Un Popolo dovrebbe aver imparato il valore di una vita umana, specie se gli è stata rubata sei milioni di volte.



Un Popolo dovrebbe aver imparato il valore di una vita umana,
specie se gli è stata rubata sei milioni di volte.


Un Popolo dovrebbe aver imparato il peso dell’ingiustizia,
specie se lo ha dovuto portare per una decina d'anni.


Un Popolo dovrebbe aver imparato il valore della tolleranza,
specie se ha conosciuto per secoli il suo opposto.



(sono solo sei righe, ma susciteranno molte polemiche. Io non credo che le vittime di ieri siano i carnefici di oggi: le vittime di ieri volano nel vento. Ma credo che i carnefici di oggi non abbiano imparato nulla dalle vittime di ieri. E il mio blog, da sempre sta con le vittime, non con i carnefici. Per questo v’invito a leggere queste sei righe, e non in mezzo a queste sei righe)

125 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.

Mostri che con la violenza generano altri mostri.
Usano la violenza per vincerla ma , così facendo, la alimentano.

Non so se prevale la stupidità o la cattiveria umana.

Noi restiamo umani, come dice il nostro amici Vick
Primlug

Anonimo ha detto...

Ed io sono con te!

PS Buon anno! ;-)

Anonimo ha detto...

L'uomo è davvero uno starno animale, capace al tempo stesso di grandi gesta e di incredibili bassezze.

E le collettività di uomini, i popoli, sono anch'essi capaci di dimenticare rapidamente le sofferenze dei padri e di diventarne artefici verso altri popoli. Tra israele e Palestina ormai non è una questione di torto e di ragione. E' una questione di totale perdita di quella che un tempo chiamavamo umanità.

:-(

Tisbe ha detto...

Io la penso come te!

Gaspare Armato ha detto...

Non è facile analizzare, non è facile commentare... una cosa è certa: l'uomo non impara dagli errori, dalla storia. L'uomo è una specie a parte del regno animale, unico nel suo genere che è in balia dei sentimenti, come burattino mosso qua e là.
Certamente la violenza è da condannare, anzi, necessariamente da condannare.

Rino, triste, triste, triste.

Lisa72 ha detto...

Non si può giustificare l'omicidio di bambini inermi con la (giusta) memoria di altri omicidi di bambini inermi... :(

Lisa

Joe ha detto...

Queste sono domande che da anni mi son posto. Purtroppo non ho risposta.
Israele e' anni che sta seminando i semi di un raccolto che sara' altrettanto tragico. Con la violenza non si vince mai.

Unknown ha detto...

Chi dovrebbe far polemiche contro questo spaventevole assassinio? Ma pure io non leggo solo le sei righe ma vedo e sento cosa ci sta in mezzo: ci sta il più grande silenzio del mondo che aveva condannato il nazismo e la sua avversione antiebraica! E questo papa? Che non riesce a fare nomi e cognomi degli asassini!

Barbara Tampieri ha detto...

Caro Riccardo, in sei righe sei riuscito a dire tutto.

Anonimo ha detto...

Non giustifico la reazione israeliana (per la sua sproporzione almeno) ma vi faccio 2 semplici domande:

Se un vostro coetaneo vi da un schiaffo (dopo provocazioni) reagite?
e se non reagite e ve ne da un'altro?

Audrey ha detto...

Caro Riccardo,
stasera leggendo alcuni commenti su OKNO sono riuscita ad incaxxarmi ancora... (eh lo so non perdo mai il vizio!).
Ancora gente che ti trascina in inutili e sterili "querelle" sui morti che giustificano i morti.
Come scrive Lisa:
Non si può giustificare l'omicidio di bambini inermi con la (giusta) memoria di altri omicidi di bambini inermi...
Un abbraccio,
Audrey

Ivo Serenthà ha detto...

Un post assolutamente inerente nella drammatica realtà,si odiano da sempre,penso all'infinito,non riuscire a trovare compromessi pare inaudito.

Comunicazione di servizio e risposta da Ok notizie

Ottima,la similitudine con il balenottero del foglio,buon anno Riccardo,ricordati di modificare il link sul tuo spazio,il nuovo blog Freedom è http://freedomlibertadiparola.blogspot.com

Ciao,Ivo

Anonimo ha detto...

D'accordissimo. Solo che quando tra una decina di giorni (al massimo) nessun "medium" di rilievo ne farà più parola, vorrei risentir tuonare la tua voce. Hai presente i 1500 donne e bambini sepolti vivi in Libano nell'estate 2006?

Franca ha detto...

Io la penso esattamente come te...

Unknown ha detto...

Condivido
Michele pianetatempolibero

Linea Gotica ha detto...

l'uomo è un animale che NON impara. me ne sto convincendo ogni giorno di più

Anonimo ha detto...

Io queste sei righe le condivido e le estendo anche a tutti noi perchè ogni popolo ha da imparare dalle passate sofferenze e ingiustizie ma in troppi continuano a reagire con la violenza più disumana, sempre pronti a prevaricare e infliggere altro dolore.

Buon anno nuovo Riccardo, a te e tutti i lettori del blog.

riccardo gavioso ha detto...

@ primlug: ricordo bene quella citazione, e non potevi sceglierne una migliore ;)

i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ pibua: grazie di cuore, e i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: a volte sembra che popoli, bandiere e religioni non siano altro che la scusa che l'uomo attende per poter perdere l'umanità che gli è stata data.

un commento, il tuo, che credo tutti possano sottoscrivere con ammirazione!

grazie, Riccardo

Anonimo ha detto...

Prego, amico mio. Con tanta tristezza ho appena letto attonito questo post di Vik, e mi sono permesso di aggregarlo QUI.

E' terribile.

:-(((

riccardo gavioso ha detto...

un immagine non mente!

e di solito non parla. Questa urla: vergogna!

riccardo gavioso ha detto...

@ tisbe: grazie Tisbe, e i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

Anonimo ha detto...

Cercare le ragioni dell'aggressione israeliana nei missili di Hamas è ipocrita: io credo che a Tel Aviv si voglia incassare il più possibile prima del cambio di presidente USA, che lungi dal preludere ad un brusco mutamento di rotta in politica estera porterà tuttavia ad una diminuzione del sostegno americano allo stato ebraico, soprattutto sulla sua criminale gestione della questione palestinese.

Se è vero che la lotta al terrorismo internazionale può passare solo attraverso nil disinnesco delle grandi questioni irrisolte, a cominciare da quella del Medio Oriente, è altrettanto vero che dalla tensione trovano giovamento sia le grandi organizzazioni terroristiche che le mire espansionistiche di Israele, che pagherebbe la pace con un drastico ridimensionamento delle sue entrate in termini di aiuti economici.

Un intreccio politico ed economico che le popolazioni pagano con il sangue in ragione di uno a cento, peggio che alle Fosse Ardeatine, e nessuno venga a dire che è guerra: sui civili è soltanto tiro al bersaglio.

Buon anno, Riccardo, speriamo che il 2009 si apra con migliori auspici di quelli che chiudono quest'anno

riccardo gavioso ha detto...

@ rino: sai Rino, ha volte ho il sospetto che l'uomo non impara dalla Storia o perchè non la conosce o perchè ne conosce una sua imitazione scadente.

Quindi un grazie a chi ce la racconta, e i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa72: ogni bambino che muore è un "nostro" bambino che muore. E' un pezzo del nostro futuro che viene a mancare.

un abbraccio, passo da te per gli Auguri ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ joe: la violenza è un tumore che prende il posto della nostra umanità.

i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ davide: l'uomo dimentica in fretta: è la sua salvezza e anche la sua maledizione.

i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ riverinflood: questo Papa sembra molto più preoccupato di dover cambiare i suoi programmi di viaggio che dei motivi per cui dovrà mutarli.

i miei auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ lameduck: cara Lame, sei molto generosa.

i miei Auguri per un 2009 esattamente come tu lo vuoi :)

riccardo gavioso ha detto...

@ tartamax: e se tu dessi uno schiaffo a qualcuno perchè ti ha buttato fuori da casa tua?

riccardo gavioso ha detto...

@ audrey: il giorno che non ti incaxx più, mi preoccuperò molto seriamente :) Di fronte ad una ritorsione vigliacca sulla popolazione civile, fatta con lo scopo di fomentare una guerra civile, la rabbia è inevitabile. Come di fronte alle menzogne che tanto per cambiare ci vengono propinate.

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ ivo: l'odio finisce per consumare se stesso. E tutte le guerre, per quanto lunghe, hanno avuto la loro fine.

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

link aggiornato ;)

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: sulla Palestina ho fatto un bel nodo al fazzoletto ormai già da tempo ;)

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

Anonimo ha detto...

L'uomo morto spiritualmente, è peggio di un animale. Quello che vivifica l'uomo è lo spirito, c'è bisogno che l'uomo incomincia a ricredersi di poter vivere senza Dio.

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: grazie Franca!

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ michele: grazie Michele!

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ nicola: vero, l'uomo non impara facilmente, specie se invece della verità gli viene fornita come abecedario quella di comodo.

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ flo: la violenza è la strada più facile e spesso la più vigliacca. Per la pace serve un coraggio enorme...

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ angelo: un'analisi perfetta, e un ultimo paragrafo che è davvero difficile non condividere.

e i miei Auguri per un 2009 esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: Dio insegna la Pace, ma gli uomini sono secoli che compiono gli atti più efferati in suo nome.
Forse a qualcuno andrebbe ricordata la storia della macina del mulino...

Anonimo ha detto...

Questa notizia non merita solo un voto, ma soprattutto di stare giorni interi in prima pagina.

riccardo gavioso ha detto...

ti ringrazio di cuore: fa piacere vedere che c'è chi sa comprendere :)

Simone ha detto...

In fin dei conti siamo tutti esseri umani, per cui questo discorso dovrebbe valere sempre... e invece alla fine nessuno impara mai.

Ciao Rick, buon anno.

Simone

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo! Pensa che a me spesso quando dico queste cose danno dell'antisemita!

riccardo gavioso ha detto...

@ ale: non credo mi si possa tacciare di antisemitismo. Il mio blog da sempre è in prima linea contro il "negazionismo", con diversi articoli e un logo appositamente creato. E la cosa che più mi ha rattristato è apprendere che in una manifestazione pro Gaza sia stato invitato quel lurido verme di Faurisson. Del resto credo che cavarsela con l'antisemitismo sia una bella scusa per tenersi lontani da qualsiasi analisi storica e il più vicini possibile a una scelta ideologica preconfezionata.

speriamo in un 2009 migliore, e te lo auguro :)

Anonimo ha detto...

Sarebbe onesto esprimersi dopo una attenta analisi di come e perchè e nato lo stato di israele in un'area dove a farla da padrone e a contedersela erano le brame coloniali dei paesi occidentali usciti dalla trgedia del 2° conflitto mondiale

riccardo gavioso ha detto...

ma senza dimenticare cosa successe subito dopo la creazione dello stato d'israele. Dici bene riguardo alle brame coloniali, dei paesi occidentali, ma anche dello stato neonato.

Anonimo ha detto...

Riccardo, sono sei righe densissime di significati.

Hai la capacità di condensare in queste poche righe un pensiero complesso su cui ci sarebbe da commentare per pagine e pagine.

Sono particolarmente colpito dalla profondità di questo post!

riccardo gavioso ha detto...

ti ringrazio davvero molto.

A volte capita, che spinto dalla rabbia e dalle emozioni che suscitano certe immagini, le parole si mettano in fila da sole.

Anonimo ha detto...

le vittime di allora se fossero sopravvissute non credo si comporterebbero come fa adesso chi dai ricordi ha recepito solo l'odio

riccardo gavioso ha detto...

hai perfettamente ragione: come me avrai visto molte interviste coi sopravvissuti, nei loro occhi non ho mai letto rabbia o rivalsa, ma solo la volontà che il ricordo di quello che è stato rimanesse come monito perchè non potesse più succedere. Lo stesso Wiesenthal apriva sempre le interviste sottolineando che non era mosso dal desiderio di vendetta, ma da quello di giustizia.

Anonimo ha detto...

Chi vuole la guerra e´Hamas e i popoli di Israele e di Palestina sono le vittime.

riccardo gavioso ha detto...

troppo semplice dare la colpa ad Hamas. Bisogna chiedersi perchè Hamas...

Anonimo ha detto...

ma sai chi sono Hamas???

Anonimo ha detto...

Hai imenticato Al quaeda......Idiota!!!!!

Anonimo ha detto...

Rik sappi che per un'attimo Hai fermato il tempo,(Lui è inesorabile) sei righe da Nobel per la pace.Grazie Rik continua La vita è bella.

riccardo gavioso ha detto...

sei troppo generoso, ma ti ringrazio di cuore.

Purtroppo, da quelle parti ci sono oltre sessant'anni da riavvolgere :(

Anonimo ha detto...

giustissimo, giustissimo.

condivido tutto dalla prima all'ultima riga.

e continuo a non capire.

riccardo gavioso ha detto...

grazie, caro amico.

Siamo in molti a non capire, e in troppi a non voler capire!

Anonimo ha detto...

Sono convinta che qualcuno ha capito benissimo e fà di tutto perchè sia il popolo palestinese che quello israeliano non capiscano..

riccardo gavioso ha detto...

ne sono convinto anch'io

Anonimo ha detto...

Rick, sono 6 righe ricche ed eloquenti, che condivido. Gli israeliani dovrebbero imparare qualcosa da Simon Wiesenthal.

Anonimo ha detto...

Simon Wiesenthal è stato un sopravvissuto all'Olocausto che dedicò il resto della sua vita a raccogliere le informazioni sui criminali nazisti e a rintracciarli per poterli sottoporre a processo. Fu liberato dalle forze statunitensi il 5 maggio 1945 dal campo di concentramento di Mauthausen. Quando i soldati lo trovarono, egli pesava meno di 45 chilogrammi ed era senza forze. Appena si rimise iniziò a lavorare per conto dell'esercito statunitense raccogliendo informazioni per i processi contro i crimini di guerra nazisti.

*Simon Wiesenthal non cercava vendetta ma giustizia. Chi ha orecchi per intendere intenda*

riccardo gavioso ha detto...

non ho mai sentito di uno che abbaia vissuto quello che ha vissuto lui, e per il resto della vita abbia cercato rivalse. Thomas Mann scriveva che solo da una grande sofferenza poteva nascere la grande letteratura, io credo che solo dalla grande sofferenza possano nascere grandi uomini.

Anonimo ha detto...

Concordo.

Anonimo ha detto...

Sa meglio di te il valore di una vita umana.

Sa meglio di tutti il peso dell'ingiustizia

Sa meglio del mondo intero il valore della tolleranza

Per questo non può più sopportare essere il bersaglio dell'odio

Non può più sopportare che lo si tratta in modo ingiuste

Non può più tollerare l'intolleranza..

riccardo gavioso ha detto...

sembra che la storia sia nata ieri... ma quella Storia ha sessant'anni. Hai fatto il pieno di voti, e io non voterò no. Ma...

Anonimo ha detto...

La storia di Israele cominciò molto tempo prima di 1948. Ma la storia che conosciamo, le conseguenza monumentali e fatali hanno cominciato quando la risoluzione 181 dell'ONU, in novembre, 1947 fu rifiutata dalla Lega Araba. In realtà tali conseguenze dovrebbero essere troppo pesanti per chiunque..

riccardo gavioso ha detto...

se vogliamo giocare alle risoluzioni ONU ignorate, si può fare... ma non so se ti convenga ;)

in ogni caso un Buon 2009 per te, per noi e soprattutto per loro

Anonimo ha detto...

Non riesco a dare ragione o torto in questo conflitto. Da entrambe le parti, come sempre, la differenza fra armi di offesa e di difesa è che quelle di offesa le hanno sempre gli altri e quelle di difesa sempre noi.La storia non ha mai insegnato un granche.

riccardo gavioso ha detto...

la Storia dovrebbe essere maestra di vita... troppe volte è maestra di morte

Anonimo ha detto...

Ogni nuova generazione si crede migliore o almeno diversa dalle precedenti e pensa, sbagliando, di non commettere gli stessi errori. Basta leggere un po' di filosofi e storici antichi per capire che l'uomo non è tanto cambiato nei secoli.

riccardo gavioso ha detto...

l'uomo si muove, ma così lentamente da sembrare fermo. E molti ci fa comodo restino immobili per poter ancora commerciare con le collanine.

Anonimo ha detto...

ogni generazione si crede migliore ... dalle precedenti... " è vero. ed è anche vero che bisognerebbere leggere.. leggere tanto dai filosofi ai greci alla storia ai significati delle religioni ai giornalisti inviati di guerra e tanto altro ancora

Anonimo ha detto...

E' un post coraggioso, molto coraggioso che merita il voto OK! L'ho pensato anche io sai qualcosa del genere... un popolo come quello ebreo, che si è visto massacrare per secoli e che nell'ultima guerra mondiale ha subito quello che ha subito dai nazisti, come si può essere trasformato esattamente nella stessa cosa che erano i loro persecutori? Odio? Rancore? Rabbia? Questa è la cosa che più mi inquieta. Ciao, e ancora complimenti per il coraggio!

riccardo gavioso ha detto...

ti ringrazio. Come puoi notare inizia ad arrivare il dissenso, peraltro ampiamente preventivato. Come te ho posto una domanda, ma a molti deve esser sembrata provocazione...

Anonimo ha detto...

Io invece penso che non si possano attribuire ad Israele colpe che forse non ha e credo che la storica diaspora e l'olocausto non possano essere fonte o insegnamento tali da trasformare una nazione, come Israele, in un popolo generoso, illuminato e paziente. Non credo porgerà mai più l'altra guancia. Non si può pretendere che sublimino le persecuzioni subite trasformandole in buoni propositi o anche solo in una maggior tolleranza. D'altronde non credo che Hamas debba essere visto come povera vittima. Le massime scritte, se togliamo il riferimento dei sei milioni, dovrebbe valere per tutti i popoli.

riccardo gavioso ha detto...

non posso condividere l'assunto, visto che è l'opposto del mio. Del resto quel che accade da molti anni dimostra che la Storia è servita a poco, e pare portare acqua al tuo mulino. Ma proprio per questo la condanna è più forte, e non tanto per quel che sta accadendo oggi, ma per le ingiustizie che ci hanno portato fin qui. In ogni caso apprezzo molto la tua capacità di contrapporti in modo costruttivo.

Anonimo ha detto...

Il ritardo nella risposta è dovuto al fatto che stamattina non riuscivo più a collegarmi ad Internet. La questione è molto controversa ed ognuno, in funzione delle informazioni di cui dispone, si forma una sua opinione. Io sono perfettamente conscio che analizzare un oggetto partendo da visuali diverse significa ottenere immagini non coincidenti. Ti ringrazio per l'apprezzamento che è assolutamente ricambiato, se non fosse così non avrei commentato. Ci tengo al confronto con chi stimo anche se a volte non ci si trova sulla stessa linea di pensiero. Un saluto.

riccardo gavioso ha detto...

un saluto, e i miei Auguri per un 2009 migliore

Anonimo ha detto...

Graditissimi e che ricambio di cuore. Eldo

Anonimo ha detto...

IL PUNTO DI GUZZANTI poche ore dopo i primi attacchi

Entro in punta di piedi con un OT sulle operazioni israeliane in corso a Gaza iniziando a registrare le puntuali dichiarazioni dei vari leader. Sarkozy: “Cessazione immediata dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza”. Mosca: “Fermare immediatamente l’operazione in grande scala contro Gaza. Solana: “Immediato cessate il fuoco”. Ban Ki-Moon: “profondamente allarmato per il proseguire della violenza in Israele meridionale”.





Tutte cazzate. Chiedo scusa a tutti, odio esprimermi così, ma non saprei a chi assegnare la medaglia d’oro alle Olimpiadi dell’Ipocrisia. Israele viene bombardata da mesi, tutti i giorni, con missili, razzi e colpi di mortaio e nessuna Cancelleria è stata presa dall’affanno, nessuna lacrimuccia ha solcato volti altrimenti impegnati in brindisi e bagordi.

[www.paologuzzanti.it]

Ovviamente la Lega Araba ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di prendere “una posizione sull’aggressione israeliana contro Gaza” e Mahmoud da Teheran ha chiesto di” impedire al regime sionista di continuare i suoi crimini, prova dell’atteggiamento aggressivo del regime sionista e risultato del silenzio della comunità internazionale di fronte all’accerchiamento ingiusto degli abitanti di Gaza”. Finora all’appello manca la reazione italiana.

Gli attacchi dell’aviazione israeliana erano attesi ma non erano dati per scontati anche se i segnali c’erano tutti. Il 14 dicembre due palestinesi membri di Hamas, Iyad Abid e Abdullah Abid, vengono arrestati mentre progettavano di abbattersi con un aliante imbottito di esplosivo su una stazione di sorveglianza elettronica dell’IDF nei pressi di Gerusalemme. Il 17 dicembre, dopo due giorni di attacchi ininterrotti, 21 missili colpiscono l’area del centro commerciale di Sderot provocando 12 feriti. Il giorno 21 l’intelligence israeliana è al massimo livello di allerta: i dirigenti di Hamas iniziano a nascondersi nei tunnel scavati sotto Gaza (sono lunghi ottanta chilometri). Il 22 dicembre, per la prima volta in assoluto, compare l’antiaerea palestinese: un elicottero israeliano Apache viene fatto segno di “attenzioni” prima che sorvoli la striscia nei pressi di Nahal Oz.

Il 23 dicembre si tiene una grande esercitazione di difesa da attacchi missilistici nelle città israeliane meridionali di Ashdod, Ashkelon, Kiryat Malachi, Kiryat Gat, Gedera e Yavne e il giorno dopo oltre cinquanta missili lanciati da Hamas si abbattono sulle città israeliane distruggendo case, aziende, strade, veicoli e facendo registrare 57 feriti. Il giorno di Natale Hamas chiede a Teheran di minacciare un intervento se gli israeliani dovessero lanciare un attacco su Gaza, ma gli iraniani (che non sono scemi) rispondono che preferiscono aspettare l’evolversi della situazione; il ministro degli esteri Tzipi Livni intanto è a Il Cairo ad avvertire gli egiziani, a dirgli cioè che per attaccare non avrebbero chiesto il permesso a nessuno. Nella notte l’intelligence israeliana informa i libanesi, che intervengono trovando otto lanciarazzi (caricati con razzi RAAD da 107 mm e missili Grad da 122 mm) pronti a far fuoco contro le città di Nahariya e Maalot in Galilea. Le armi erano state consegnate da Hezbollah ad Hamas nel campo palestinese di Ain Hilwa con lo scopo di aprire un secondo fronte a nord se Gaza fosse stata colpita.

In una settimana oltre 200 missili di Hamas hanno martellato Israele (ben cinquemila dal 2005, quando si è ritirato da Gaza) tenendo sotto tiro 250.000 cittadini israeliani. La reazione dell’aviazione è iniziata alle 11.30 locali con l’operazione “Cast Lead” alla quale hanno preso parte 150 tra aerei ed elicotteri con un centinaio di obiettivi designati: postazioni militari e di comando di Hamas, stazioni di polizia e il porto. Le vittime al momento sono 255, i feriti 330. Hamas è stata ingannata e colta di sorpresa: anzitutto i media hanno dato ampio risalto alla riunione di Gabinetto del 25 che pur approvando un’operazione militare la rimandava nel tempo e comunque non prima di un prossimo incontro; poi tramite gli egiziani sono state riferite ad Hamas informazioni “attendibili” circa gli israeliani che non avrebbero attaccato di sabato, Sabbath.

Parecchi comandanti ed effettivi di Hamas ci sono cascati al punto che hanno lasciato i rifugi sotterranei per presenziare ad una cerimonia militare nel loro quartier generale. E qui gli israeliani hanno colpito duramente causando le maggiori perdite, tra cui il capo della polizia di Hamas. Un portavoce militare israeliano ha dichiarato che l’operazione è “appena iniziata” e se necessario verrà ampliata e intensificata. Infatti la gran parte del potenziale offensivo di Hamas è rimasto intatto nei bunker sotterranei. Si stima che il potenziale missilistico sia oggi di circa 200 lanci giornalieri, compresi i nuovi ordigni con portata pari a 42 chilometri e che raggiungerebbero altre cinque città israeliane compresa la periferia di Beersheba.

Azzardo una mia personalissima opinione. Malgrado gli annunci ed i timori quello a cui stiamo assistendo non è il regolamento di conti con Hamas. Manca l’oste, manca l’Iran senza il quale non se ne viene a capo. Le azioni quindi saranno contenute e mirate a disarticolare le infrastrutture di comando e controllo dei miliziani legati a Teheran, a logorarli sul fronte interno, a tenerli sotto pressione e ad evitare il più possibile il coinvolgimento di civili che favorirebbe i fanatici di Hamas anche in Cisgiordania. Ad evitare anche l’apertura di un pericoloso secondo fronte a nord contro Hezbollah, alla frontiera con il Libano: in dicembre il comandante di Al Qods, generale Qassem Suleimani, si è incontrato a Beirut con il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, proprio per concordare una risposta ad eventuali operazioni a Gaza. Probabilmente anche la politica interna israeliana e le elezioni di febbraio spingono per una “mezza” misura. Olmert ormai è ridotto ad un fantasma e il suo gabinetto è stato criticato furiosamente proprio per l’inazione passiva mentre cadevano i missili palestinesi. Ehud Barak, Tzipi Livni e Ronnie Bar-On devono vedersela con gli avversari del Likud guidati da Netanyahu e non possono farcela mentre i cittadini israeliani corrono nei rifugi anti-missile e gli scolari rimangono a casa. E non possono farcela neanche se Hamas riesce a risucchiare l’Esercito Israeliano nelle strade di Gaza e a tenervelo inchiodato sotto l’occhio impietoso delle telecamere di mezzo mondo.

Quindi le discussioni serie con Teheran ed i suoi protetti sono rimandate a febbraio, quando il dossier iraniano la farà da padrone una volta insediati Obama e il nuovo Primo Ministro di Israele. Infatti grazie all’aiuto di Putin (attraverso l’azienda statale Atomstroyexport) la centrale nucleare di Bushehr entrerà nella fase ultima del completamento ed entro il 2009 si stima che Ahmadinedjad potrà disporre di materiale fissile sufficiente per assemblare tre bombe A. Fonti americane di intelligence hanno già confermato che il Cremlino ha venduto all’Iran missili terra-aria a lungo raggio S-300 ponendo Israele ad “un punto di decisione poiché una volta dislocato, il sistema anti-aereo è in grado di rilevare qualunque attacco contro i siti iraniani”. E la consegna pare che verrà effettuata in fretta e furia visto che appena lunedì scorso una “fonte diplomatica” a Mosca ha riferito che non bisognerà attendere che i missili escano dalla fabbrica. Sono già pronti, verranno prelevati direttamente dalle riserve di emergenza del Ministero della Difesa russo e spediti a Mahmoud.

Queste sono le mie prime impressioni buttate giù a caldo, poche ore dopo l’inizio delle operazioni a Gaza. Nei prossimi giorni cercherò di saperne e capire di più. Un punto solo mi sembra assodato: lo Stato di Israele è ancora una volta accerchiato e solo.

Anonimo ha detto...

condivido

Anonimo ha detto...

Io non credo che riportare un articolo a favore di Israele possa annullare l'orrore che si prova alla morte di persone inermi.Paolo Guzzanti è tristemente famoso per le sue violente prese di posizione su svariati argomenti e per la sua passione per lo spionaggio sempliciotto.I vari Igor ,Sgaramella e compagnia lasciamoli a casa una volta tanto e riflettiamo..

riccardo gavioso ha detto...

e soprattutto ricordiamoci che parliamo di una storia che ha sessant'anni. Sembra che tutto sia nato coi missili di Hamas, che le sofferenze del popolo palestinese non siano state enormi e non abbiano marciato di pari passo con la politica coloniale d'Israele. Troppo facile isolare sei mesi di storia e pretendere che sia la Storia.

Anonimo ha detto...

e chi ha fatto ciò? ho solo riportato un punto di vista, non allineato col pensiero di fondo dei vari commenti. Scaramella e soci non c'entrano nulla, fumo negli occhi per parlare di altro...è solo che, di fondo, mi fanno orrore ANCHE i missili di Hamas, lo scrivo volutamente provocatorio...che significa, altrimenti, il tuo una volta tanto riflettiamo? evidentemente che postare un argomento pro Israele (tra l'altro nemmeno troppo) significa non riflettere, dal tuo punto di vista. Conesguentemente tu il giudizio l'hai già dato, altro che riflettere, tu hai già deciso (mi pare, ma non ti sto attaccando, sto discutendo).

Riccardo, personalmente ho votato NO, penso che anche se non lo me lo chiedi ed anche se non ti è necessaria sia doverosa una spiegazione: il post, di suo, varrebbe mille OK, a maggior ragione quando ti periti di avvertire che non bisogna leggerci nulla di particolare tra le righe. Quello che c'è tra le righe, a me pare (forse sbaglio, ma è semplicemente la mia percezione) che ci sia tra i commenti; x come la vedo io, particolarmente fuori luogo il richiamo al cacciatore di nazisti

ammetto che la vicenda è talmente grande che io per primo non ho certezze; ammetto che il mio filoisraelismo (che c'è;) è basato un pò sulla pancia (e questo, lo riconosco, è sempre un male), un pò su ciò che ho letto (concedetemelo, non poco) ma tutta roba su cui non ho avuto e non avrò mai modo di verificare direttamente; son questioni nate quando ancora i miei eran bebè, e non mi piace avere certezze senza la comprensione diretta, quindi è chiaro che sull'argomento, la sensazioni di avere le idee chiare non l'avrò mai.

permettimi, però: se tutto non è nato con i missili di Hamas, tutto non nasce nemmeno con l'offensiva delle ultime ore di Israele...a che pro, dunque, il post?

riccardo gavioso ha detto...

anzitutto ti ringrazio per aver affrontato la discussione in modo equilibrato e per molti versi costruttivo. Dicevo più in alto che non credo proprio mi si possa accusare di antisemitismo, visti decine di articoli scritti contro il negazionismo, semmai di antisionismo, ma con limiti ben precisi. Ma ti voglio rispondere su a che pro: il pro nasce da una ritorsione vergognosa e vigliacca contro la popolazione civile (quanti credi siano i morti di Hamas, personalmente credo non superino la dozzina) che dovrebbe evocare i fantasmi del passato che ho citato. Mi aspetto che chi ha sofferto a lungo la fame la riconosca negli occhi degli altri. Mi aspetto che chi ha conosciuto l'orrore della violenza faccia attenzione a dove poggia il piede per non calpestare una formica. Ma quelli che hanno deciso la strage, non hanno conosciuto nè la fame nè l'orrore della violenza, e questo è forse l'appunto che si può muovere alle mie righe.

Anonimo ha detto...

ti ringrazio anche io perchè discutere con te è sempre un piacere, cosa molto rara qui sopra. il fatto che tu non sia antisemita è di tutta evidenza, tra l'altro è una condizione non trattabile per discutere con me, per come la vedo io; l'antisionismo, condivisibile o meno, è tutta un'altra cosa. Io mi schiero tra quelli che imputano parte dei morti civili palestinesi ad Hamas, sono convinto che lo scudo umano con la povera gente non sia una leggenda giornalistica per giustificare le stragi ma sia un fatto; può darsi che mi sbagli, e chiaramente sono sufficientemente di mente elastica per cambiare idea, ma, almeno per ora, ne sono intimamente convinto. Credo che i terroristi uccisi di Hamas (io li definisco così, ma anche qui mi rendo conto che possa essere opinabile) siano più di una dozzina, chiaro che sicuramente qui sono nel campo delle sensazioni allo stato puro, basate su quel che leggo dai resoconti ma pur sempre sensazioni. Di fondo il tuo ragionamento non fa una piega; se ho subito un qualcosa che mi ha segnato indelebilmente, di regola non dovrei far subire agli altri ciò che ho provato sulla mia pelle; tra l'altro, questo è anche un precetto che, da cattolico convinto, condivido in pieno. Detto questo, resta difficile rapportarsi con chi vuole la mia morte...allo stato attuale, questa è la mia visione del conflitto in quelle terre; il diaologo lo si fa in due, non con un muro, tra l'altro intriso di una visione ideologica basata sulla lettura distorta di testi sacri, ed in questo senso il discorso si allarga anche a molti paesi confinanti. Lo ripeto per chiarezza e per onor del vero, so di non sapere, per dirla con le parole di un grande pensatore; però, sulla base di poco, la mia visione è questa.

riccardo gavioso ha detto...

i miei Auguri a te per un Buon 2009, e di Pace per una terra che non l'ha mai davvero conosciuta :)

Riccardo

Anonimo ha detto...

altrettanto a te ed ai tuoi. un augurio di serenità e pace per tutto il mondo

Anonimo ha detto...

"sono solo sei righe, ma susciteranno molte polemiche. Io non credo che le vittime di ieri siano i carnefici di oggi: le vittime di ieri volano nel vento. Ma credo che i carnefici di oggi non abbiano imparato nulla dalle vittime di ieri. E il mio blog, da sempre sta con le vittime, non con i carnefici. Per questo v’invito a leggere queste sei righe, e non in mezzo a queste sei righe" --------- Le vittime di ieri, non sono i carnefici di oggi...? io inseguo da tanto, la pace pertanto aborrisco la violenza, ma nn per questo son cieca, o... almeno cerco di vedere e mi pare di vedere che le vittime di oggi eccetto i bambini piccolissimi , in quel luogo che è purtroppo la culla di quel terrorismo che ha fatto conservare (ad israele)un arsenale di razzi lanciati contro israele. le vittime nn ci dovrebbero mai essere, ma io nn posso ammazzare e continuare a far male e sperare che a me mai male, accada...

riccardo gavioso ha detto...

"Le Nazioni Unite stimarono che 711.000 palestinesi, metà della popolazione araba della Palestina dell'epoca, fuggirono, emigrarono o furono allontanati con la forza durante il conflitto e nelle violenze dei mesi precedenti."

sottoscrivo la tua ultima frase, e la utilizzo per quanto riportato

Anonimo ha detto...

Di che cosa si lamenta Israele? Di aver creato un mostro in Hamas, quando gli faceva comodo in funzione anti-Fatah?

riccardo gavioso ha detto...

e quando anche questa vergogna sarà finita, pensiamo che Hamas sarà più forte o più debole? Le stragi hanno il difetto di non contribuire più di tanto all'affermazione di sentimenti moderati!

Anonimo ha detto...

E' orribile vedere lo scempio che può provocare la cosiddetta "umanità", intesa come attività dell'uomo, ma si dovrebbero rendere visibili tutti gli scempi e non soltanto quello provocato da Israele; certo si vede un solo esercito, perchè quello "invisibile" lancia i razzi senza farsi vedere e quando si palesano lo fanno da mascherati in modo vigliacco, anche quando si fanno saltare in aria vicini a persone innocenti; e che vogliamo dire sui due bambini palestinesi uccisi proprio da razzi palestinesi, lanciati in modo errato? Dobbiamo dire basta a TUTTE LE VIOLENZE indiscriminatamente, le armi non porteranno mai la pace.

I morti non hanno nazionalità e nemmeno religione.

riccardo gavioso ha detto...

mi sento di sottoscrivere la tua ultima frase, meno le premesse. Rubo la frase ad un'amica: 50 a 1... ti ricorda mica qualcosa?

Anonimo ha detto...

Si mi ricorda che sia i 50 che l'1 hanno pari dignità sia nella vita che nella morte.

Anonimo ha detto...

Il countdown sull' elevazione dell' Iran a potenza nucleare, i segnali di escalation di tensione tra India e Pakistan, un conflitto inarrestabile nella terra più tormentata di questo pianeta, con le sue scene puntigliosamente e morbosamente riportate dei lutti e del dolore degli uni e degli altri ( a me viene in mente solo la frase finale di "Per chi suona la campana" di Hemingway ).

Quando cazzo arriva 'sto asteroide ?

riccardo gavioso ha detto...

forse saremo troppo distratti per vederlo arrivare...

Anonimo ha detto...

Hai ragione, Rick, e quanto hai postato personalmente lo sottoscrivo in pieno : in certi istanti è tormentoso assistere alle ripetizioni senza fine di gesti che prolungano all' infinito una faida tra le più drammatiche della storia.

Il dolore purtroppo è l' unico, vero concetto che fa da coagulante : ed è davvero avvilente che un popolo, che ha conosciuto i gradini più abietti della persecuzione e dell' eliminazione programmata, possa ripercorrere nel ruolo di protagonista attivo gli stessi orrori.

E dall' altra parte della barricata trovo duro da capire che GLI INDIVIDUI, nelle cui mani risiede l' unico mezzo per dire no alla guerra eterna, continuino ad accettare, senza ribellarsi, di fornire munizioni umane ed assenso per continuare questo gioco al massacro.

riccardo gavioso ha detto...

commento perfetto che mi piacerebbe potesse concludere questo dibattito. In particolar modo l'aggettivo avvilente che veste come un guanto l'orrore di questi giorni.

Anonimo ha detto...

Forse Israele..ha perso il SUO DIO.Se mai ne ha avuto uno.

riccardo gavioso ha detto...

io credo che nessun Dio sarebbe oggi dalla loro parte, come non è mai stato dalla parte di quelli che erano convinti che lo fosse.

Anonimo ha detto...

Penso che invece loro si ritengano ancora il popolo eletto. So che è un'affermazione pesante ma io li manderei di nuovo a vagare in giro per il mondo per meditare. Ciò non toglie che ci siano israeliani fermamente contrari a questo ennesimo massacro che restano inascoltati.

riccardo gavioso ha detto...

cara Marisa, hai fatto bene a ricordare che almeno il 20% della popolazione israeliana è contraria a questa strage programmata. E non sono pochi i loro scrittori che hanno detto, certamente meglio di me, cose simili. Spesso i popoli sono di gran lunga migliori di chi li governa, e questo è il grande limite delle democrazie adulterate.

ne approfitto per anticiparti gli Auguri di un buon 2009 :)

Anonimo ha detto...

io penso che ad imparare non sono i popoli ma le persone, solo chi ha sofferto come gli ebrei 68 anni fa e più. ormai di israeliani reduci dalla guerra ne sono rimasti pochi e quei pochi sono molto anziani. l'uomo dimentica in fretta e chi non soffre veramente non si rende conto del valore di una vita, mi metto in ballo anche io. gli israeliani sono come tutti gli altri, non hanno nemmeno il ricordo che i loro parenti hanno sofferto come cani perchè ci sono infiniti modi per risolvere questa guerra.

riccardo gavioso ha detto...

il mio plauso per la tua premessa: sono i singoli ad imparare dalla sofferenza, e i popoli sono spesso il pretesto per fingere di non aver imparato :(

Anonimo ha detto...

purtroppo spesso mi pare di capire tra le righe, che a noi occidentali spesso sfugga via una sottile e cruda realtà: israele rappresenta anche ilmondo occidentale odiato dai mussulmani. i colpi inferti dal terrorismo non solo solo rivolti a loro(11 settembre, israele ... india) ma hanno unpiù grande raggio d'azione, è una crociata all'inverso. Credete che la fallaci abbia cercato di destare il nostro torpore o la nostra ragione con "la rabbia e l'orgoglio"? o almeno il semplice articolo inviato al giornale... Insomma non c'è solo la realtà palestinese o degli stati uniti, ma ci siamo tutti dentro... purtroppo.

riccardo gavioso ha detto...

anche qui il discorso è complesso: pensi che l'odio che molti musulmani nutrono nei confronti degli occidentali abbia radici solo nella religione. Davvero non vedi nessun motivo economico e sociale a concimare il terreno del fanatismo. Per dodici vergini... non credo, spesso per dodici pugni di riso!

Anonimo ha detto...

vedo vedo e leggo cerco sempre di vedere di capire ed anche se mi capita di pensare che altri non vedono nn oso dirlo, perchè la verità nn sta mai da una parte sola. il motivo economico e sociale è solo incentivante. L'analfabetismo che è del 60% nella popolazione è motivo di catene mantenute ben salde.

Anonimo ha detto...

Da quando quella date, l'Israele aveva saputo che fosse tutta sola. Sapevo che non potesse contare sull'ONU che infatti non l'avesse mai aiutato, come era il caso nella prima guerra arabo-israeliana. Quasi tutte le risoluzione ignorate dall'Israele erano considerate contro i suoi interessi di sicurezza. Anzi ogni volta che Israele aveva applicato una risoluzione (ritiro dal territorio occupato), il territorio disoccupato era immediatamente utilizzato militarmente contro essa, senza che l'ONU abbia fatto quale che sia in conseguenza. Quando mai si è impegno l'ONU, ad esempio, per fermare le attività aggressiva e criminale di Hamas in Gaza, senza considerare il comportamento tanto peggio di Hezbollah?

Sei abbastanza intelligente di sapere che ci sono sempre due lati. La poesia, soprattutto essa, deve anche rivelarli. Hai ragione tu, ma ho ragione anch'io!

Ti auguro anche un buon anno, e speriamo che infine la giustizia prevalga per tutti.

riccardo gavioso ha detto...

un buon 2009 anche a te, e con lo stesso augurio di giustizia per tutti

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo,
io sono d'accordo con le tue riflessioni che, curiosamente, sono le stesse che ho fatto assieme ai miei familiari ieri sera davanti al tg.
Come forse saprai, avendo scritto una tesi sulla memoria della Shoah (fortemente voluta e fortemente amata), sono particolarmente sensibile all'argomento, e mi ha rattristato molto dover arrivare alla conclusione che, forse, da quel passato non si è tratto nessun insegnamento per il futuro. Non lo hanno tratto gli israeliani, e nemmeno noi.
V

Anonimo ha detto...

Ho seguito con interesse la discussione. Quello che mi dispiace è quando vedo che si utilizzano le tragedie che accadono nel mondo come sponda per le polemiche di casa nostra, perché allora vuol dire che si è in malafede e si cerca solo di aver ragione, invece di fornire contributi per capire.

Mettere in relazione l'Olocausto con lo stato di Israele è senza senso: la stragrande maggioranza degli abitanti di Israele non ha mai avuto a che fare con quella tragedia, se non il fatto di essere, più o meno alla lontana, di origine ebraica.

Pensare che esistano diritti assoluti e popoli eletti porta automaticamente alle peggiori tragedie del nazionalismo: almeno questo dovremmo averlo imparato dal passato.

Nello stesso modo, pensare che Israele possa vincere veramente la guerra sarebbe oggi assurdo: potrebbe farlo soltanto sterminando la popolazione palestinese, deportando i superstiti e amministrando al regione attraverso l'immigrazione forzata, ma questo non lo permetterebbero mai le grandi potenze, vincolate dalle pressioni dei paesi arabi produttori di petrolio che non possono lasciar spazio interno alla crescita ulteriore dell'islamismo fondamentalista.

Ma per rispondere alla domanda principale, io non credo alle identità storiche dei Popoli: il popolo di Israele non è diverso da quello tedesco sotto il nazismo, o da quello italiano, da quello inglese o francese. Parlare di responsabilità o risarcimenti collettivi è purtroppo fuorviante: a volte se ne ha voglia, ma in questio modo si arriva a giustificare i peggiori orrori, e anche il mondo di oggi ne è pieno

Anonimo ha detto...

Rick si è perso il senso della ragione
Ora è il momento di fermare la follia di una mano assassina che come un serial killer ammazza innocenti
Poi verrà il momento del torto e della ragione
La ragione non è MAI proporzionale alla forza
e gli omicidi di massa non sono MAI giustificabili
primlug

Anonimo ha detto...

In chiave religiosa oggi Golia è Israele...E Davide armato di fionda?...nessuno lo riconosce tra quei palestinesi tira sassi...E il fratello ammazza il fratello dai tempi di Caino...che vergogna! Il più grande insulto a Dio per chi ci crede e all'intelligenza umana per chi preferisce. Sai che sono con il tuo pensare. Buon anno a te Riccardo
francesc0

Uhurunausalama ha detto...

Sono d'accordo con quello che scrivi:è un pò il problema di tutti i popoli con la storia passata;molto spesso si commettono gli stessi errori, se non peggiori e il fatto è che è giusto guardarsi indietro ma non per snobbare il passato ma per utilizzarlo come strumento per imparare e migliorare.

Anonimo ha detto...

condivido appieno il pensiero che i civili non dovrebbero andarci di mezzo...ma ricordiamo che le frange estremiste quali appunto hamas si nascondono...vivono e sono essi stessi dei civili..e normlaissimo...anche se non condivido....che molti civili in seguito ai bombardamenti muoiano...fa orrore ma non sarebbe meglio allora prima di fermare una risposta israeliana fermare hamas?
si sapeva gia la musica che avrebbero cantato questi terroristi quando hanno scalzato al fatah piu portata al dialogo e irriso l olp...ricordiamo che questi terroristi prendono di mira soprattutto i civili...nessuno ricorda i centri commerciali...i locali...gli autobus fatti esplodere?erano obiettivi militari o loro appositamente uccidevano donne e bambini inermi al solo scopo di demotivare israele?logico che la violenza genera violenza...io personalmente se vedessi una persona che tenta di uccidere un bambino e ho in mano una pistola penso che ne farei uso...poi non so chi mi condannerebbe...ma alla fine la situazione e questa

riccardo gavioso ha detto...

@ my funny valentine: credo che per chi si sia occupato della Shoah la delusione sia più cocente. Dopo un'insensata indigestione di violenza, ci si sarebbe potuti attendere un rifiuto istintivo della stessa, e forse quel che è accaduto è l'ennesima conferma che gli interessi politici ed economici sono più forti di qualsiasi cosa.

un Buon 2009, esattamente come lo hai immaginato :)

riccardo gavioso ha detto...

@ angelo: gli "ismi" da sempre sono forieri di sventura. E tra tutti, il nazionalismo è da sempre il peggiore e quello che chiede il tributo di sangue più alto.

un Buon 2009

riccardo gavioso ha detto...

@ primlug: la pace deve volare più alta dei torti e delle ragioni, che ormai sono una matassa che non si può districare. Ma dovrà partire dalla giustizia, se vorrà essere stabile. Forse sentita da entrambi i popoli come sconfitta, forse sentita dalla prossima generazione come una vittoria.

un Buon 2009

riccardo gavioso ha detto...

@ d'io: le religioni sembrano essere una grossa complicazione quando si è in cerca di pace e tolleranza, ma forse lo è la pessima interpretazione con cui l'uomo le piega ai suoi interessi.

un Buon 2009 Francesco :)

riccardo gavioso ha detto...

@ Uhurunausalama: l'errore ha un solo vantaggio: darci la misura della distanza da ciò che è giusto. Ma, evidentemente, all'uomo servono parecchie misurazioni :(

un Buon 2009

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: i capi di Hamas sono all'estero, o hanno levato le tende ben sapendo cosa stava per accadere. Questa è una ritorsione contro i civili a fini elettorali. E da tutto questo Hamas uscirà rafforzata...

un Buon 2009

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!