(il postino delle sei) - questa è la foto che mio figlio ha visto stamattina appena uscito di casa


andando a scuola, quando ci fermiamo ad un interminabile semaforo nel centro di Torino, una simpatica ragazzina che mio figlio ha battezzato "fata turchina" per l'assortimento di colori di capelli che ama sfoggiare, ci porge due copie di un quotidiano gratuito. Questa era la foto che occupava l'intera prima pagina di oggi. Non sono contrario alla pubblicazioni di certe immagini, intendiamoci bene. Sono amareggiato dal fatto che dopo aver spiegato a mio figlio cosa sia una moratoria sulla pena di morte, questa sia la prima immagine in cui deve imbattersi il mattino. E se penso ai bollini che contrassegnano i nostri film, per tenere i bambini lontani da cose che potrebbero turbarli, mi convinco che abbia ragione un amico.

53 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sempre più convinto, ora dopo ora, che il cervello sta sparendo.

Bisognerà (stavolta sono serissimo) chiedere al WWF di fare tutto il possibile per considerarlo specie da proteggere per chè a iscghio di sparizione.
VERGOGNA!
(e io sono contro la censura...)

Anonimo ha detto...

Eppure i bambini, a volte, ci insegnano ciò che abbiamo dimenticato: lo stupore e l'orrore.
Noi ci siamo fin troppo abituati.

Sbirillina ha detto...

Mi sorge una domanda spontanea : tenendo in considerazione che la tipologia e la qualità dei cervelli umani spazia dallo stato di decomposizione iniziale e quello avanzato e quindi diventa difficile se non impossibile prevenire questi orrori, una volta pubblicati, le associazioni in difesa dei diritti dell'infanzia dove sono e cosa fanno ? o meglio , a cosa servono ?

Anonimo ha detto...

Bhè l'immagine è forte, ma un giornale, se di quello si tratta,non è pensato per un bambino Riccardo, lo sai meglio di me. Ritengo che la Tv, che ha molto più pubblico, dovrebbe certamente dare l'esempio, però allora dovremmo spostare i Tg alle 23, orario in cui inizierebbe la serata "adulti", oppure mandare i nostri figli in camera dalle 20 alle 20.30...o guardere tutti il Tg4 :).
Si cerca una via di mezzo, che purtroppo fallisce sempre miseramente. Troppe tette e culi, troppi programmi idioti, troppo Trash (Ascione mi odierà):)

riccardo gavioso ha detto...

@ comicomix: d'altra parte è un muscolo, e la miglior ginnastica per il cervello sono i libri... basta vedere come vanno le vendite dei libri :(

riccardo gavioso ha detto...

@ loreanne: è una osservazione molto profonda e molto vera, su cui tutti dovremmo riflettere. L'immagine ha spesso questa capacità, ma i nostri occhi raramente sanno mettere a fuoco come quelli di un bambino

thepolloweb ha detto...

Ci puo essere sdegno per un immagine forte....ma almeno i bambini si abituano fin da piccoli a capire (forse) e a vedere cio che nella vita potrebbe succedergli di vedere molte molte volte ancora.....

rudyguevara ha detto...

io non sono per la censura,quell'immagine xò mi sciocca.penso che nn dovesse essere messa in prima pagina,xchè la prima pagina è sotto gli occhi di tutti,ed ha sbagliato pure chi ha consegnato il giornale nelle mani di tuo figlio.ci vuole + tatto,ad ogni età la giusta informazione e nei termini giusti.ti capisco.

My funny Valentine ha detto...

Questa foto infastidisce anche me. Non saprei dirti il perché - o forse per spiegarlo impiegherei troppe parole, che troppe sono le emozioni che provo - ma in fin dei conti, per me, questa è una foto sfacciata. Senza pudore e senza rispetto. Che la pubblichino a piena pagina non mi stupisce. Mi stupisce che troppo pochi si indignino per questo.
Ah, però i bollini rossi dei preti sulle scene di sesso dei film, quelli sì che ci difendono dall'osceno e dalla decadenza dei costumi!
V

riccardo gavioso ha detto...

@ sbirillina: voglio essere sincero, se fossi un direttore di giornale e avessi avuto in mano la foto, l'avrei pubblicata pensando di dare un sano cazzotto a qualche coscienza... ma il fatto di stamattina mi ha fatto capire che non sempre c'è la possibilità d'indirizzare il cazzotto.

riccardo gavioso ha detto...

@ fabio: guarda, sono d'accordo. Del resto tu potresti dirmi che sul mio blog si trovano foto molto più dure, e non è detto che un bambino o un ragazzino non possano capitarci. O potresti dirmi che arrivato a casa la vede sul quotidiano che magari ho mollato sul divano. In realtà, me la prendevo con la barbarie che sta dietro la foto, sulla pubblicazione volevo sentire un po' di opinioni.

riccardo gavioso ha detto...

@ pollo: lo scopo è nobile, e come dicevo anch'io tendo a partire dai tuoi presupposti, ma la possibilità di creare traumi è reale.

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ lisa72: questo è peggio, crolla il valore sociale cui fa riferimento Fabio e rimangono solo i danni.

un saluto quasi notturno

riccardo gavioso ha detto...

@ rudyguevara: pensieri di censura non mi hanno nemmeno sfiorato, come dicevo anch'io utilizzo spesso immagini durissime, ma la prudenza che suggerisci è opportuna, tanto più su mezzi di facile accesso per chiunque o su copertine che tendono ad essere anche arredo urbano, come i fantocci impiccati di qualche tempo fa.

riccardo gavioso ha detto...

@ my funny valentine: il termine sfacciato è perfetto. Corpi appesi a macchinari da cantiere, quasi che dare la morte fosse un attività come un'altra da svolgere con la massima efficienza. E gli incubi del passato fanno presto a prendere consistenza...

un saluto notturno a te, e a tutti gli amici che sono passati di qua

Anonimo ha detto...

rick, che dire... Spero che il piccolo non si sia impressionato.

riccardo gavioso ha detto...

mio figlio è un ragazzino e non è facilmente impressionabile. Ho colto però la sua espressione mentre mi passava il giornale.
In realtà il problema è che la stessa cosa può accadere anche ad un bambino: io ho sempre difeso e usato le immagini forti, certo che il contesto va valutato attentamente.

Anonimo ha detto...

Sembrano pupazzi. Ti ricordi la provocazione di Cattellan? Non ci trovo nulla di male nel risvegliare le coscienze, anche se si deve passare attraverso lo sguardo innocente di un bambino.

riccardo gavioso ha detto...

molto bella la tua citazione. Come scritto non voglio imporre un opinione, ma mi interessano i vostri giudizi, e forse al tuo mi sento particolarmente vicino.

Anonimo ha detto...

OK anche a te,a comicomix giá quotato,in riguardo ai bollini rossi in TV, li metterei a certi spettacoli demenziali,che insegnano solo ad essere Bulli!

riccardo gavioso ha detto...

non vorrei riaprire vecchie polemiche, ma concordo in pieno col tuo giudizio.
Non so se tra certi programmi e la violenza esita un nesso diretto, ma in quanto demenziali, alimentano il miglior alleato della violenza... la stupidità!

Anonimo ha detto...

Immagini simili sono state viste a Milano un paio di anni fa. Si trattava di "sculture" di un celebre artista moderno, che io penso sia lo stesso. Erano tre ragazzini impiccati ad un albero in un viale centrale. Dopo tante polemiche furono tolti.
Però a questo punto posso dire che secodo l'arte moderna si può esporre di tutto in ogni luogo.
Non trovo giusto. Si potrebbe esporre queste opere in una galleria dove le vedono le persone che sono intenzionate a tali opere, e non messe allo sbaraglio di fronte a tutta la città, trovo che sonpo come un pugno nello stomaco. Si può discutere sulla loro utilità, perchè dimostrano il vero della vita ma sono argomenti che una persona vorrebbe poter scegliere quando ne sente la necessità.

riccardo gavioso ha detto...

n effetti un viale non sembra il posto più consono. Mio figlio è un ragazzino, su un viale possono passare bambini molto piccoli...

Anonimo ha detto...

la mia figlia maggiore si è registrata da poco su okno, senza farle pubblicità ti posso dire che è rimasta impressionata dal tuo post? ^_^
avendo 14 anni e dato l'argomento che hai trattato, credimi è un gran complimento, ciao MT

riccardo gavioso ha detto...

è davvero un gran complimento! Grazie di cuore ad entrambe, e speriamo che loro riescano a fare qualcosa più di noi, se dimostrano questa sensibilità.

ciao Riccardo

Anonimo ha detto...

credo che sia giusto pubblicare certe immagini come farle vedere in televisione, magari con adeguata segnalazione. Il problema è l'abitudine che ci si fa e lo smoderato uso che ne fanno i media per fare lo scoop

riccardo gavioso ha detto...

direi che forse potremmo salire tutti sul pullman dell'amico Riciard: giusto o sbagliato non è mai facile, e purtroppo ogni caso va valutato con estrema attenzione.

Anonimo ha detto...

proverbio cinese: Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione, e la soluzione giusta.
Non dire nulla ( censura);dire tutto ( non va bene ai minori )dire tutto ,ma non evidenziarlo in prima pagina, o ..............

riccardo gavioso ha detto...

caro Adriano, proprio dal condividere il tuo commento nascono le difficoltà, e forse si possono superare seguendo i suggerimenti dell'amico Riciard.

Anonimo ha detto...

sono daccordo con adriano la terza soluzione è la migliore se non sanno non prendono coscienza

Anonimo ha detto...

quoto la terza soluzione anch'io.

riccardo gavioso ha detto...

direi che abbiamo lavorato un po', ma un punto d'incontro sembra saltato fuori nel medium della virtus... solo che trovarlo non è sempre facile.

un saluto ad entrambi

Anonimo ha detto...

Concordo con la risposta di periclitor e la tua risposta al suo commento.
Di mio vorrei aggiungere una riflessione immediata:quando un'immagine,fortemente simbolica come questa,arriva alla visione di un minore,spiegarla e motivarla è responsabilità dell'adulto,sperando che trovi le giuste parole per stemperarla e allo stesso tempo spiegarne il significato quando è possibile.Il punto è,quando l'età del minore lo permette,questo può anche rivelarsi utile,ma quando l'immagine(di giornale o della tv)arriva impreparati a tutti,il danno chi e come lo spiega?

Dietro il tuo articolo c'è un mondo,complimenti per averlo postato.

riccardo gavioso ha detto...

indubbiamente le tue osservazioni fanno riflettere: compito di un adulto è aiutare a comprendere, ma se a suo volta non può comprendere, come può spiegare?

complimenti a te per il commento

Anonimo ha detto...

Sembrava di vedere Cattelan.... a parte tutto, se era una locandina allora era grave, ma su un quotidiano che è di solito in mano ad adulti meno

Poi invece venendo proprio al significato più precipuo del tuo post, per risponderti e dirti se quella foto era davvero essenziale per spiegare di cosa si parlasse se era pefino propedeutiva all'articolo o invece è stata scattata e poi inserita per vendere più copie, dovrei vedere il giornale, il contesto nella quale è inserita e conoscere anche il nome del quotidiano.

A naso, direi che non era necessaria.... Ma, ripeto, a naso....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE "Precipuo" e non "più...

Ed ancora non"propedeutiva" ma "propedeutica"

Ciao Riccardo
Daniele

Sbirillina ha detto...

Bhè Riccardo perdonami la presunzione di dire che già lo sapevo che il cazzotto non sarebbe arrivato a nessuno, ma il mio commento aveva un'altro significato, sappiamo perfettamente che il male non si può sconfiggere, per fortuna a questo si contrappone il bene ( cosi almeno dovrebbe essere )Proprio per contrastare il male nascono le associazioni in difesa dei diritti dell'infanzia, quello che mi fa rabbia è che molte di queste associazioni perdono l'obiettivo per il quale sono nate, con l'andare del tempo diventano delle società fondate a scopo di lucro adoperando l'immagine che hanno voluto dare per ottenerlo, l'amarezza più grande è che il bene si fonde con il male se non prende la presa di posizione che gli compete.

Anonimo ha detto...

Non sono riuscito a leggere tutti i commenti, ma mi esprimo sul post originale.

Suo figlio ha visto dei morti finti in una pagina di giornale.

In Palestina, in Afghanistan, in Iraq e in tanti altri posti di cui ignoriamo forse anche il nome, i bambini vedono morire per davvero i propri genitori.

Sono certo che suo figlio avrà capito meglio di noi tutti messi assieme che quello che ha visto è "male".

Noi invece in nome del "politically correct" troppo spesso guardiamo dall'altra parte.

Oggi abbiamo bisogno di più verità.

Tutto rigorosamente IMHO.

Anonimo ha detto...

P.S.: Per "finti" intendevo che, se ci si pone dal punto di vista del bambino, la morte rappresentata da un media come un giornale non è diversa da quella rappresentata in un film.

Anonimo ha detto...

ciao, senti questa :io ho 27 anni e due anni fa mi incazzai a morte con il city: c'era la foto in primo piano diun bimbo palestinese di 5 anni morto. ho mandato un sacco di mail di protesta e nessuna risposta ovviamente. orm,ai i giornali e telegiornali sono solo business e ste foto servono soltanto a vendere di piu. che schifo, bisognerebbe riformare tutta l'informazione di questa italietta

riccardo gavioso ha detto...

@ daniele: caro amico, direi che hai indovinato: la foto campeggiava sulla prima pagina di "City", quotidiano gratutito che credo venga distribuito in molte città oltre che nella mia. E con solo un paio di righe di commento, il sospetto di speculazione è forte. Fosse stata su LaStampa con un articolo duro nei confronti dei boia, l'avrei certamente apprezzata.

complimenti al tuo naso :)

riccardo gavioso ha detto...

@ sbirillina: questo certamente capita. Il sociale diventa business, si specula e ci si gigioneggia nel proprio ruolo. La rivoluzione spesso è un bene, ma la rivoluzione permanete rischia di riportare le cose esattamente al punto in cui stavano.

riccardo gavioso ha detto...

@ sintagm: nel mio blog trovi articoli e foto durissime, proprio in ossequio al tuo giusto richiamo sul fatto che abbiamo bisogno di più verità. Quindi non sono il classico genitore che vorrebbe censurare Paperino quando picchia Gastone, ma rimane il problema della sfacciataggine della foto che sottolineava un amica qualche commento più in alto, e visto il giornale (City), il sospetto di speculazione.

grazie della visita

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: il cuore del problema è proprio quello che hai sottolineato, e il tipo di giornale fa propendere per la speculazione. Quanto all'informazione...

grazie della visita

Franca ha detto...

Quello almeno è un giornale. Che dire di certi cartoni animati?

riccardo gavioso ha detto...

@ franca: devo dire che tocchi un tasto dolente. Dai meravigliosi cartoni dei miei tempi, ricchi di ironia e poesia, si è passati a delle imbecillità mal disegnate. E la stupidità è molto pericolosa... O forse sono solo io che sto invecchiando...

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe sapere quanti di voi hanno dato ragione a chi ha postato l'immagine e quindi a cio che ha detto in merito di suo figlio e di cosa ha dovuto vedere alle sei del mattino, e poi va e si scanna per comprare i video games dove si ammazzano tra di loro e c'è(ormai troppo realisti) un vero e proprio massacro e spargimento di sangue..
Perdonatemi, no ma quelli servono a tenere occupati i bambini mentre mamma e papà discutono..
non ho parole..

Unknown ha detto...

Disgustoso. Se capitava a me ero capace di suonargliele.
(e pure tornare il giorno dopo se la notte le mie mi svegliano con gli incubi)
Hai ragione tu e pure Comicomix.
Che schifo!
Continuate così

rudyguevara ha detto...

nn stai invecchiando riccardo,altrimenti invecchio anch'io!

riccardo gavioso ha detto...

@ anonimo: la finzione è sempre copia della realtà. E se la finzione è così violenta la realtà non può essere da meno.

riccardo gavioso ha detto...

@ michela: in fondo questo post era in parte anche autocritico. Io uso testi forti e spesso immagini molto forti, e credo di farlo inseguendo un fine condivisibile: vincere l'assuefazione... ma bisogna fare molta attenzione a che non diventi speculazione e a non danneggiare chi non ha colpe.

riccardo gavioso ha detto...

@ rudyguevara: ok, allora smetto subito... d'invecchiare :)

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

disclaimer

questo sito viene aggiornato alla sanfasò, quindi senza alcuna periodicità, e non rappresenta una testata giornalistica, nè ci terrebbe a rappresentarla. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
Dei commenti postati risponderanno i loro autori, davanti a Dio sicuramente, davanti agli uomini se non hanno un buon avvocato. In ogni caso, non il sottoscritto.
Le immagini presenti sulla Penna che graffia sono state in larga parte prese da Internet e valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo e provvederò prontamente alla loro rimozione... quella degli autori, ovviamente!