ho sempre combattuto chi sosteneva che le vittime di ieri sono diventati i carnefici di oggi, e non intendo mutare una virgola: le vittime stanno sottoterra, i carnefici hanno bisogno di calpestare il suolo coi loro stivali.
Ma quando sento il vice-ministro israeliano della difesa Matan Vilnay affermare che, se non cesserà il lancio dei razzi kassam, sarà Shoah, devo giungere alle conclusioni del titolo. Shoah è una parola che nessuno può permettersi di stuprare, facendola diventare minaccia. Vilnay vergognati: vergognati di aver infangato la memoria, e vergognati delle pietose scuse che hai fornito in merito, degne di chi, oltre a non averla, la dignità non sa neppure cosa sia… del resto la propensione allo stupro, se la memoria non m’inganna, non è cosa nuova per massimi dirigenti dello stato d’israele.
Le vittime di ieri non sono i carnefici di oggi, ma il simbolo che identificava le vittime di ieri può identificare i carnefici di oggi. Per questo motivo mi tocca ammettere un errore: se al Salone del Libro di Torino non sarà specificato che ospiti d’onore saranno gli scrittori israeliani, e non lo stato di Israele, nonostante gli articoli scritti, passerò dalla parte di chi propone il boicottaggio.
Ho appreso che avete l’abitudine di appoggiare una pietra sulla lapide di coloro che sono stati giusti. Io appoggerò questa pietra sui tumuli degli otto bambini palestinesi che sono morti ieri, restituendo loro quella pietra che hanno scagliato nella vostra direzione per rivendicare il diritto alla libertà e ad una vita dignitosa.
17 commenti:
Quello che sta succedendo a Gaza è vergognoso e succede nel più assoluto silenzio.
Hamas ha vinto le elezioni in modo regolare e certificato dagli osservatori internazionali, ma questo non è piaciuto ai "democratici" americani e agli altrettanto "democratici" israeliani.
Ecco il risultato!
Io sono stata sempre contro ogni forma di terrorismo, ma comincio a capire quello che può provare un popolo che non ha più speranza...
un'amarezza particolare per chi, come me, ha sempre difeso la memoria storica della Shoah dagli attacchi dei negazionisti. Spero che parole così dure da parte di chi non può essere considerato un antisemita, facciano riflettere qualcuno.
Quanto al silenzio, la comunità internazionale dovrebbe vergognarsi... ma so che non lo farà.
una buona domenica
ciò che sta avvenendo a Gaza è una vergogna per l'intera umanità!
Ho "segnalato" la stessa orribile cosa anch'io... Ormai mi sono rassegnato a non capire come la sofferenza di una volta ha creato l'odio vendicativo di oggi! Credo cmq che sia arrivata l'ora di farla finita con il buonismo e dire le cose senza fare più sconti a nessuno. Israele deve farla finita e non dico altro per rispetto della tua ospitalità. Donne, bambini e malati.... ma che vogliono fare???!!! Un olocausto "alla rovescia" ?! Saluti . franco
@ nicola: hai perfettamente ragione, e spero che le mie parole diventino pietre scagliate come tante altre... inutilmente, ma con sofferenza e coraggio
@ newkid: pare proprio di sì, e pare anche che se lo siano lasciato scappare. Io più duro di così non so essere, e mi è costato molto scrivere queste parole e fare quell'accostamento.
una saluto a prezzo pieno
sono l'anonimo dell'altro post, e prendo atto che il problema ti tocca e non ti giri dall'altra parte.
Stragi come queste comunque non sono una novità (un migliaio di bambini ammazzati in 5 anni), ed è per questo che la fiera viene boicottata, l'ebraismo non c'entra proprio nulla,
tantomeno l'antisemitismo, è lo stato israeliano che va contestato, perchè è fuori dal diritto internazionale e viola i diritti umani( più di 70 risoluzioni onu non rispettate).
Sembra di capire dal post che ti faccia più arrabbiare che la strage di innocenti palestinesi sia paragonata alla shoa, che la strage stessa.
Questa visione mistico dogmatica di un evento storico non la condivido, perchè va a sbattere in faccia a certe cose:
http://www.cbc.ca/arts/books/story/2008/02/29/jewish-memoir-wolves.html
il link non funziona
Parla comunque di Misha Defonseca, una scrittrice belga, che in un suo libro, tradotto in 18 lingue e da cui è stato tratto anche un film, sulla sua vita durante il nazismo, dove afferma di essere stata nel ghetto di varsavia e di aver vagato per l'europa vivendo con i lupi.
Oggi ha smentito tutto e afferma di essersi inventata il racconto, chiedendo peraltro scusa ai suoi lettori.
E se ne esce candidamente con un...
"Ci sono momenti in cui è difficile per me dire la differenza tra ciò che è stata la realtà e ciò che è stato il mio universo interiore"
Mi sà che finkelstein un pò di ragione ce l'ha.
http://www.cbc.ca/arts/books/story/
2008/02/29/jewish-memoir-wolves.html
Complimenti per l'articolo Riccardo,sapientemente e con la tua cultura hai postato un commento splendido se non fosse per la tragicità dell'argomento,se è pur vero che non esistono diavoli da una parte e santi dall'altra, ma le reazioni d'Israele sono mastodonticamente criminali, questa posizione barbara non farà altro che scatenare l'odio internazionale, il fondamentalismo e il terrorismo, lo affermo con la morte sul cuore.
Inserisco il tuo articolo sul mio spazio,meglio diffondere l'indignazione.
Ciao Ivo
Il popolo palestinese deve avere un suo Stato. Tutto il resto sono pugnette.
Bellissimo articolo, Riccardo. Ciao.
@ anonimo: io non minimizzo neanche su di un sedicesimo di bambino ammazzato, ma anche se hai scelto uno dei nomi più presentabili, da queste parti la storia del negazionismo la si conosce a menadito, e non avrai mai il mio avallo.
Da queste parti si va a nozze con la Storia, e non con quello che ci piacerebbe essere la storia. Prendere, o lasciare.
Il tutto senza acredine e senza biasimo... s'intende.
@ ivo: negare che l'approvazione di un amico che stimi sia una gran cosa, suonerebbe falso come i dati sulla nostra inflazione. Grazie per aver compreso, grazie per la condivisione del profondo dolore con cui si sono misurate le mie parole, e soprattutto il titolo del mio post.
@ lameduck: posso solo ringraziarti e ricambiare il giudizio sul tuo bellissimo post... e sperare che un giorno ci toccherà incrociare un commento su qualcosa che rappresenti un passo avanti dei mille che dobbiamo ancora fare.
una buona domenica
e pensare che io avrei così tanta voglia di vedere quella terra.ma ho troppa paura!quando tutti ammetteranno i proprio errori forse e dico forse le cose prenderanno un corso diverso
Amareggia il fatto che le parole non abbiano più peso, e che dire 'Shoah' sia equivalente a dire 'cucù'. Amareggia che non ci sia nulla dietro questa parola, né rispetto né tanto meno conoscenza o presa di coscienza, e che usarla possa diventare mera provocazione.
V
@ isabel: è una terra molto bella, ma è difficile sperare in una soluzione, anche se, a volte, proprio il peggioramento della situazione può portare a un punto di rottura.
buona domenica
@ my funny valentine: amareggia tutti, e in particolar modo me che ho sempre tentato di difendere la memoria di quella parola. Vederla calpestata proprio da chi dovrebbe proteggerla, credo autorizzi una reazione come quella del titolo.
una buona domenica
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