In effetti le lancette degli orologi, e il tempo di conseguenza, dovrebbero andare avanti.
Ma in questi giorni sentiamo parlare “ di guerra fredda “, di “ terzo conflitto mondiale “ , di corsa al riarmo della Russia che vuol tornare ad essere superpotenza, e quindi qualche dubbio pare legittimo.
Diamo un’occhiata proprio al paese di Putin, e alle sue adunate di giovani che si dedicano a interessanti attività ricreative come crivellare di colpi le sagome di personaggi considerati nemici del paese: Osama Bin Laden, l'oligarca in esilio Boris Berezovski, il campione di scacchi Garry Kasparov, il primo ministro estone Andrus Ansip e Xenia Sobciack, regina dei peggiori programmi tv. La parola d’ordine: “ Vuoi votare? Impara a sparare! “
Ormai reso “ vintage “ dal passare del tempo di cui si diceva, mi tornano in mente tutte le volte che i regimi hanno rivolto le loro attenzioni ai giovani e al modo in cui questi dovrebbero impiegare il loro tempo. Dai “ Balilla “ alla HitlerJung, dai feroci ragazzi della “ Rivoluzione Culturale “ agli spietati bambini guerrieri di Pol Pot, gli esiti sono stati nefasti e si sono significativamente scostati da quelli auspicati nel “ Manuale delle Giovani Marmotte “.
Ritenevo la Russia ormai lontana da certe ombre, ma quella di Putin mi pare impegnata in un inopinato “ dressage “ che la potrebbe condurre molti passi indietro, fino a raggiungere tristi tempi che parevano per sempre dimenticati. D’altra parte, chi arriva dalle “ Vite degli altri “ , solo al cinema mostra un’insospettabile umanità e un minimo di senso critico nei confronti della storia.
Quello che però sorprende, e rafforza i miei dubbi, è il fatto che la stampa libera per descrivere queste simpatiche scampagnate abbia fatto riferimento alle adunate giovanili delle croci uncinate. Se davvero fosse opposizione, dovrebbe conoscere lo splendido film di Mikhalkov intitolato “ Sole ingannatore “ dove, nel mezzo del dramma delle purghe staliniste, si assiste ad una tragicomica e oceanica adunata di giovani che si cimentano ad indossare maschere antigas, mentre una gigantografia del “ padre “ sovrasta tutti appesa ad un pallore aerostatico.
Quale citazione migliore in un paese davvero libero dagli incubi del passato. Ma il popolo russo è bravissimo a fiutare l’aria che tira, e il paragone deve essere sembrato inopportuno.Concludo, quindi, rinnovando l’invito a controllare spesso le lancette dei vostri orologi: in un attimo qui rischiamo di ritrovarci molti anni indietro.
Ma in questi giorni sentiamo parlare “ di guerra fredda “, di “ terzo conflitto mondiale “ , di corsa al riarmo della Russia che vuol tornare ad essere superpotenza, e quindi qualche dubbio pare legittimo.
Diamo un’occhiata proprio al paese di Putin, e alle sue adunate di giovani che si dedicano a interessanti attività ricreative come crivellare di colpi le sagome di personaggi considerati nemici del paese: Osama Bin Laden, l'oligarca in esilio Boris Berezovski, il campione di scacchi Garry Kasparov, il primo ministro estone Andrus Ansip e Xenia Sobciack, regina dei peggiori programmi tv. La parola d’ordine: “ Vuoi votare? Impara a sparare! “
Ormai reso “ vintage “ dal passare del tempo di cui si diceva, mi tornano in mente tutte le volte che i regimi hanno rivolto le loro attenzioni ai giovani e al modo in cui questi dovrebbero impiegare il loro tempo. Dai “ Balilla “ alla HitlerJung, dai feroci ragazzi della “ Rivoluzione Culturale “ agli spietati bambini guerrieri di Pol Pot, gli esiti sono stati nefasti e si sono significativamente scostati da quelli auspicati nel “ Manuale delle Giovani Marmotte “.
Ritenevo la Russia ormai lontana da certe ombre, ma quella di Putin mi pare impegnata in un inopinato “ dressage “ che la potrebbe condurre molti passi indietro, fino a raggiungere tristi tempi che parevano per sempre dimenticati. D’altra parte, chi arriva dalle “ Vite degli altri “ , solo al cinema mostra un’insospettabile umanità e un minimo di senso critico nei confronti della storia.
Quello che però sorprende, e rafforza i miei dubbi, è il fatto che la stampa libera per descrivere queste simpatiche scampagnate abbia fatto riferimento alle adunate giovanili delle croci uncinate. Se davvero fosse opposizione, dovrebbe conoscere lo splendido film di Mikhalkov intitolato “ Sole ingannatore “ dove, nel mezzo del dramma delle purghe staliniste, si assiste ad una tragicomica e oceanica adunata di giovani che si cimentano ad indossare maschere antigas, mentre una gigantografia del “ padre “ sovrasta tutti appesa ad un pallore aerostatico.
Quale citazione migliore in un paese davvero libero dagli incubi del passato. Ma il popolo russo è bravissimo a fiutare l’aria che tira, e il paragone deve essere sembrato inopportuno.Concludo, quindi, rinnovando l’invito a controllare spesso le lancette dei vostri orologi: in un attimo qui rischiamo di ritrovarci molti anni indietro.
7 commenti:
Qualcuno, molto più in gamba di me, ha parlato dei corsi e ricorsi della storia..
Ho sempre pensato non fosse così, ho sempre considerato la storia un qualcosa che avanza, anche se con traiettorie non lineari.
ADesso, a volte, ho davvero l'impressione che il tempo sia un gambero..
Spero sia frutto del mio occhio contemporaneo, che non vede il percorso di lungo termine...
E comunque, come diceva un altro grande, nel lungo termine saremo tutti morti...
Un sorriso che non russa
Mister X di Comicomix
Un popolo che è caduto, e ancora deve rialzarsi, ha disperato bisogno di una identità. Putin non è riuscito ( o non ha voluto ) creare una nuova Russia democratica, ha quindi rispolverato un miscuglio di simboli dello zarismo e del comunismo, per non scontentare nessuno.
Qualcuno mi ha detto che noi occidentali non riusciamo a capire che sono gli stessi cittadini russi i primi a chiedere un leader forte ed una nazione temuta nel mondo, che loro non hanno la nostra concezione di democrazia come condizione sine qua non: bisogna accettare il fatto che non tutte le nazioni ed i popoli debbano per forza avere i nostri stessi princìpi fondanti.
Per Un paese che ha vissuto 50 anni di dittatura, passare ad una democrazia matura ci vuole tempo e Putin è l'uomo giusto in questo momento.
Posso solo dire che tutto questo non mi lascia di certo sereno.
Che sia fatto in nome di una qualche identità nazionale, per creare un paese, come la Russia, allo sbando e senza identità, più sicuro e felice e si voglia nuovamente ripiomabre nella guerra fredda, mi sembra un'pò debole come motivazione.
Ma è così difficile desiderare la pace...
Certo, non fà business, non genera potere, ma mi sembrano così lontani i momenti in cui tutti deisderavano un mondo migliore...
Alla prossima...
Comunque è già tanto che Putin abbia deciso di rispettare la costituzione (limite dei due mandati), questo mi ha stupito.
grande, ottima penna rickgav
anzitutto scusate per il ritardo nella risposta, ma la penna mi ha chiesto un paio di giorni di ferie e, non essendo molto abile nelle trattative sindacali, ho dovuto concederglieli.
Mi pare che i commenti si dividano tra coloro che condividono le mie preoccupazioni, e coloro che fanno osservare che tra la Russia di oggi e quella del " Sole ingannatore " ci siano differenze enormi e sostanziali.
Questi ultimi hanno certamente ragione, ma prendo spunto da un amico scrittore che consiglio a tutti, Gaspare Armato. Come storico tende ad occuparsi dei piccoli fatti e della quotidianità della storia, per spiegare i grandi eventi della Storia, convinto che, anche nel suo campo, le radici affondino sempre nel terreno. Il tiro al bersaglio della gioventù putiniana è certamente un piccolo, ma inquietante fatto, e le carabine non sono testate nucleari, ma...
Grazie per la visita ad Antonio.
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