dal poter essere definita normale per una persona. Si, perchè si tratta semplicemente di persone anche se molti lo dimenticano troppo spesso!
da noi niente acidi, ma la violenza si scatana spesso con la stessa ferocia.
i miei più sinceri Auguri di Buon Anno
Gran bel post, Riccardo. Scritto benissimo quanto alla forma e mi trova perfettamente d'accordo da "vecchio" paritarista quanto ai contenuti. La foto è, però, un po' troppo dura, anche se capisco che, per raccontare l'orrore, a volte sono necessarie foto crude...
Buon 2008,
Michele
hai ragione, caro Michele, è un po' dura. Nel post originale avevo messo un avviso, ma oggi ero davvero di corsa... speriamo faccia riflettere qualcuno su qualche piccolo orrore quotidiano.
con amicizia, i miei Auguri di un Felice Anno Nuovo
Grazie per aver riproposto questo importantissimo post.
Ti auguro buon anno, Riccardo
Sentitamente.
grazie a te, e, con affetto, i miei Auguri di un Felice Anno Nuovo
Un augurio particolare a tutte le donne
Auguri
per onorare quella LUNA
in noi femminile
nascosta o sfacciata
sempre imprevedibile e nuova.
A tutte le donne: sappiate coltivare il giardino che c'è in voi e dei vostri frutti date a piene mani, non dimenticate mai i segreti,i misteri e i sogni che avete ricevuto come dono dalla natura; hanno tentato di spegnervi, hanno provato a calpestarvi, ma nessuno mai saprà estinguere la vostra fonte inesauribile di umanità.
Auguri caro Riccardo e auguri alla tua Torino che insieme a te ha saputo rispettare un grande dramma.
Auguri a te, cara amica, e siccome mancano quaranta minuti a mezzanotte sono molto in ritardo, ma ancora in tempo
Buon 2008!
Auguri di un felice 2008 Riccardo,
e un agurio particolare a tutte quelle donne che non possono ancora aspirare alla vera libertà ...
e che i tuoi messaggi raggiungano, graffino e trafiggono la mente di chi sostiene queste orrende tradizioni.
fortunatamente, grazie ad alcune associazioni, in quei paesi le cose stanno iniziando a cambiare. Chissà se sarà più difficile lì o da noi?
un Felice 2008 anche a te, Gianni!
Posta un commento