Никола́й Васи́льевич Го́голь



lo sciopero virtuale, che a qualcuno potrebbe sembrare un’innovazione del nostro esecutivo, in realtà ha profonde radici storiche. Dallo schiavo nubiano che poteva virtualmente scioperare, ma aveva diritto a ricevere realmente il doppio delle frustate che gli sarebbero spettate in una normale giornata di lavoro, passando per il gladiatore romano che si asteneva dal lavoro e veniva identificato con una croce (non il solo nome), per arrivare al servo della gleba russo, o anima morta se amate Gogol, che poteva scioperare tranquillamente dopo il trapasso, la casistica è varia e articolata.

Ora lo sciopero virtuale è diritto anche in Italia, Second Life a parte, e la notizia ci riempie di legittima soddisfazione. Ma poiché le buone leggi hanno sempre la possibilità di essere emendate, ecco un’ulteriore miglioramento che ci viene dalla culla della democrazia. Apprendiamo infatti che i carpentieri statunitensi, per nulla disposti a rinunciare ad una paga di 28 dollari l’ora, che comunque ritengono inadeguata, hanno reclutato i senza tetto, cui passano 8 dollari l’ora per scioperare al posto loro. Questi arrivano puntuali, radunano le loro povere cose, si travestono da carpentieri, e iniziano, con scarsa convinzione a ritmare slogan e a muoversi lentamente ingobbiti da pesanti cartelli.

Molti, che abbiano più o meno la mia età, sono cresciuti con i ricordi degli sceneggiati in bianco e nero di mammaRai ispirati ai romanzi di Cronin, e delle lotte sindacali dei minatori del Galles, tormentati tra la giusta lotta per condizioni di lavoro e paghe più degne, e le mogli che ridotte allo strenuo li ponevano di fronte alla fame dei loro figli. A questi abbiamo poi aggiunto le letture di Zolà e il “Metello” di Pratolini, finendo per avere un’idea romantica dello sciopero come mezzo per arginare le ingiustizie sociali e ridare dignità al lavoratore. Naturalmente, questo romanticismo dello sciopero oggi deve fare i conti con una realtà che come salsedine sembra in grado d’intaccare e corrodere ogni cosa. I giornali ci forniscono settimanalmente i calendari degli scioperi, e questi hanno perso la forza e la determinazione che chi abiti in una città operaia come me ricorda nei grandi cortei dei metalmeccanici di una trentina di anni fa.

Ecco quindi la soluzione: sciopero virtuale e per interposta persona.

Perplessità tipo: se lo scopo di uno sciopero e di un corteo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, chi potrà sentirsi toccato dalle sorti lavorative di una categoria sapendo che quelli che manifestato appartengono ad un'altra? E se questa mania di appoggiarsi a fornitori esterni anche in materia di lotta sindacale dovesse prendere piede e qualcuno avesse l’alzata d’ingegno di organizzare lo sciopero del pubblico impiego italiano per le vie si Bucarest, in un ottica di contenimento dei costi? Per poi magari finire con il paradosso degli scioperanti che scioperano per conto altrui, che, ritenendosi sottopagati, scioperino contro gli scioperanti-datori di lavoro, e magari questi ultimi per risparmiare accettino di sfilare in corteo in loro favore, ma contro se stessi?

Complicato?

E’ un mondo difficile!

66 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se non sono una matusa come te e dunque non posso ricordare nulla de "La Cittadella", in bianco e nero con Alberto Lupo, ... ooopss... credo di essermi tradita! Comunque, sul punto: che vadano regolamentati gli scioperi nel comparto del trasporto pubblico, e me pare sacrosanto. Spesso si tratta di veri e propri sequestri di persona autorizzati. Ma 'sta storia dello "sciopero virtuale" non capisco come possa funzionare: ne leggo qui una definizione, ma non mi è chiaro ugualmente... sono tarda...

riccardo gavioso ha detto...

@ bastian cuntrari: sicuramente deve essere fatto il possibile perchè lo sciopero nei trasporti crei il minor danno possibile ai cittadini, che se usano i mezzi pubblici sono già dalla parte di chi si prende la beffa. Quanto allo sciopero virtuale vale quello per interposta persona degli americani: assoluta mancanza del senso del ridicolo ;)

un abbraccio, e scusa per lo spostamento

Joe ha detto...

Neppure Kafka sarebbe riuscito a inventare un'assurdita' come questa!
Penso che nel prossimo futuro dovro' venire in Italia per accertarmi se il paese esiste ancora......

zefirina ha detto...

non erano i giapponesi che si mettevano una fascia bianca ad un braccio per far capire che scioperavano pur continuando a lavorare????

ribadisco il concetto che io non posso scioperare, non per via di chissà quale ideologia, ma lo sciopero da noi non è contemplato, lo so lo so direte voi, con quello che guadagni, ma che c'entra, non mi posso forse "innervosire" per ingiustizie commesse proprio da chi fa le leggi???

altra domanda mi sfugge qualcosa ma il diritto allo sciopero non è scirtto nella costituzione:
Art. 40
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.

Anonimo ha detto...

Che tristezza: come ogni giorno un altro pezzo di democrazia che se ne va.
Al confronto le intercettazioni del Premier strappate sono un'inezia.
Poveri noi!
:(((
Marisa

Anonimo ha detto...

Ricordo le nottate sotto la neve davanti alle fabbriche a scaldarsi con bidoni dove ardeva la legna delle cassette della frutta. Si durava un minuto in più del padrone. E noi, studenti, in un certo senso eravamo i precursori degli scioperanti in conto terzi.
Tempi duri, come questi, ma con tanta dignità e voglia di lottare. Oggi si preferisce il grande fratello. La miseria di questa epoca infelice
Prim

Most Famous Quotes Ever ha detto...

ciao grande.. ho letto un nome nel tuo testo.. gogol.. mi ricorda qualcosa da bambino.. scusa se ti disturbo..

fabio r. ha detto...

bene. era una conseguenza logica. dal lavoro virtuale allo sciopero virtuale. ed il cerchio si chiude.

Riccardo ha detto...

assolutamente ridicolo e basta. E' una storia che riguarda il pasato, o il Giappone al massimo dove vige, credo, tutt'altra mentalità.
Lo sciopero ha perso il suo vigore, vero, ma ha come intento quello di creare un danno per farsi notare, sensibilizzare, fare capire a tutti quanto siano importanti tutti gli ingranaggi di questa complessissima macchina che è una nazione. Se si fermano gli spazzini, se si fermano i controllori dei tram o gli avvocati, beh, quel giorno o quei giorni cambiano, non c'è da dire niente.
Lo sciopero virtuale è una presa di culo col quale si arricchisce l'industriale, o quantomeno non ci va in perdita.
Ma non è quello il tasto più dolente: ci vogliono togliere il diritto INDIVIDUALE di sciopero, vogliono far passare lo sciopero come una cosa organizzata dai sindacati, ovvero, un operaio non può scioperare perchè il proprietario della sua ditta ha commesso un reato nei suoi confronti. O meglio, nella visione governativa, deve mobilitarsi il sindacato, chiedere ai lavoratori se vogliono scioperare e poi comunicare, dopodichè scioperare.
La macchinosità della questione, il fatto che si dia importanza solo al sindacato, eleva a rango di merda infima la persona che vuole scioperare perchè convinta anche se da sola.
Il mondo del lavoro è in lutto.

Uhurunausalama ha detto...

Ammazza ma quanto sei vecchio??? :D
Dai scherzi a parte,ma è possibile che in questo paese bisogna sempre delegare gli altri a fare le cose?Ci mancava lo sciopero virtuale,poi ci tappiamo bocca,orecchie e naso e siamo a posto..Ci sarai sabato pomeriggio al corteo della rete migranti?

BC. Bruno Carioli ha detto...

Regolamentare lo sciopero nei servizi di pubblica utilità è necessario, e regole già ci sono.
Eventuali nuove vanno contrattate col sindacato.

Anonimo ha detto...

giorno di ritardo...nel frattempo ho detto anche io la mia sul tema, ma mi permetto di linkare questo splendido post.

Un abbraccione

Carlo

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: virtualmente esiste ancora, e se ti interessa proprio c'è l'Italia in Miniatura, in scala premier, che presto sarà sostituita dall'Italia in Dittatura ;)

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ zefirina: molto interessante che un diritto costituzionale sia disatteso proprio dove la Costituzione ha domicilio. Evidentemente c'è chi emenda bene ma razzola male ;)

un abbraccio e un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ marisa1: cara Marisa, la sensazione è proprio quella: "Un pezzo al giorno leva la democrazia di torno"... rimarremo con la teleteocrazia ;)

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ prim: dignità e voglia di lottare... lotta per la dignità, e dignità ottenuta tramite la lotta!

un giorno ci toccherà dire: ho visto e fatto cose che voi nani non potete neppure immaginare...

un buon fine settimana

Damiano Aliprandi ha detto...

Lo sciopero deve servire per creare disagi all'azienda, ma anche ai cittadini!


Con queste legge vogliono far finire il poco"scontro" che c'è rimasto. In parole povere, la democrazia...

Bel post, mi piace le analogie che hai fatto con il passato! Niente di più vero in quello che hai detto!

riccardo gavioso ha detto...

@ iguest: il buon Gogol... in Italia ce ne servirebbero minimo una dozzina ;)

grazie, vengo a dare un occhiata al tuo blog

riccardo gavioso ha detto...

@ fabio r. : e un volta che un cerchio si chiude, hai voglia a trovare l'uscita...

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ riccardo: credo che senza le grandi lotte operaie dei secoli scorsi avremo un paese simile a quello messo alla berlina da Gogol. E gli unici cartelli che spunteranno saranno quelli dei padroni... a danno dei consumatori ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ Uhurunausalama: decrepito! ;)
De "Il naso" se ne occupato sempre Gogol, quanto alla manifestazione mi piacerebbe venire, se riesco a superare dei problemi di famiglia: forse devo andare a conoscere i miei nipoti (figli di mio fratello, ho detto decrepito, ma non così decrepito :)

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ bruno: sai, loro lavorano virtualmente da un sessantina d'anni: è il minimo che potessero fare per coerenza ;)

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

@ l'incarcerato: è un concetto che sembra sfuggire a molti il meccanismo dello sciopero. Del resto uno è passato alla storia perchè faceva arrivare i treni in orario, questi ci provano con bus e tram ;)

avendo incrociato spesso i tuoi interessanti commenti in giro per il web, ti ringrazio molto e ti auguro un buon fine settimana :)

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: ti ringrazio di cuore e vengo a leggere il tuo.

a prestissimo, un abbraccio e un buon fine settimana a tutti voi

riccardo gavioso ha detto...

ho il fondato sospetto che OKNOtizie non digerisca bene il cirillico nei titoli ;)

Anonimo ha detto...

...caro riccardo ...virtualmente hai ragione ..nei fatti ok ha dovuto digerire anche il cirillico :-)

riccardo gavioso ha detto...

anche il premier lo sta studiando: sembra sia comodissimo per controllare la stampa ;)

Anonimo ha detto...

:)

Ma non ci sono già per legge i minimi servizi garantiti ? Su trasporti, personale medico ecc ecc ?

riccardo gavioso ha detto...

e mi risulta che fossero appena stati cambiati...

grazie per il commento, gli altri saranno virtualmente precettati entro dieci minuti :)

Anonimo ha detto...

Sono una crumira :)

Anonimo ha detto...

Premetto che il tuo regno non lo voglio. Suppongo i numeri siano una seguenza illogico-governativa. Sono andati in TILT i nostri rappresentanti o pseudo tali? :-)

riccardo gavioso ha detto...

vero, sono in debito di qualche spiegazione, e, pur in sciopero, non mi tiro indietro:

il titolo è la trasformazione dell'inserimento in russo di "Nikolaj Vasil'evic; Gogol' ", come appare sul blog. Mi piacerebbe sapere cosa scriverebbe oggi l'autore de "Le Anime morte" se abitasse dalle nostre parti...

Il romanzo "Le anime morte" rappresenta all'interno dell'opera di Gogol,quello che in Inghilterra viene definito un "masterpiece". E' un'opera davvero tormentata realizzata tra il 1835 e il 1852 e che comunque rimase incompiuta a causa della prematura morte dell'autore. L'opera risulta essere un realistico e preciso dipinto della Russia contadina e zarista,tutta imbrigliata in un complicatissimo apparato burocratico ereditato dalle riforme di Pietro il Grande. L'intenzione dell'autore era quella di realizzare più che un romanzo,un vero e proprio poema: affascinato e colpito in modo eccezionale dalla lettura di Dante durante il suo soggiorno in Italia, Gogol voleva realizzare un'opera in tre libri, tutta improntata a vero spirito russo.Essa infatti contiene in sè veri e propri momenti lirici enfatizzati dal romanticismo di Gogol. Il realismo di Gogol, con un'ironia di stampo "petroniano", raggiunge livelli mai visti prima. A ragione Dostoevskij individuerà in lui il padre della letteratura russa che tanto successo ebbe nella seconda metà dell'Ottocento. Il romanzo presenta una sfilza di personaggi provenienti da ogni classe sociale, privi di ogni spirito etico, tutti protesi verso piaceri e ricchezze: la cultura europea aveva grandemente influenzato il modo di vivere dei russi.Tale aridità spirituale si concretizza nel commercio delle "anime morte" da parte del protagonista Cicikov con il fine di arricchire i propri possedimenti, privilegio riservato a chi dimostrava di avere un certo numero di servi della gleba. Ancora una volta richiamando Petronio, si può dire che solo attraverso una commedia satirica Gogol permette al lettore di trovarsi faccia a faccia con questa realtà eticamente spoglia, in tal modo evidenziandone tutti i guasti e i difetti.

Anonimo ha detto...

Scusa il ritardo Riccardo,

ero impegnata a preparare una dichiarazione dei redditi virtuale, che regolarizzerò con un versamento virtuale.

Ciao!:-)

riccardo gavioso ha detto...

mi ha appena telefonato uno e mi ha detto: "Si consenta di dire alla sua amica che non ha ben compreso cosa intendo per sciopero virtuale... tanto meno per sciopero fiscale virtuale!!!" ;)

Ciao Mac :)

Anonimo ha detto...

Ma guarda cosa si doveva vedere, credevo che ci fosse solo il lavoro virtuale, poi ci avevano abituato allo stipendio virtuale e adesso anche lo sciopero virtuale.... non stanno per caso esagerando?.

riccardo gavioso ha detto...

cara Ross, abbiamo un governo geekissimo ;)

Anonimo ha detto...

;-)

Anonimo ha detto...

Sai cosa mi preoccupa? Che piano piano si arrivi ad una virtualità totale, politica virtuale, stipendio virtuale, lavoro virtuale, ferie virtuali così come il testamento biologico, di fatto virtuale... virtuale anche fare all'amore? No eh!!!:)

riccardo gavioso ha detto...

Eldo, chi lavora fa l'amore, e chi non lavora, pur virtualmente, non fa l'amore nemmeno virtualmente... sorry! :)

Anonimo ha detto...

Dio che dddolore!!!:)

riccardo gavioso ha detto...

è "L'amore ai tempi del Belusca"... ci hanno fatto anche un film ;)

Anonimo ha detto...

....Ma la Virtualità si ottiene tramite strumenti predisposti;

Nel caso dello sciopero virtuale, (Trasporti a livello nazionale..ipotesi) se ai mezzi del pubblico trasporto, per solidarietà, le categorie di Pensionati, Cassa integrati, Disoccupati, impedissero di circolare per le pubbliche vie, con piccoli gruppi di attraversatori agli incroci, bighellonando tranquillamente su e giù o altre piccole azioni di impedimento alla circolazione, I lavoratori saranno in sciopero Virtuale, ma il risultato sarà Virtuale???

riccardo gavioso ha detto...

il sindacalismo del terzo millennio si presenta complesso: in effetti ci toccherà arruolare vecchiette e boyscout ;)

Anonimo ha detto...

Posso aprire un'agenzia di fornitura di scioperanti virtuali? Mi spiego meglio: voi scioperate virtualmente, s'intende, e io vi fornisco gli scioperanti reali, quelli, cioè, armati di randelli che spezzino le ossa a chi ha avuto questa cazzata di idea.

Anonimo ha detto...

Ok, adesso mi metto a fare qualche lavoro virtuale. Spero solo che lo stipendio sia "reale" ;-)

riccardo gavioso ha detto...

buoni spesa su mediashopping ;)

riccardo gavioso ha detto...

se i prezzi sono ragionevoli, puoi considerarmi già in sciopero ;)

ne approfitto per sottolineare che la storia dei senzatetto che scioperano al posto dei carpentieri, e che potrebbe sembrare una mia idiozia, è assolutamente reale!

Anonimo ha detto...

infatti mi pare di aver letto qualcosa del genere anni fa, ma l'ho considerata "un'americanata"... Come considero questa trovata qui da noi non lo dico per non oltrepassare il limite della decenza...

Anonimo ha detto...

Gli scioperi li devono fare quelli veramente incazzati. Si deve vedere dalle loro facce. Chi organizza scioperi per procura non lo è abbastanza, come quelli che fanno i cortei in maschera con coretti montanari e resistenziali.

riccardo gavioso ha detto...

avanti così, e potremo sostituire Pelizza da Volpedo con un bel campo lungo del Carnevale di Viareggio

Anonimo ha detto...

vorrei commentare ma sono basita,potrei essere incriminata per apologia di reato [mobile.senato.it] :XXX

riccardo gavioso ha detto...

immaginando, io propendo per apologia di sacrosanta giustizia!!! ;)

Anonimo ha detto...

allo stato attuale sempre di sovversione si tratta ;-)

riccardo gavioso ha detto...

chapeau!!! :)

Anonimo ha detto...

La possiamo chiamare "legge Bavaglio". Stanno ampliando la Legge Scelba per modificare l'art 21.

Anonimo ha detto...

mais ou se trouvent en ces moments les amant du chevalier?

a sciopperer?

riccardo gavioso ha detto...

mon dieux!!! ...non gli resta che giocarsi il "Lodo primae noctis" ;)

Anonimo ha detto...

allora,dunque,quindi,insomma un cin cin virtuale e che Dio ce la mandi buona ..... virtualmente si intende :-D

riccardo gavioso ha detto...

per compensare, avremmo bisogno di essere figli di un Dio Maggiore ;)

nasdrovie Doc! :)

Anonimo ha detto...

esattamente :-) nasdravi rick ;-)

Franca ha detto...

Siamo alla follia.
Questa si che è reale...

Anonimo ha detto...

se non fosse che ci è passata ogni voglia di ridere, tutto ciò è così surreale da sembrare una barzelletta. Di quelle tanto care al PresDelCons.

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: saranno le scie chimiche o le chiome bitumate? ...mah!

un buon fine settimana

riccardo gavioso ha detto...

jeneregretterien: Mio Dio, come siamo governati in basso! :)

Anonimo ha detto...

Lo sciopero virtuale. Abbiamo superato anche la visione profetica di Orwell. E riescono ad avere un seguito mostruoso.

riccardo gavioso ha detto...

@ leningrad cowboys: dicevo ad un amico, nell'altro post, che se qualcuno mi viene a dire che quelli di Orwell, invece che politici, sono libri di fantascienza, giuro che mi innervosisco ;)

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