se siete arrivati a questo articolo convinti che possa risolvere i problemi di condizionamento della vostra magione, devo subito deludervi: se desiderate più freddo, dovrete aspettare una decina d’anni perché sia messa a punto la tecnica di refrigerazione magnetica; se invece avete bisogno di più caldo, lo stesso tempo sarà necessario perché il riscaldamento del globo faccia il suo corso.
Il climax è una delle più misconosciute figure retoriche.
Quelli che la scorsa settimana si sono persi nei meandri filosofici del paradosso, si tranquillizzino. Il climax è semplicissimo e ruberà pochissimo tempo alla vostra Domenica.
L’etimologia del climax è greca e significa “scala”. Infatti questa figura retorica consiste nell’accostare diversi termini in un crescendo che, se siete melomani, potremo definire rossiniano.
Questa figura è particolarmente usata in poesia, dove oltre all’effetto logico della progressione, si aggiunge anche un gradevole effetto ritmico.
Un esempio classico tratto da Cicerone, può essere: “Abiit, excessit, evasit, erupit”, che in italiano possiamo tradurre “se ne è andato, è uscito, è fuggito, si è precipitato via...” Non ci è dato saper dove fuggisse Catilina.
Ancora due note: il climax denota ambiguità sessuali e può essere indifferentemente maschile o femminile (è quindi ammissibile dire anche: “la climax”), e genera un’altra figura retorica nel suo opposto: l’anticlimax.
Per concludere, diamo il consueto tocco politico ai nostri vaneggiamenti grammaticali:
esempio di climax: banco del mercato, bottega, negozio, supermercato, centro commerciale, azienda, società per azioni, mafia (la notizia non sarà sfuggita a nessuno, ma la mafia è la prima azienda italiana con un fatturato di 90 miliardi di euro)
esempio di anticlimax: …consenso al governo Prodi il 1 Novembre, consenso al governo Prodi il 2 Novembre, consenso al governo Prodi il 3 Novembre, consenso al governo Prodi il 4 Novembre, consenso al governo Prodi il 5 Novembre…
1 commento:
Buona Domenica anche a te, Lisa.
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