quest’articolo è dedicato alle persone che pagarono il prezzo più alto per scoprire che i totalitarismi non hanno colore, ma possono cancellare i colori della tua esistenza. E’ dedicato alle persone che per fuggire dalla paura del fascismo si ritrovarono faccia a faccia col terrore del paradiso.
Le prime migrazioni degli antifascisti italiani verso l’Unione Sovietica iniziarono intorno alla metà degli anni venti, e dieci anni più tardi la comunità dei nostri connazionali contava circa seicento persone. Alcune di queste, che erano studenti e frequentavano le scuole di formazione politica, riuscirono a rientrare in patria, altri andarono a combattere nella guerra civile spagnola, e i circa duecento che rimasero ebbero la sorte più dura.
Alcuni di questi vennero fucilati con l’accusa di spionaggio, altri conobbero l’inferno dei gulag e della Siberia, nelle miniere di Kolyma, rese famose dai racconti di Shalamov.
Nazareno Scarioli era stato uno dei primi ad andarsene dall’Italia e, dopo un paio di esperienze nelle colonie agricole sovietiche, approdò ad una fabbrica di Mosca. Negli anni delle grandi purghe, il responsabile del gruppo italiano rese noto alla colonia l’arresto di trenta connazionali che lavoravano in una fabbrica di cuscinetti a sfera. L’invito tacito era quello di approvare l’operato dei sovietici. Nell’alzata di mano che seguì, Scarioli fu uno dei pochi a votare contro, e la cosa gli lasciò un solo giorno di libertà. Portato alla Lubjanka, firmò una confessione estorta con la tortura, che gli valse il viaggio nelle miniere d’oro di Kolyma, dove fu spremuto fino a poco più di trenta chili. Vi rimase fino al 1950, per poi essere trasferito in altri luoghi sempre come prigioniero. Nel 1954 fu riabilitato, ma dovette attendere i visti per altri sei anni prima di poter rientrare in patria.
La sorte di molti si è persa nel buio dei sotterranei della Lubyanca o nel chiarore abbagliante della taiga siberiana. Altri conobbero inferni simili a quello di Scarioli.
Chi lotta contro i tiranni deve mettere in conto un destino triste, di cui non può più liberarsi. E a volte, la delusione di un ritorno a casa reso amaro da chi ti rinfaccia le tue illusioni, e da chi non vuole farsi sottrarre le sue.Le storie di questi uomini le conoscono in pochi, e per questo non saranno eroi, ma loro e noi, sappiamo che sono stati uomini giusti.
Le prime migrazioni degli antifascisti italiani verso l’Unione Sovietica iniziarono intorno alla metà degli anni venti, e dieci anni più tardi la comunità dei nostri connazionali contava circa seicento persone. Alcune di queste, che erano studenti e frequentavano le scuole di formazione politica, riuscirono a rientrare in patria, altri andarono a combattere nella guerra civile spagnola, e i circa duecento che rimasero ebbero la sorte più dura.
Alcuni di questi vennero fucilati con l’accusa di spionaggio, altri conobbero l’inferno dei gulag e della Siberia, nelle miniere di Kolyma, rese famose dai racconti di Shalamov.
Nazareno Scarioli era stato uno dei primi ad andarsene dall’Italia e, dopo un paio di esperienze nelle colonie agricole sovietiche, approdò ad una fabbrica di Mosca. Negli anni delle grandi purghe, il responsabile del gruppo italiano rese noto alla colonia l’arresto di trenta connazionali che lavoravano in una fabbrica di cuscinetti a sfera. L’invito tacito era quello di approvare l’operato dei sovietici. Nell’alzata di mano che seguì, Scarioli fu uno dei pochi a votare contro, e la cosa gli lasciò un solo giorno di libertà. Portato alla Lubjanka, firmò una confessione estorta con la tortura, che gli valse il viaggio nelle miniere d’oro di Kolyma, dove fu spremuto fino a poco più di trenta chili. Vi rimase fino al 1950, per poi essere trasferito in altri luoghi sempre come prigioniero. Nel 1954 fu riabilitato, ma dovette attendere i visti per altri sei anni prima di poter rientrare in patria.
La sorte di molti si è persa nel buio dei sotterranei della Lubyanca o nel chiarore abbagliante della taiga siberiana. Altri conobbero inferni simili a quello di Scarioli.
Chi lotta contro i tiranni deve mettere in conto un destino triste, di cui non può più liberarsi. E a volte, la delusione di un ritorno a casa reso amaro da chi ti rinfaccia le tue illusioni, e da chi non vuole farsi sottrarre le sue.Le storie di questi uomini le conoscono in pochi, e per questo non saranno eroi, ma loro e noi, sappiamo che sono stati uomini giusti.
69 commenti:
Strepitoso Post, veramente meraviglioso, ne servirebbero piu spesso del genere!!!
Grazie di averlo scritto
grazie di cuore a te del giudizio e della visita
non vorrei sembrare totalitarista, ma non si può che essere d'accordo... temo xò che purtroppo ancora in pochi, da una "parte" o dall'altra, siano in grado di accettare questa VERITA'.
grazie.
gran bel post davvero, la tentazione di fare gli struzzi e nascondere la testa sotto alla sabbia è molto forte con argomenti del genere, purtroppo!
bravo gav! ;)
anecòico
Ottimo!
E' una cronaca essenziale e scevra da retorica: la realtà supera - come sempre! - la fantasia! E' importantissimo far conoscere la verità al di là delle ubriacatue propagandistiche. Pçurtropp questo è passato: sarebbe interessante sapere quali altri errori-orrori ci sono nascosti oggi!
concordo, ottimo post. D'altronde bisogna dire le cose come stanno (e come sono state). Purtroppo ci sono ancora persone accecate dalle ideologie (di destra e sinistra) che non vogliono togliere i paraocchi e storicizzare certi eventi.
@ rick: erano comunisti sia i carnefici che le vittime, e non si può stare con entrambi in nome di un'ideologia. Tra l'altro un ideologia completamente stravolta dai primi.
grazie della visita
@ anecòico: non è un derby, è la vita delle persone. Non si può far finta di non vedere per il bene della squadra.
grazie e un saluto
@ pippo38: temo ce ne siano molti, e qualcuno non vuole ammettere neppure quelli passati.
grazie della visita
@ nicola: i paraocchi sono molto percolosi: si rischia di prendere due volte contro lo stesso ostacolo.
un grazie e un saluto
>> "erano comunisti sia i carnefici che le vittime, e non si può stare con entrambi in nome di un'ideologia. Tra l'altro un ideologia completamente stravolta dai primi."
Per questo trovo irrimediabilmente stupidi i paladini dell'anticomunismo di oggi: il comunismo è stato libertà e tirannia, non si può liquidarlo così su due piedi, magari per far rientrare dalla finestra ideologie fondamentalmente negative fin nel midollo, come il nazifascismo.
Non lo dico mai, ma stavolta merita particolarmente: davvero un bel post ;)
eh sì, tira davvero un gran bel vento da quella finestra...
ti ringrazio molto
:)
hai perfettamente ragione, e per fortuna ci sono persone sensibili come te che riportano l'attenzione su queste tematiche
un abbraccio
anecòico
ti ringrazio, ma direi che tutti nella blogosfera facciamo la nostra parte, purtroppo per i "media" non si può dire altrettanto: o ignorano, o, come nel caso capitato a te, scopiazzano.
un saluto (anzi cereja) :)
Bellissimo post. Il mio prozio visse un'esperienza simile, comunista a Fiume fino all'avvento della Yugoslavia. Dopo aver passato qualche anno ad assistere al regno di Tito, decise di restituire la tessera del partito in un gesto di libertà e ribellione aperta. Riuscì a fuggire a malapena con la famiglia, e una volta tornato in Italia fu accolto con odio da molti dei suoi parenti che non persero tempo ad accanirsi contro di lui e rinfacciargli le sue illusioni infrante. Becco, e bastonato.
sono storie molto poco conosciute, e ogni testimonianza, come la tua, è preziosa.
ti ringrazio molto
Davvero un ottimo post
Kolyma era davvero una delle peggiori isole del famoso "arcipelago".
ti ringrazio molto
Poveri cristi, se avessero deciso di andare dall'altra parte, chissà quanti avrebbe proliferato il loro ingegno, la loro carica ideale, le loro speranze.
temo che la storia ci dica che gli uomini con grandi ideali sono sempre stati schiacciati da chi aveva quello di se stesso.
Un ideale ti rende molto vulnerabile...
E' amaro e mi rincresce molto essere d'accordo con te. Forse ci vuole maggiore cautela e visione, in fin dei conti la ricerca della felicità è alla base di tutto. Avere certe idee o altre, alla fine nessuno vuole il male. Ma la storia è maestra, può succedere di tutto e avere troppo slancio è pericoloso.
proprio così: un po' più "principi" (nel senso machiavellico) e un po' meno "signori" rende l'abitare a questo mondo decisamente più confortevole
In questo blog ho incontrato una bella persona, mi dice di trasmettere ai figli qualche ideale e principio; mi sa che è l'unica speranza, unita a coerenza ed esempio.
Ciao Rickgav,
voto OK perché le dittature sono orribili sempre e comunque. Bisogna però ribadire che l'errore fondamentale delle dittature di destra è quello di applicare alla lettera una teoria già orripilante, mentre le dittature di sinistra pervertono una teoria che in sè non ha nulla di cattivo
La dittatura è dittatura.
Il comunismo è stata la piaga del '900 e ancora rimane purulenta. Nonostante tanti giovani, forse tra i migliori, continuino a illudersi... I morti sono morti, i soprusi, le torture e le violenze non sono più buone se somministrate dagli ideali comunisti.
Hai detto una immensa c...a
credo che Kuros intendesse un'altra cosa: il regime di Stalin si è fatto forte di pagine che non istigavano alla violenza, e le ha stravolte. Hitler e soci s'ispiravano solo alla loro follia.
Entrambi ingannarono tanta gente, gli esiti, i fatti, portarono allo sterminio e alla follia di milioni di innocenti.
Colpevoli sono le giustificazioni, sempre. Chi seguì questi due soggetti ? Non erano tutti pazzi, erano persone, spesso con ideali, spesso gente comune senza grilli per la testa. A un certo punto tutto accellerò e da simpatizzanti, sostenitori o aderenti al partito (credendoci), si sono ritrovati con le mani imbrattate di sangue.
Osservate con occhi scrupolosi e attenti, quanti novelli hitler ci sono e stanno crescendo su questa terra.
Oggi basta molto meno per compiere efferati crimini; basta una piccola atomica, oppure qualche zozzeria chimica o 4 deficenti su un'aereo.
Ripeto la dittatura è dittatura; nessun libro, neanche la bibbia o il corana possono farcela apparire più bella o giustificare il genocidio, la deportazione, la violenza, la istigazione all'odio tra cittadini.
questa è da sempre la mia posizione: ho più volte scritto che farei una crociata per far leggere nelle scuole assieme:
- "Se questo è un uomo" di Levi
- "Una giornata di Ivan Denisovic" di Solzenycin
sono due libri esattamente speculari.
Infatti. Il comunismo nasce come filosofia razionale. Marx è figlio di Hegel, lo impariamo ai tempi del liceo, e ha digerito benissimo Feuerbach. Marx può anche non piacere, ma pensare che le sue teorie siano un'apologia dell'odio è da ignoranti.
Ciccio, io putroppo ho studiato marx all'università...
Anche il Cristo diceva cose bellissime, sono nel vangelo; ma la chiesa, nel medioevo, non ha proprio brillato. La chiesa almeno si è evoluta e continuerà a farlo.
Contesto che si possa sminuire l'orrore delle dittature comuniste, in quanto supportate da tomi di elevata valenza letteraria, filosofica e chissà di quale carismatica proprietà razionale.
Ho ben chiarito che vale anche per bibbia e corano.
La dittatura è dittatura, la morte è morte.
Ti brucia, o ti senti di spendere qualche buona parola su un qualsiasi regime comunista ?!?!
Ti invito a fare una differenza tra dittature comuniste e comunismo, tutto qui :-)
Questa è accettabile, meglio ancora: facciamo differenza tra dittature comuniste, comunismo e PERSONE CON IDEE comuniste. Converrai con me che le vostre idee si sono fortemente staccate da marx e da molte altre idee.
Finalmente ci si rivede quandoposso. Non vorrei ossessionarti nemmeno io, visto che ci siamo contrapposti in altre discussioni, però.. se mi permetti vorrei farti fare qualche considerazione.
In linea di massima hai ragione, come diceva lo stesso Marx "La religione è l'oppio dei popoli" ma avrebbe potuto dire anche l'ideologia. Certo che fascismo, nazismo e comunismo sono tre ideologie (due delle quali abbastanza affini) che però per quanto "l'idea" sono totalmente opposte. Una (o due) ha condotto al predominio di una classe elitaria su tutto il resto ottenuta con la violenza e il terrore; dall'altra parte la rivoluzione e il successivo "stato" avrebbe dovuto produrre maggior democrazia, almeno avrebbe dovuto coinvolgere nel governo un maggior numero di persone e comunque a scapito di altre che (ti voglio vedere se erano allegri a mollare l'osso) ma che rappresentavano una classe elitaria (ossia quella di prima).
La rivoluzione francese ci insegna che pur essendo un cambiamento necessario fu comunque un cambiamento sanguinoso.
Cosa vuoi fare se conosci Marx sai che la storia è fatta dalla lotta tra le classi sociali, l'evoluzione storica o conduce al predominio della classe che possiede i beni di produzione oppure alla classe che produce il profitto.
Non discuto, certamente nazismo e comunismo hanno spostato il peso della storia in due diverse posizioni (antitetiche), ma i personaggi che hanno giocato il ruolo di mattatori nel 900 non erano mi pare i più rappresentativi, o forse lo erano nella loro rappresentativa follia.
Se mi fosse chiesto da che parte stai.. io lo saprei, io sto con la classe più debole, anche se capisco l'"illusione tradita", capisco chi vedeva nella Russia il paese da sogno di una nuova società e poi si trovò di fronte al terrore di Stalin, capisco... ma per questo non posso negare che la rivoluzione russa fu un momento straordinario che portò un territorio che viveva ancora nel medioevo ai giorni nostri, pur con le contraddizioni e le storture che tipicamente contraddistinguono gli atti umani.
Un libro interessannte che tratta di altri casi di fuorusciti dall'Italia verso la "madre Russia",con alcune motivazioni più comprensibili che la sola illusione politica è ASCE DI GUERRA del gruppo di scrittura WU MING.
Buona lettura
Ciao bellezza, sei tra le mie preferite lo sai...
Sempre equilibrata, ma midispiace, "non compro"
A differenza dei tempi di marx, c'è una più vasta consapevolezza e conoscenza, da parte del popolo, della storia, dei suoi capricci e dei suoi improvvisi impennarsi; per me le idee devono essere mobili, in evoluzione, è la complessità; non siamo più così diffusamente pronti a seguire come pecoroni una religione o un'ideale. Oggi possiamo sapere.
Che ci siano delle elite è un fatto incontestabile, piglia un piccolo gruppo umano di 3 persone, puoi scriverci un trattato sulle loro interazioni e su come si crea il leader, o leader sul compito o leader emozionali etc..
Lotta di classe è arcaico; ma non è paradossale che in un paese come il nostro dove c'è stato tanto comunismo e tante persone hanno avuto nel cuore il comunismo, la mobilità sociale è sempre stata prossima allo ZERO ? Qui anche i primi della classe sono disprezzati...
La delusione, tema di questo dibattito, è stata anche dei 68ini... Noi ancora odiamo i ricchi e viviamo nel rancore sociale più forte di qualche anno fa e abbiamo per decenni avuto un'occhio alla russia e alla possibilità di redistribuire, di rimescolare tutto...
Sappiamo com'è andata poi. La storia ci racconta di sofferenze e morti, ma che ne sappiamo noi di tutto ciò, molto poco, non ricordiamo è naturale. Siamo in una società post-post industriale, per me i sociologi non sanno neanche bene dove siamo. Abbiamo superato la paura e l'idea della guerra, neanche ci rendiamo conto che metà dell'umanità vive in una violenza che per noi sarebbe fatale. Qui i bisogni elementari sono superati, e i nuovi bisogni hanno generato la De filippi e una generazione di deficenti...
Meglio chi sente chi crede, chi vive e strilla si; ma io non strillerò mai a sinistra, non posso. Strillerò solo e sempre contro qualunque dittatura e essere comunisti, qui, oggi...
Diciamola alla marx: noi siamo il nuovo padrone, noi occidente abbiamo i mezzi di produzione, noi ci ciucciamo il plusvalore; l'africa e i più poveri dovrebbero essere il nuovo proletariato ?
Noi, abbiamo superato da troppo tempo la soddisfazione dei bisogni elementari, abbiamo dimenticato la povertà e la fame; dal nuovo proletariato si alzano le spade degli assassini pronti a sgozzarci solo perchè vedono i nostri peggiori e più bassi istinti nelle tv, nei giornali, alla radio, qui, su internet. Ci giudicano decadenti e demoni, come biasimarli, quando tra di noi pochissimi hanno gli occhi aperti e le orecchie tese...
Io sono per i più deboli, chiunque lo è ma esattamente chi sono e che vuol dire tenere per loro ? Noi dobbiamo elevare i più deboli, dobbiamo aiutarli ad alzarsi per camminare, non è un discorso di culture politiche, è un discorso di umana razionalità e logica. Deboli oggi sono quelli che vivono nei paesi poveri, ma tanti deboli e indebolitori del nostro mondo occidentale, sono anche qui tra noi, sono quelli che qui tra di noi, sazi e dimentichi, sono qui a mantenere posizioni di relativismo sfrenato, sono quelli che non vedono i nuovi dittatori sorgere, quelli che pensano che la pace si consegua con la diplomazia e che ancora vedono con simpatia alle idee e agli ideali comunisti...
Quegli ideali che tanto male hanno fatto al mondo. Il male è assoluto, nulla può farlo sembrare altro.
La debolezza è ora dentro l'occidente che con questo tipo di idee perduranti, gode con gli usa poi li condanna ogni minuto; noi attacchiamo lo sceriffo e questo è un rischio per l'umanità intera.
Che casino ho creato; ma c'è un nesso stretto tra questo discorso, le posizioni che ognuno espone e i rischi di cui ho percezione
Link
Senza inoltrarci troppo nei meandri di una discussione a due, pur sempre positiva, ma comunque relativa, sono assolutamente dissociata da te sulla questione del "male assoluto" che secondo me non è assoluto per niente. Se ci pensiamo neanche il nazionalsocialismo era totalmente male no? Hitler certamente non era un fiorellino, e pazziava alla grande, ma pur nel valore sconvolgente dell'antisemitismo si può trovare razionalità nella volontà di togliere dalle mani degli ebrei quelle "ricchezze" spropositate che tanto servivano alla nuova Germania e alla "classe" (nome ormai desueto) dei grandi industriali. La rivoluzione russa fu un momento straordinario e giustificato che condusse ad una idea di democrazia proletaria assolutamente corretta.
Oggi i termini sono gli stessi da applicarsi caso su caso, chi impone ad un popolo (vogliamo essere più chiari) ad una nazione un regime che non consenta una generale libertà di idee è dittatoriale (può essere una dittatura evidente o nascosta) ma è il fine ultimo che cambia un pò le cose. Un pò tipo Il Principe di Macchiavelli (il fine giustifica i mezzi) e secondo me dipende anche a chi ci si rivolge come "utente" finale. Se si favorisce il "popolo" ci si scontra con altre "classi" che vogliono mantenere i privilegi. Se si favoriscono queste "classi" allora dagli a sfruttare il "popolo". Una scelta si deve pur fare, e non è l'odio che fa da contrappunto bensì l'imposizione della ragione (imposizione e non semplice proposta, perchè nessuno accetta supinamente un cambiamento radicale della propria vita).
L'occidente vive questa potente contraddizzione, non siamo così lontani come sembra a te, dalla lotta di classe.....
io faccio sinceramente fatica a capire tutto ciò che dice, beata te che ci riesci.
Le classi sociali esistono ancora, la nostra società è classista, è lo scontro che si è spostato. Oggi vi è in prevalenza un ceto medio composto da persone di diversa estrazione e condizione di lavoro. Anche tanti, non tutti, ma tanti operai possono considerarsi ceto medio insieme a coloro che genralmente sono lavoratori del terziario. Ed è qui che cambia il concetto di lotta di classe. Atenzione che questa classe si sta sempre più impoverendo a discapio dei ricchi che diventano sempre più ricchi. Sarebbe lunga la discussione, qualcuno afferma che è meritocrazia, io sono certo si tratti di furberia.
Tutte le rivoluzioni sono state un momento importante della storia e aggiungerei senza timore di smentita necessarie. Infatti hanno sempre sovvertito un potere di una classe dominante in decadenza e che continuava a perpetrare sopprosi affamando le clasi più deboli. Il fascismo e il nazismo nascono dalla grande incertezza e dalla grande insoddisfazione delle masse dopo la prima guerra mondiale. Hanno conquistato un vuoto di potere su ideali di creare quel grande impero che avevano perso.
Spero aver in parte risposto anche a te; il mondo è più grande dell'Italia, vogliamo disintegrare le nazioni, a volte sembra, ma il mondo è globalizzato ora. Esistono si paesi poveri e paesi ricchi; tu ancora vivi in un paese ricco; non si stà impoverndo la classe operaia, ma il tuo paese. Furbi, carogne, destra o sinistra; il paese perde terreno ogni anno. Fascismo, nazismo, comunismo, qualunque cosa nella storia non torna mai con lo stesso nome, ma le sembianze le riconosceremo comunque tutti, spero.
Quando e se ci sarà una rivoluzione, ricorda che tu, fai parte di questo popolo e nazione, che noi facciamo parte dell'occidente, che noi siamo ancora padroni, padroni molto combattuti interiormente, con le idee confuse e spesso deboli, ma sempre i padroni siamo.
Lo status quo, siamo noi; cerco di usare terminologie marxiste: il proletariato è affamato e armato. Ogni volta i mostri sono usciti da situazioni di instabilità e grande incertezza; è vero che in tv sembrerebbe andare tutto liscio, ma non è così, abbiamo da decenni, situazioni favorevoli a generare smottamenti micidiali. Se per qualcuno l'11 settembre non è stato sufficente, io dico che dobbiamo temere di peggio.
Per come ragiono, so da che parte stare e spero che il padrone, abbia il lume, usa la logica e comprenda meglio quali strategie seguire; al più presto.
Dobbiamo difendere la democrazia, ma essa è anche nostra debolezza, visto che il padrone è in realtà un'immenso azionariato di cui facciamo parte. L'opinione pubblica occidentale avrebbe già potuto interrompere tutte le guerre; abbiamo risorse e potere, ancora, per farlo...
Difficilissimo risponderti, in certi passi mi spaventi.
Comunque io ho sempre dato valore alla ricchezza, eppure menefrego dei soldi che servono per campare; la ricchezza è una responsabilità, i moderni oligarchi sono coloro che possono, fare...
Non li invidio mai, ma se fossi ricco mi impegnerei nel creare ricchezza anche se è un gioco, almeno qui e oggi, pericolosissimo...
La democrazia è un valore troppo alto e ancora non ben compreso; vedi maslow e parti dai bisogni elementari, una volta soddisfatti, diventiamo talmente democratici da dichiarata la nullità o l'inutilità della democrazia. Tutte quelle esperienze sopra, alla fine, crearono MALE; non solo tra le SS, ma pure tra tanti cittadini della moderna Germania, fuoriuscirono dei demoni che martoriarono le carni e le anime di milioni di bambini, di ebrei, di omosessuali e ritardati...
Il MALE assoluto c'è eccome; se stiamo seduti qui e ora possiamo disquisire; ma il punto critico, ciò che mi angoscia e preme è: quanti cittadini tedeschi seguirono queste idee ? Ce n'erano tanti che erano persone come te e me, docenti, scienziati, casalinghe, di tutto e di più, persone in carne ed ossa. Esse trovarono fondamento in alcune idee e terreno fertile in un'ambiente postbellico e in una democrazia statica come quella di weimar... Insomma, gente normale si trasformò in mostri. Qaundo sono stato un soldato, ho capito subito che, sotto forte stress, ogn'uno di noi ha in se tutta una serie di meccanismi e codici; come esseri umani, ogn'uno di noi può trasformarsi in qualcos'altro. Non lo capisci fintanto che non entri in contatto con un'istituzione totale; i tedeschi diventarono piano piano, un popolo di mostri, gente immersa in uno strano esperimento sociale-demoniaco.
L'occidente vive tante contraddizioni, è un sistema da migliorare; è l'unico che abbiamo finatnto che non cambiamo profondamente la nostra natura.
L'umanità è ancora di fronte alla sua orribile natura, in ogni istante; nonostante la forte crescita di gran parte del mondo occidentale (crescita diffusa delle coscienze), il benessero stesso ci stà inebriando e facendo dimenticare l'orrore e la giustizia della grande guerra.
Dovremmo essere tutti pronti a capire molto tempo prima di trasformarci in mostri, che intorno a noi ci sono valori per i quali vale la pena di battersi. Uno di questi è la democrazia stessa. Spero tanto che Dio esista come entità, che possa punire chi si diede tanto da fare per il MALE su questa terra, hanno sempre avuto gioco facile; ma i costruttori fino a oggi hanno sempre vinto.
Sai cosa è cambiato, rispetto al passato; oggi non ci possiamo più permettere il lusso di vedere un nuovo hitler o un nuovo stalin; e le idee pericolose e relativiste lo possono ancora partorire un'altro mostro. Sarebbe l'ultimo però, perchè oggi basta poco, l'ho detto mille volte, per fare molto di più di quanto fece hitler. Misurate bene l'11 settembre, non sono solo morte migliaia di persone, è successo molto di più...
C'è in giro nel mondo, qualche testata trafugata ? Ci sono armi batteriologiche mal custodite o altre schifezze simili ? basta poco, oramai basta pochissimo per riprendere i progetti di sterminio di questa o quella minoranza, di questa o quella parte del mondo.
Io sono per difendere il nostro, lo faccio qui, e sarò pronto a farlo altrove se mai sarà necessario. I problemi oramai sono globali, popolo e classe sono concetti che non contano più nulla se non nel libro di un'uomo barbuto morto e seppellito...
Chissà le nostre due voci dove ci porteranno... va beh anche se agli altri sembrerà una noia mi sembra bello questo scambio di idee (fino allo spasmo??).
Credimi non voglio venderti niente e non è nel mio carattere fare un porta a porta ideologico.
Moltissime delle cose che dici sono vere e universalmente accettate. Noi siamo l'occidente con tutte le contraddizioni insite in questa affermazione. Siamo parte della stessa "prassi" un sistema che una volta veniva chiamato capitalismo (consentimi i termini antichi che ci permettano una comprensione uniforme) oppure globalizzazione (che però non è la stessa cosa). Il nostro benessere ci deriva dal tentativo di un mercato globale tutto sbilanciato e asservito al nostro arricchimento, quello dell'occidente.
L'11 settembre (sempre che non vogliamo credere alla teoria del complotto) è stato la punta di un iceberg, ossia il caso eclatante, o meglio ancora la minaccia venuta dall'esterno.
Ci sono altre minacce e queste vengono proprio dal nostro interno, vedi Parigi e la rivolta delle periferie, ora anche quella degli studenti, vedi la rivolta del popolo no-global e così via e queste sono a tutti gli effetti delle minacce almeno se mi identifico con parte integrata del sistema a cui appartengo.
Eppure la crescita della coscienza degli individui che fanno parte del nostro sistema ma anche quello diverso dal nostro (spero che riconoscerai che non tutto il mondo sta ricercando una crescita su base capitalistica anche se vedo dalle tue parole che qualsiasi crescita la identifichi con un tendenza in questa direzione) insomma questa coscienza ci mette profondamente in crisi, siamo molto di più e molto al di là dell'occidente di un nulla.
Se riuscissimo ad essere meno occidentali e più cittadini del mondo, se il nostro sistema fosse meno architettato in funzione del nostro tornaconto, se ci sentissimo africani o genericamente islamici, o indù piuttosto che americani. Non è che l'11 settembre si velerebbe un pò di più e il suo enorme impatto si trasformerebbe in una necessità di capire le profonde ragioni della frattura tra il mondo ricco e quello povero?
Certamente Hitler, Stalin o altri dittatorucoli sarebbero impensabili al giorno d'oggi, anche se esistono comunque delle grandi dittature che si mascherano da grandi democrazie, supportate dai media, giustificate da una cultura imperante, che tende a omologare le idee e a non dare risalto e visibilità alle eccezioni.
Nel nostro mondo esistono cose inacettabili, cose mal custodite, cose nascoste, armi di sterminio e ci sono anche le teste per poter mettere in pratica tutto ciò, cose che ci spaventano da sole (dai non sono io a spaventarti....ci mancherebbe)e sinceramente personalmente non penso sia corretto difendere il "nostro" perchè "il nostro" almeno nel concetto di molti di noi è una cosa che coinvolge molto più cose di quelle che coltiviamo nel nostro piccolo o grande orticello.
andiamo assieme in cerca di grane? ...ok! :)
Sono daccordo, del resto è quello che sosteneva Primo Levi quando gli chiedevano che differenze vedesse tra campi di concentramento e gulag.
Confortati da cotanta penna, buttiamoci in trincea e aspettiamo le pallottole ;)
un saluto
che queste cose siano successe sembra scontato.
però questi brani in stile libro nero del comunismo non mi piacciono.
vorrei prima approfondire, prima di votare intendo.
è vero, conosco bene quel libro, ma i fatti sono purtroppo fatti.
In ogni caso siamo stati spesso daccordo, per una volta possiamo pensarla diversamente... spero mantenendo la stima reciproca
questo è sicuro! :-)
E' un bel post e voto OK.
Però sti titoli lacrimevoli... E' proprio necessario farsi il piantarello per accattare qualche voto in più?
Denigrante.
il titolo gioca su quello di un brano di Dylan che amo molto, e che credo tu conosca benissimo... tutto qui
grazie per il complimento
Scusa, non mi sono spiegato.
Parlavo della parte del titolo tra parentesi.
il vero titolo era bello. Così è svilito.
scusa, non avevo capito. E non sono io a pitturarti il commento di rosa, anzi ti riporto in bianco
Figurati, non perderci nemmeno il tempo.
Per quello che me ne frega dei commenti rosa o rossi...
approfondendo...
ti consiglio la lettura da google libri di questo tomo:
"Roma a Mosca: lo spionaggio fascista in URSS e il caso Guarnaschelli".
qualche dubbio su questa storia te lo mette.
prometto di farlo, ma ti lascio questo:
[www.archivi.beniculturali.it]
rickgav ti voto volentieri, non mi interessa se a storia è vera o se poteva essere una spia, però deve dei distinguo che non sono minimali: il fascismo e il nazismo perseguivano la crudeltà come affermazione della razza ariana su tutti era ed è insita nel dna delle dittature di destra, mentre in urss è stata la conseguenza del mantenimento del potere da parte di un dittatore stalin. Tanto è vero che dopo di lui le "purghe2 sono finite e i primi a denunciarle sono stati i russi
Ricordi il rapporto Krusciov al XX congresso del partito comunista sovietico? era il 1956 nel pieno potere della unione sovietica
Smettiamola, lo dico in senso generale non diretto a te, di leggere solo la parte di storia che ci conviene siamo onesti intellettualmente
è vero, se dai un occhiata più in alto vedi che ho concordato su chi ha fatto il tuo stesso richiamo.
ne approfitto per riassumere:
sono contro tutte le dittature, passate, presenti e future
ho scritto contro il nazismo, lo stalinismo, i generali argentini e anche contro quelle dittature, ancor più subdole, che hanno le fattezze della democrazia... ma solo quelle.
D' altra parte non si può affermare che le tesi di Marx e di altri istigassero alla violenza o all'odio razziale. E non si può negare che i principi siano stati completamente stravolti.
nin avevo dubbi sul tuo pensiero ho solo specificato quanto ritenevo corretto
ciao
ho ben compreso e ti ringrazio
un saluto
un saluto di affetto
per quelli attenti alla storia questi fatti sono noti e veri e sono anche la dimostrazione di come in russia non esisteva la libertà ed è stato sconvolto il concetto di socialismo, infatti i veri antifascisti e comunisti libertari italiani partiti per trovare il sol dell'avvenire hanno trovato una dittatura e sono stati perseguitati
Ciao Rickgav,
ho letto un po' di tempo fa i "Racconti di Kolyma" di Shalimov.
Lui ebbe la sua prima condanna al lager in quanto trotskysta.
Tutti crudeli ed allo stesso tempo affascinanti i racconti, ma uno mi colpì in particolare, "L'incantatore di serpenti" dove viene raccontato come gli intellettuali prigionieri vengono umiliati a conquistarsi il cibo per sopravvivere, umiliando e denigrando proprio ciò che sarebbe dovuta essere la loro ricchezza..la cultura e il sapere..
Un bel post che fa conoscere un bel libro.
P.s. Come si evolve la storia
Oggi pare che il proprietario delle miniere di Kolyma sia Abramovich (il presidente del Chelsea)
un libro davvero molto bello, di cui hai molto ben colto il lato più saliente.
Quella di Abramovich non la sapevo... vedi com'è piccolo il mondo!
grazie e un saluto
I totalitarismi, quelle le ideologie che annientano il concetto di uomo per il trionfo di un "bene supremo" (di chi?) hanno prodotto mostruosità. Un sorriso a tutti i piccoli e grandi eroi che li hanno combattuti in nome della libertà, della giustizia, della democrazia.
Ciao!
molto bravo: annientare l'uomo per il bene dell'uomo :(
questo post è già stato in alto, vediamo di sostituirlo con un altro ;)
p.s. continuo a zoppicare a 40 kbps
Una storia tra tante che dovrebbero insegnare a non guardare aprioristicamente a destra o a sinistra. Purtroppo dai commenti si vede che le storie non bastano ad insegnare a chi non vuole ascoltare ;-)
Un saluto
ti ringrazio molto per il tuo commento perfetto.
Qualche timore l'avevo espresso anch'io tra parentesi, ma devo dire che le cose sono andate molto meglio di quanto pensassi.
un saluto anche a te
Caro Rick hai messo un dito nella piaga, come si suol dire, molti (di noi) persone che appartengono per principio all'area di sinistra, si sono trovati a dover metabolizzare una realtà che si è contrapposta ad un ideale di comunismo e democrazia. Come vedi non ho paura di parlare di comunismo e non ho neanche sensi di colpa, trovo assurdo mettere questo termine tra virgolette e pronunciarlo a bassa voce. La funzione libertaria del comunismo dalla rivoluzione industriale ad oggi è indiscutibile.... non confondiamola con la pratica dittatoriale di un capo o di un partito, che ha provocato proprio l'opposto di quello che il comunismo si prefissava.
Di illusi che varcarono la cortina di ferro ce ne furono molti (e come ho detto a quandoposso) per moltissime ragioni, se hai letto "asce di guerra" di Wu Ming troverai anche la storia di chi andò a combattere la guerra di liberazione del Laos, credendosi in dovere di mettersi al fianco di popoli sottomessi. Così in Spagna o in Jugoslavia.
Per tutti noi la guerra è inacettabile.... è odio e violenza, ma faremmo la guerra se ci privassero della libertà? Aiuteremmo un altro popolo se fosse ingiustamente assoggettato? Credo di sì se proprio non ci fosse altra soluzione.
Chi si trasferì in Russia in un certo periodo non lo fece solo pieno di sogni ma anche pieno di disillusioni per la sua situazione nella realtà del nostro paese.
certe volte mi piace cercare la spiegazione più semplice: erano entrambi comunisti Scarioli e Stalin. In uno c'è tutto il bene del comunismo, nell'altro tutto il male e lo sprezzo per la vita umana.
Riportare brevemente questa storia non torce un capello al comunismo, ne giova in qualche modo a chi lo avversa... almeno io credo, e queste erano le mie intenzioni.
un caro saluto
E' giusto capire e chiedersi sempre il perchè delle cose anche se ci fanno male al cuore. Io credo che sia esistito ed esista il comunismo buono, so anche che la storia ci ha insegnato che non sempre basta credere, bisogna agire, vegliare, non abassare mai la guardia. Il post è la denuncia delle cose sbagliate del comunismo e non si possono nascondere nè dimenticare.
Ricambio il saluto
ross
Sapevo di queste situazioni terribili e non vedo perchè si debba impedire l'informazione su quello che è realmente accaduto.
Nessun uomo può essere indifferente allo sfruttamento, alla tortura, al massacro di un suo fratello.
I crimini contro l'uomo sono sempre crimini, di qualunque colore o qualunque giustificazione ideologica invochino e sono da condannare.
Conosco questi fatti e non mi sono sorpresa. L'illusione qui da noi è durata molto tempo. La sorte di quei poveri italiani si è saputo troppo tardi. Tra le persone che subirono quella fine ci fu anche un cognato di Togliatti, considerato anche lui traditore.
Tra i poveri esseri che pagarono un conto indegno alla Russia dobbiamo ricordare tutti quei poveri ragazzi morti congelati, vestiti all'italiana(non si era considerato il freddo che fa da quelle parti)costretti ad una guerra di rinforzo contro il Nazismo.
Stanno rimpatriando adesso le salme ritrovate e che hanno potuto avere una sepoltura ed un riconoscimento tramite la piastrina. (Noi abbiamo un parente in famiglia, dato ufficialmente per disperso, che potrebbe essere tra questi)Grazie per aver mantenuta viva la memoria.
Ti invio un saluto triste.
Valeria
questa purtroppo è una giovane memoria, per molto tempo si è saputo poco o nulla.
un saluto anche a te Valeria
la storia è storia e non c'è nulla da dire
abbiamo avuto due enormi piaghe piu una ancora attuale
si parla sempre di stravolgimento di fondamenti da una parte e di uso ingiustificato della forza dall'altra
gli estremismi non sono da seguire
da seguire le ideologie quando queste sono giuste secondo canoni di non violenza fine a se stessa e di uguaglianza tra le razze
in italia abbiamo avuto pazzia a non finire durante il tempo della guerra
cosi in russia dove persone insane di mente hanno stravolto un'idea che poteva portare il mondo ad un'unione
dall'altra il corano anch'esso stravolto in nome di un maometto poco chiaro che non ho mai approfondito perchè la religione non mi interessa
che dire: un'arma in se non è pericolosa alla fine chi preme il grilletto è sempre l'uomo
l'idea del nazismo e del fascismo sono sbagliate per principio l'idea del comunismo sarebbe giusta con qualche piccolo accorgimento per la società moerna che va raddrizzata
gli errori si demonizzano da entrambi i versanti e non ammetterlo è stupido
difatti prima di scegliere da che parte stare ho cercato di capire gli errori commessi dai primi per poi evitare di commetterli in futuro ma il perseguire un'ideologia non può far si che tutto venga basato sull'errore di un gruppo
altrimenti la chiesa oggi non dovrebbe esistere visto che ha fatto piu stragi lei che tutte le guerre messe assieme compreso lo sterminio di intere razze
hai ragione: la storia è storia, e tutto il resto sono storie. Ma oggi vedo un gran agitarsi per cambiarla, cancellarla, minimizzarla... e tutto questo non mi piace.
un saluto
nessuno si agita per cambiare ,cancellare o minimizzare quello che dici della russia, anzi io ho confermato,ma si parla sempre di un paese straniero per cambiare,cancellare,minimizzare quello che ha fatto l'italia e cioè l'aggressione fascista alle spalle di francia, spagna, albania,iuguslavia, russia ,libia,etiopia e eritrea dove mussolini, il fascismo, e i fascisti italiani hanno sparso gas venefico vietato a tonnellate e ucciso migliaia di persone, tanto di quel gas, che quello di saddam hussein in confronto risulta insignificante
guarda che hai sbagliato indirizzo: io non mi riferivo a te dicendo queste cose, e chi mi conosce sa quante battaglie o fatto contro i rigurgiti storici fascisti e nazizsti. C'è ne ampia traccia nel mio blog.
Essere di sinistra non dovrebbe vietare a nessuno di scrivere contro Stalin o contro la Cina come farò tra mezz'ora.
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